Centri Territoriali di Supporto B.E.S. - Calabria
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AVVISO N. 33 – Concorso per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria di I e II grado su posto comune e di sostegno, ai sensi dell’art. 3 comma 8, del Decreto ministeriale 26 ottobre 2023, n. 205 – Avviso...

Ultime da USR Calabria - 6 Giugno 2025 - 12:56pm

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Rapporto di Lavoro a tempo Parziale del Personale della scuola- Elenchi a.s. 2025/26 –

Ultime da A.T.P. Catanzaro - 6 Giugno 2025 - 12:50pm

m_pi.AOOUSPCZ.REGISTRO UFFICIALE(U).0004670.06-06-2025 Elenchi_PT _a.s. 2025_26_Firmato Allegati m_pi.AOOUSPCZ.REGISTRO UFFICIALE(U).0004670.06-06-2025 (396 kB)

Per diffondere al meglio tutti gli strumenti legislativi a tutela dei diritti delle persone con disabilità

Superando - 6 Giugno 2025 - 12:17pm

Migliorare la tutela dei diritti delle persone con disabilità, consentendo loro di godere di quanto previsto da ogni strumento legislativo europeo e internazionale, facilitando inoltre l’accesso a un’efficace tutela giurisdizionale, quando le stesse persone con disabilità sono soggette a discriminazioni multiple e intersezionali: a questo punta il progetto transnazionale “LITIS”, che vede quale partner italiano la CILD (Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti Civili) e nel cui àmbito vi sarà una conferenza online il 10 e l’11 giugno Una realizzazione grafica che recita “Disability Rights are Human Rights” (“I diritti delle persone con disabilità sono diritti umani”)

Avviato nel mese di marzo dello scorso anno e in fase di svolgimento fino al prossimo mese di dicembre, con il sostegno finanziario del programma europeo CERV (Citizens, Equality, Rights and Values, “Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori”), il progetto LITIS (Enhance the knowledge and skills of legal professionals and other stakeholders in using strategic litigation to enforce the rights of persons with disabilities, ossia letteralmente “Migliorare le conoscenze e le competenze dei professionisti legali e di altri soggetti interessati all’uso del contenzioso strategico per far rispettare i diritti delle persone con disabilità”), è un’iniziativa transnazionale realizzata dall’Associazione Pro Refugiu (Romania), dall’Università di Bucarest (Romania), dall’Università di Salamanca (Spagna) e, per il nostro Paese, dalla CILD (Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti Civili).
L’obiettivo è quello di migliorare la tutela dei diritti delle persone con disabilità, consentendo loro di godere di ogni diritto previsto dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e da altri strumenti legislativi europei e internazionali, facilitando inoltre l’accesso a un’efficace tutela giurisdizionale attraverso controversie strategiche, quando le persone con disabilità sono soggette a discriminazioni multiple e intersezionali.

Nell’àmbito di LITIS, dunque, il 10 e l’11 giugno (ore 9.30-17) è in programma una conferenza in modalità online (piattaforma Zoom), durante la quale, come spiegano dalla CILD, verranno affrontati in particolare i seguenti temi: «Come e quando avviare un contenzioso strategico: fasi chiave, raccolta prove, strumenti legali; quadro giuridico internazionale ed europeo, con focus sul diritto dell’Unione Europea e sui meccanismi dell’ONU; strategie di advocacy e comunicazione; analisi di casi attuali e simulazioni giurisprudenziali; collaborazioni tra avvocati, organizzazioni della società civile e altri difensori dei diritti umani».

Durante la due giorni, va ricordato in conclusione, saranno anche presentati e discussi materiali formativi (esercitazioni, checklist, presentazioni) sviluppati dai partner di progetto, ossia, come detto in precedenza, dalla CILD, da Pro Refugiu, dall’Università di Bucarest e da quella di Salamanca. (S.B.)

Per ogni informazione e approfondimento: Elisa Leoni (elisa@cild.eu).

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Il voto delle persone con disabilità o in situazione di malattia: tutte le norme

Superando - 6 Giugno 2025 - 11:42am

In vista dei cinque referendum dell’8 e 9 giugno, dopo avere riferito nei giorni scorsi delle guide rivolte a persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, prodotte dalle Associazioni ANFFAS e AIPD, segnaliamo oggi, nel sito “Persone con disabilità.it”, una ricognizione sulle varie norme riguardanti il voto di persone con disabilità o in situazione di malattia, ove si parla tra l’altro di voto assistito e di seggi non accessibili

In vista dei cinque referendum per cui si voterà domenica 8 e lunedì 9 giugno (quattro sui temi del lavoro e uno su quello della cittadinanza: tutte le notizie sono disponibili a questo link, nel portale del Ministero dell’Interno), abbiamo riferito nei giorni scorsi (a questo e a questo link) delle guide rivolte a persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, prodotte da ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo) e AIPD (Associazione Italiana Persone con Sindrome di Down).

Per quanto riguarda invece tutte le altre norme riguardanti il voto di persone con disabilità o in situazione di malattia, segnaliamo senz’altro l’ottima ricognizione prodotta nel sito Persone con disabilità.it (a questo link), ove si parla innanzitutto del voto assistito, ossia della possibilità per le persone cieche, amputate delle mani, affette da paralisi o con altro impedimento di analoga gravità, che possono essere accompagnate all’interno della cabina elettorale da un altro elettore.
Ma si parla anche della possibilità, per elettori ed elettrici non deambulanti, di esprimere il diritto al voto presso un’altra sezione del proprio Comune, nel caso che il seggio assegnato non sia accessibile.
E da ultimo, ma non ultimo, c’è anche spazio per la possibilità, da parte delle persone ricoverate in ospedale o in casa di cura, di votare all’interno del luogo di ricovero. (S.B.)

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La scomparsa del regista Mirko Locatelli

Superando - 6 Giugno 2025 - 11:09am

È scomparso il 31 maggio il regista milanese Mirko Locatelli, che per alcuni anni era stato direttore artistico della Mediateca LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), e che nelle sue opere si era dedicato con particolare attenzione e delicatezza a storie che raccontano la disabilità e l’adolescenza Una bella immagine di Mirko Locatelli

È morto il 31 maggio, dopo una breve malattia, il regista milanese Mirko Locatelli. Aveva diretto film come I corpi estranei, realizzato nel 2013 con Filippo Timi, Isabelle (2018) e La memoria del mondo (2022). Per alcuni anni è stato anche direttore artistico della nostra Mediateca [di LEDHA, N.d.R.] ed era stato tra i promotori del LEDHA Spot Festival, un concorso aperto agli sceneggiatori under 30 per la realizzazione di tre spot pubblicitari per promuovere l’inserimento lavorativo di persone con disabilità. Lo stesso Locatelli aveva poi diretto i tre cortometraggi.

Nato a Milano il 22 ottobre 1974, Locatelli da tempo si era trasferito in provincia di Asti, dove aveva creato una factory con attori e registi e dove si stava preparando a girare il suo nuovo film.
Nelle sue opere, Locatelli ha toccato temi diversi, ma si è dedicato con particolare attenzione e delicatezza a storie che raccontano la disabilità e l’adolescenza. In I corpi estranei segue un padre (Filippo Timi) e suo figlio, aggredito da un cancro al cervello; al centro di Isabelle, interpretato dall’attrice francese Ariane Ascaride, ci sono invece una madre e una figlia, la cui vita viene stravolta dall’incontro con un giovane attraversato da una crisi profonda; La memoria del mondo, infine, è un progetto di ombre che incrocia identità smarrite, eredità e tracce da fare riemergere.

Locatelli viveva, viaggiava, lavorava in sedia a rotelle a causa di un incidente stradale avvenuto quando era adolescente. Ma non parlava quasi mai di questo episodio, ricorda un articolo pubblicato sul «Corriere della Sera». «Dirigere sulla sedia a rotelle non è un problema – ragionava Locatelli -. Allo spettatore, al selezionatore di un festival, non importa se sei agile, scattante, o se sei in carrozzina. Non lo sa e non gli interessa, perché è la tua poetica che viene valutata. Il cinema, da questo punto di vista, realizza la vera uguaglianza». (LEDHA-Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità)

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Pubblicazione richiesta di conciliazione mobilità, a.s. 2025/26 – scuola secondaria di primo grado

Ultime da A.T.P. Catanzaro - 6 Giugno 2025 - 8:49am

Sostegno, pubblicato l’avviso che disciplina le modalità di espressione della rinuncia alle domande di riconoscimento dei titoli sul sostegno conseguiti all’estero

Ultime da USR Calabria - 6 Giugno 2025 - 7:32am

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La scuola e gli studenti con disturbo dello spettro autistico: ciò che serve per un cambiamento reale

Superando - 5 Giugno 2025 - 6:15pm

«I dati più recenti – scrive Cristina Finazzi – evidenziano come l’autismo sia diffuso in tutte le fasce scolastiche e sottolineano l’importanza di interventi educativi personalizzati e specifici in ogni ordine e grado e di una programmazione strutturale della scuola adeguata, che sappia organizzarsi in anticipo per l’ingresso degli studenti con autismo, evitando atti discriminatori di non accettazione delle iscrizioni o si mostri impreparata quando l’anno scolastico è già avviato»

Noi famiglie con figli nello spettro autistico denunciamo da anni le difficoltà di inserimento e inclusione scolastica, segnalando casi concreti di esclusione e discriminazione.
La scuola, da luogo di crescita e accoglienza, è percepita sempre più come ambiente punitivo e respingente per gli studenti con disabilità e le loro famiglie e quando viene meno la fiducia nelle istituzioni scolastiche, le famiglie stesse sono costrette a rivolgersi anche alla magistratura, con il rischio che esse, stanche di lottare, rinuncino al diritto allo studio dei figli, soprattutto dopo l’obbligo scolastico.
Assistiamo costantemente alla sostituzione dell’alleanza educativa scuola-famiglia con logiche burocratiche e di tutela di meri interessi corporativistici e delle istituzioni, in un contesto scuola teso a valorizzare titoli e competenze, ma che manca spesso di una reale capacità relazionale ed empatica da parte degli adulti, oltre a una specifica formazione sulle diverse modalità di apprendimento e di conseguenza, sulle diverse strategie e approcci di insegnamento.

L’Italia viene spesso citata come esempio di scuola inclusiva, grazie alla Legge 517/77, che ha reso stabile la figura dell’insegnante di sostegno, trasformandola da ruolo itinerante e temporaneo, come previsto dal precedente Documento Falcucci del 1975, a una presenza fissa e imprescindibile nelle classi con alunni con disabilità. Questa scelta, se da un lato ha garantito una continuità e un supporto concreto, dall’altro ha innescato un meccanismo di delega e deresponsabilizzazione della comunità educante nel suo complesso. L’insegnante di sostegno, infatti, è diventato spesso l’unico riferimento per lo studente con autismo, mentre gli insegnanti curricolari e l’intero ambiente scolastico tendono a scaricare su di lui la responsabilità dell’inclusione. Questo modello rischia di ghettizzare lo studente, riducendo la sua partecipazione attiva alla vita della classe e alimentando un isolamento educativo e sociale, ben lungi, dunque, dall’intento normativo di avere figure educative e di sostegno destinate all’intera classe.

La situazione si aggrava ulteriormente per gli studenti con disturbi dello spettro autistico, che rappresentano oggi circa il 32% degli alunni con disabilità nelle scuole italiane, con una crescita esponenziale negli ultimi anni.
Le caratteristiche specifiche dell’autismo — difficoltà comunicative, comportamenti ripetitivi, resistenza al cambiamento — richiedono competenze specialistiche e una didattica flessibile e personalizzata, che spesso mancano a causa di una formazione insufficiente e non specifica del personale scolastico.
Secondo dati recenti, su circa 246.000 insegnanti di sostegno, ben 67.000 non hanno una preparazione specialistica adeguata ad affrontare le esigenze degli studenti autistici. La mancanza di risorse, di supporti tecnologici e di ambienti strutturati e prevedibili, unita a una scarsa interazione con le famiglie e i servizi territoriali, produce esperienze educative frammentarie e poco efficaci.

Nel dettaglio, la distribuzione degli studenti autistici nelle scuole italiane, secondo stime aggiornate, è la seguente:
° Scuola dell’infanzia: una quota significativa degli alunni con disabilità in questa fascia presenta disturbi dello sviluppo psicologico, inclusi i disturbi dello spettro autistico. Circa il 57% degli alunni con disabilità in questa fascia ha disturbi dello sviluppo.
° Scuola primaria: il 41,9% degli studenti con autismo presenta anche disabilità intellettiva. Gli alunni con autismo rappresentano una quota importante degli studenti con disabilità in questa fascia, con una crescita costante negli ultimi anni. Circa il 42% degli studenti con disabilità intellettiva si trova nella scuola primaria.
° Scuola secondaria di primo grado: il 49,8% degli studenti con autismo presenta disabilità intellettiva. Anche qui l’autismo è una delle disabilità più frequenti, con una percentuale rilevante di studenti con disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione.
° Scuola secondaria di secondo grado: la presenza di studenti con autismo è inferiore rispetto ai gradi precedenti, ma comunque significativa, con una quota di studenti con disabilità intellettiva che arriva al 48%.
Pertanto, in termini numerici complessivi, gli studenti con autismo rappresentano circa il 32% del totale degli alunni con disabilità nelle scuole italiane.

Questi dati evidenziano dunque come l’autismo sia diffuso in tutte le fasce scolastiche, con una maggiore concentrazione nella scuola primaria e in quella secondaria di primo grado, e sottolineano l’importanza di interventi educativi personalizzati e specifici in ogni ordine e grado e di una programmazione strutturale della scuola adeguata, che sappia organizzarsi in anticipo per l’ingresso degli studenti con autismo, evitando atti discriminatori di non accettazione delle iscrizioni o si mostri impreparata quando l’anno scolastico è già avviato.

Per superare queste criticità, è per noi fondamentale introdurre in modo strutturato la figura del supervisore ABA come consulente stabile del plesso scolastico (come già si fa per lo psicologo o il pedagogista in molte scuole). Questo professionista, altamente specializzato e con formazione specifica in Applied Behavior Analysis (ABA, appunto, ossia “Analisi applicata del comportamento”), coordina e supervisiona i programmi educativi personalizzati, supportando non solo l’insegnante di sostegno, ma l’intero gruppo docente, dirigenze scolastiche incluse, il personale scolastico, la famiglia e persino i compagni di classe.
Grazie alle nuove tecnologie e ai mezzi di comunicazione — come video, piattaforme digitali e sistemi di monitoraggio a distanza — il supervisore ABA può intervenire efficacemente anche a distanza, offrendo formazione continua, consulenza personalizzata e monitoraggio costante degli interventi. Questo approccio consente di adattare tempestivamente le strategie educative alle esigenze specifiche dello studente con autismo, migliorando la qualità dell’inclusione e la coesione del team educativo.

Quali possono essere, quindi, le proposte per un cambiamento reale?
° Rafforzare la formazione specialistica di tutto il personale scolastico, non solo degli insegnanti di sostegno, con percorsi mirati sulle caratteristiche dell’autismo e sulle strategie educative basate su evidenze scientifiche come l’ABA.
° Promuovere una responsabilità condivisa tra tutti i docenti e il personale scolastico, superando la logica della delega al solo insegnante di sostegno e coinvolgendo attivamente la classe e la comunità scolastica.
° Integrare stabilmente la consulenza del supervisore ABA nel plesso scolastico, utilizzando le tecnologie digitali per garantire un supporto continuo e multidisciplinare.
° Creare ambienti strutturati e prevedibili, con spazi adeguati, materiali didattici personalizzati e supporti visivi e tecnologici, per ridurre l’ansia e facilitare l’apprendimento.
° Favorire la continuità didattica, evitando cambi frequenti di insegnanti e delle figure educative di riferimento, per costruire relazioni di fiducia fondamentali per gli studenti con autismo.
° Costruire una rete integrata tra scuola, famiglia, servizi sanitari e sociali, per garantire un percorso coerente e multidisciplinare.
° Sensibilizzare la comunità scolastica e promuovere una cultura inclusiva che valorizzi la diversità come risorsa, contrastando pregiudizi e isolamento.

Solo così riteniamo che la scuola potrà trasformarsi in vero spazio di crescita, partecipazione e inclusione per tutti gli studenti, garantendo il diritto allo studio e alla piena cittadinanza a tutti gli alunni, inclusi quelli con autismo.

*Madre di un ragazzo con disturbo dello spettro autistico, componente del Comitato Uniti per l’Autismo, organizzazione unitaria lombarda nata nel 2018, comprendente cinquanta Associazioni per l’autismo e migliaia di famiglie lombarde, rappresentandola con una sola voce nei confronti delle Istituzioni regionali e nazionali.

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Il Pellegrinaggio dei Cuori Forti

Superando - 5 Giugno 2025 - 5:31pm

«Aspettiamo tutti e tutte a San Giovanni Rotondo, per testimoniare concretamente che fede e inclusione camminano insieme»: lo dicono dall’Associazione Gli Amici di San Pio di San Giovanni Rotondo (Foggia), presentando “Il Pellegrinaggio dei Cuori Forti”, evento promosso dal 9 all’11 giugno, in collaborazione con la Federazione FISH, dedicato alle persone con disabilità e ai loro familiari, tra momenti di riflessione, celebrazioni liturgiche e visite guidate, con la partecipazione di rappresentanti del mondo istituzionale e associativo

In occasione del presente Anno Giubilare della Speranza, l’Associazione di Promozione Sociale Gli Amici di San Pio di San Giovanni Rotondo (Foggia), in collaborazione con la FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie), renderà omaggio dal 9 all’11 giugno al Santo Padre Pio attraverso Il Pellegrinaggio dei Cuori Forti, evento dedicato alle persone con disabilità e ai loro familiari.
«Aspettiamo tutti e tutte a San Giovanni Rotondo – dicono dall’Associazione promotrice -, per vivere insieme giornate di spiritualità, accoglienza e condivisione nei luoghi cari a Padre Pio da Pietrelcina. L’obiettivo è testimoniare concretamente che fede e inclusione camminano insieme ed è quanto cercheremo di fare tramite momenti di riflessione, celebrazioni liturgiche e visite guidate, con la partecipazione di rappresentanti del mondo istituzionale e associativo».

Rimandando Lettori e Lettrici al programma completo delle tre giornate di San Giovanni Rotondo (disponibile a questo link), segnaliamo qui coloro che interverranno all’incontro in programma nella mattinata del 10 giugno, che sarà aperto da Graziano Serafino Leuzzi, presidente dell’Associazione Gli Amici di San Pio e da Michele Giuliani, direttore amministrativo della Casa Sollievo della Sofferenza, opera voluta da San Pio. Parteciperanno quindi Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH, che si soffermerà sul tema La disabilità come risorsa per la comunità; Pietro Gerardi Violi, componente scientifico del processo di canonizzazione di San Pio (La disabilità in Padre Pio da Pietrelcina); fra Rinaldo Totaro, superiore del Convento dei Cappuccini di San Giovanni Rotondo (Esperienze di fede e resilienza).

Da ricordare infine che le persone partecipanti saranno accompagnate e assistite durante tutti gli eventi dalle persone dei Papillon Verdi del Centro Sociale Polivalente Emma Francavilla. (S.B.)

Per ogni informazione e approfondimento: Enrico Salvatori (referente Confcommercio di San Giovanni Rotondo), e.salvatori@confcommerciofoggia.it; info@gliamicidisanpio.org.

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Chiara Bruzzese, talento paralimpico tra medaglie e palcoscenico

Superando - 5 Giugno 2025 - 4:53pm

Sarà Chiara Bruzzese la protagonista della danza paralimpica all’evento “Lo sport di tutti 2025”, in programma dal 6 all’8 giugno a San Donato di Lecce. La campionessa di “danza in carrozzina” – che dal 2023 è entrata anche a far parte del cast dello spettacolo “RUMORE – Dance Tribute a Raffaella Carrà” – rappresenterà in Puglia la scuola Semplicemente Danza di Savona Chiara Bruzzese

Chiara Bruzzese, 32 anni, originaria di Quiliano (Savona), sarà la protagonista della danza paralimpica all’evento Lo Sport di tutti 2025, in programma da domani, 6 giugno, fino a domenica 8, presso il Parco dello Sport, della Musica e della Cultura di San Donato di Lecce. La campionessa di wheelchair dance (“danza in carrozzina”) rappresenterà in Puglia la scuola Semplicemente Danza di Savona.

La danza della determinazione
Diplomata al Liceo della Rovere di Savona in Scienze Sociali, Chiara ha sempre avuto grande determinazione e caparbietà, qualità con cui ha superato numerosi ostacoli. Sin da piccola si è avvicinata allo sport, praticando nuoto ed equitazione. Tra il 2014 e il 2015 è iniziata la sua avventura nella danza paralimpica, trovando in questa disciplina la sua vera forma di espressione.
In questi dieci anni dedicati alla danza in carrozzina, ha costruito un percorso ricco di soddisfazioni, sia in Italia che all’estero. Tra i momenti più significativi, spiccano la vittoria al Polish Open di Varsavia, il trionfo nella Cup of Nations a Bratislava nel 2018 e la medaglia d’oro COMBI all’Inclusive Dance Festival di Mosca nel 2019.
Negli anni più recenti, ha dimostrato ancora una volta il suo valore con il primo posto all’Italian Star Ballet della Spezia nel 2022 e due secondi posti ai Campionati Assoluti Italiani, nel 2021 e nel 2024.

Chiara Bruzzese con Carlo Froi, in scena ai Parchi di Nervi (Genova) nel 2023, con “RUMORE – Dance Tribute a Raffaella Carrà”

Tra danza e palcoscenico
Dal 2023, al percorso sportivo si affianca anche un’importante esperienza artistica. Chiara è entrata infatti a far parte del cast di RUMORE – Dance Tribute a Raffaella Carrà, uno spettacolo ideato e prodotto da Antonella Riboldi Brunamonti, presidente dell’Associazione Culturale Si Può Fare, con la direzione artistica affidata al maestro Sergio Japino, che rende omaggio a una delle icone più amate della cultura pop italiana.
Chiara ha già calcato con emozione il palco dei Parchi di Nervi a Genova, quello del Teatro Sociale di Camogli e anche, nell’aprile scorso, quello del Teatro Ariston di Sanremo l’11 aprile 2025. Ogni esibizione, per lei, è più di una semplice performance, è una narrazione in movimento, un modo autentico di comunicare se stessa e trasmettere il significato più profondo dell’inclusione.

Lo sport di tutti: la festa dell’inclusione
Nel cuore verde di San Donato di Lecce, dunque, il Parco dello Sport, della Musica e della Cultura si prepara ad accogliere una nuova edizione dello Sport di tutti, evento che è molto più di una manifestazione sportiva: è un incontro di storie, talenti e possibilità. Dal 6 all’8 giugno, come detto, atleti e atlete di diverse discipline si alterneranno per celebrare l’inclusione nello sport. In questo contesto autentico e vibrante, la campionessa porterà la sua arte e la sua energia, con una performance che promette di toccare il cuore del pubblico e restituire il senso più vero dell’inclusione: non come parola astratta, ma come esperienza vissuta.
Animata da una volontà incrollabile, Chiara rinnova con costanza il proprio impegno quotidiano nell’allenamento, guidata dal desiderio di superare se stessa e di crescere continuamente nel suo percorso di danzatrice.

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Percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità

Ultime da A. T. P. Cosenza - 5 Giugno 2025 - 4:39pm

Ministero dell’Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria – Direzione Generale Ufficio V – Ambito Territoriale di Cosenza Via Romualdo Montagna, 13 – 87100 Cosenza e-mail: usp.cs@istruzione.it – Posta ...

AVVISO – Concorso per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria di primo e di secondo grado su posto comune e di sostegno, ai sensi dell’articolo 3, comma 8, del Decreto ministeriale 26 ottobre 2023, n. 205 –...

Ultime da USR Calabria - 5 Giugno 2025 - 2:20pm

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“Pensiero Imprudente”: giocare di squadra

Superando - 5 Giugno 2025 - 1:56pm

«A proposito di gioco di squadra – scrive Claudio Imprudente nella sua rubrica “Pensiero Imprudente” – si tratta di un concetto importante non solo nello sport, ma anche per chi lavora nel campo dell’educazione, dove lo scopo è quello di far passare certi concetti, cioè vincere sul pregiudizio. Un educatore ha la missione di condurre sulla strada dell’autonomia la persona che gli è affidata e questo dovrebbe creare uno spirito di squadra, il che non è sempre scontato»

Sapete cosa mi ha intrigato in questo periodo? Specialmente in questo periodo nel quale il campionato di calcio è finito e i giocatori sono in vacanza, mi sono chiesto “ma cosa ci vuole per fare squadra?”.
Sono andato su Google e mi sono imbattuto in un video di Julio Velasco. Vi chiederete: ma chi è? Velasco è un allenatore di pallavolo e dirigente sportivo argentino naturalizzato italiano, commissario tecnico della Nazionale Femminile Italiana.
Detto questo, ho approfondito il suo “pensiero filosofico” e sono rimasto molto affascinato dalle sue considerazioni, anche perché l’ho subito collegato al mondo dell’educazione e dell’inclusione dove è necessario fare squadra. Bene, da dove iniziamo? Quali sono gli elementi che caratterizzano una squadra?

Il primo punto è la differenza tra “gruppo” e “squadra”, perché nell’immaginario comune queste due parole esprimono la stessa idea. Invece sono due cose diverse, perché nel gruppo ci sono dei legami personali molto forti, ma questi non sono sempre sufficienti a far vincere una squadra, perché è proprio questo lo scopo di una squadra sportiva: vincere!
Anche per chi lavora nel campo dell’educazione lo scopo è far passare certi concetti, cioè vincere sul pregiudizio. Un educatore ha la missione di condurre sulla strada dell’autonomia la persona che gli è affidata e questo dovrebbe creare uno spirito di squadra, il che non è sempre scontato.

Claudio Imprudente, che cura per Superando la rubrica “Pensiero Imprudente”

In genere si pensa che sia il cosiddetto “spirito di squadra” che rende vincenti, invece questa è una conclusione, qualcosa che si crea più facilmente quando si vince. Velasco afferma che «se il gruppo è unito, ma gioca male non vince. […] Bisogna giocare meglio dell’altra squadra: lo spirito di squadra si crea vincendo, cioè funzionando».
I presupposti per creare lo spirito di squadra sono dunque: un obiettivo, una strategia di gioco e ruoli differenti.

L’ultimo punto è che i giocatori hanno abilità diverse che si integrano, si può essere più bravi/e di altri/e in un ruolo specifico, ma è basilare riconoscere e accettare sia il proprio ruolo che il ruolo altrui.
La responsabilità di ogni azione è condivisa, per cui se un giocatore sbaglia e non segna, la responsabilità non è del singolo, non è “colpa sua”: l’importante è focalizzarsi sulla soluzione complessiva del problema non sulla responsabilità individuale.
Velasco ci fa riflettere su due questioni che sono il fondamento dell’educazione: la necessità di mettere insieme i punti forti di tutti i giocatori, considerandone i punti di debolezza e il concetto di aiuto. I giocatori infatti si aiutano, si supportano perché altrimenti tutto il gioco non funziona, questo non è quindi un surplus, ma è parte integrante del gioco di squadra.
E questo è il punto focale, l’espressione «per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio» è un proverbio africano che sottolinea come la crescita e l’educazione di un bambino siano un impegno collettivo, non solo responsabilità dei genitori: è un gioco di squadra.

E voi sapete giocare di squadra?
Scrivete a claudio@accaparlante.it oppure sulle mie pagine Facebook e Instagram.

*Il presente contributo è già apparso nel sito del CDH-Cooperativa Accaparlante di Bologna, con il titolo “Giocare di squadra, ma cosa ci vuole per fare squadra?” e viene qui proposto, con minimi riadattamenti al diverso contenitore, per gentile concessione.

Pensiero Imprudente
Dalla fine del 2022 Claudio Imprudente è divenuto una “firma” costante del nostro giornale, con questa suo spazio fisso che abbiamo concordato assieme di chiamare Pensiero Imprudente, grazie alla quale sta impreziosendo le nostre pagine, condividendo con Lettori e Lettrici il proprio sguardo sull’attualità.
Persona già assai nota a chi si occupa di disabilità e di tutto quanto ruota attorno a tale tema, Claudio Imprudente è giornalista, scrittore ed educatore, presidente onorario del CDH di Bologna (Centro Documentazione Handicap) e tra i fondatori della Comunità di Famiglie per l’Accoglienza Maranà-tha. All’interno del CDH ha ideato, insieme a un’équipe di educatori e formatori specializzati, il Progetto Calamaio, che da tantissimi anni propone percorsi formativi sulla diversità e l’handicap al mondo della scuola e del lavoro. Attraverso di esso ha realizzato, dal 1986 a oggi, più di diecimila incontri con gli studenti e le studentesse delle scuole italiane. In qualità di formatore, poi, è stato invitato a numerosi convegni e ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche.
Già direttore di una testata “storica” come «Hp-Accaparlante», ha pubblicato libri per adulti e ragazzi, dalle fiabe ai saggi, tra cui Una vita imprudente. Percorsi di un diversabile in un contesto di fiducia,  Da geranio a educatore. Frammenti di un percorso possibile, entrambi editi da Erickson e il recente Scritti imprudenti. Idee e riflessioni intorno alla disabilità (La Meridiana).
Ha collaborato e collabora con varie riviste e testate, come il «Messaggero di Sant’Antonio», per cui cura da anni la rubrica “DiversaMente”. Il 18 Maggio 2011 è stato insignito della laurea ad honorem dall’Università di Bologna, in Formazione e Cooperazione.

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Scuola 4.0 – Avviso pubblico per la presentazione di progetti relativi ai campus formativi integrati

Ultime da USR Calabria - 5 Giugno 2025 - 1:30pm

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In Italia, nel 2026, il congresso della Federazione Europea delle Associazioni di Persone con Lesione al Midollo Spinale

Superando - 5 Giugno 2025 - 1:29pm

A Zagabria, durante il Congresso Annuale dell’ESCIF, la Federazione Europea delle Associazioni di Persone con Lesione al Midollo Spinale, è stato annunciato che ad ospitare il congresso del 2026 sarà l’Italia. Accadrà nell’ultima settimana di maggio al Camping Village Florenz di Comacchio (Ferrara) e il tema centrale sarà “Invecchiare con una lesione midollare” Foto di gruppo per numerosi partecipanti al Congresso di Zagabria della Federazione Europea ESCIF

Si è tenuto quest’anno a Zagabria, capitale della Croazia, il Congresso Annuale dell’ESCIF, la Federazione Europea delle Associazioni di Persone con Lesione al Midollo Spinale, evento di grande rilevanza che ha riunito delegati da oltre venti Paesi del Vecchio Continente. Impeccabile l’organizzazione, curata dall’Associazione croata HUPT, ciò che ha permesso un confronto ricco e costruttivo su esperienze, progetti e buone pratiche nel campo delle lesioni midollari.
Per il nostro Paese, su espressa delega di Vincenzo Falabella, presidente della FAIP (Federazione delle Associazioni Italiane di Persone con Lesione al Midollo Spinale), ha partecipato Slobodan Miletić, rappresentante dell’AUS Montecatone (Associazione Unità Spinale Montecatone) e membro della FAIP stessa, cui è così toccato l’onore di annunciare che nel 2026 sarà proprio l’Italia a ospitare il prossimo congresso dell’ESCIF, nell’ultima settimana di maggio, presso il Camping Village Florenz di Comacchio (Ferrara), struttura situata sulla costa adriatica tra Bologna e Venezia completamente accessibile e immersa in un ambiente naturale, ciò che consentirà di favorire sia i momenti di dibattito che quelli di socializzazione.

Invecchiare con una lesione midollare: sarà questo il tema scelto per l’edizione 2026 del congresso a Comacchio, questione sempre più rilevante in Europa, se è vero che grazie ai progressi medici e riabilitativi, le persone con lesione midollare vivono più a lungo, traguardo che tuttavia comporta una serie di nuove sfide, sintetizzate così dalla FAIP: «Sono sfide legate innanzitutto a cambiamenti fisici e psicologici: l’invecchiamento, infatti, può aggravare alcune complicanze legate alla lesione, quali problemi muscoloscheletrici, disturbi metabolici o difficoltà nella gestione quotidiana. A livello poi dell’autonomia e della qualità della vita, con l’avanzare dell’età diventa più complesso mantenere l’indipendenza, rendendo necessari nuovi modelli di assistenza e supporto. E infine, per quanto riguarda i sistemi sanitari e di welfare, molti Paesi non sono ancora preparati ad affrontare le esigenze specifiche delle persone anziane con disabilità, ciò che richiede politiche più inclusive e sostenibili. Il congresso del 2026 sarà pertanto un’occasione fondamentale per confrontarsi su soluzioni concrete, coinvolgendo esperti, associazioni e persone con lesione midollare, in un’ottica di collaborazione europea».

«La designazione dell’Italia quale Paese ospitante del Congresso ESCIF 2026 – sottolinea il presidente della FAIP Falabella, che è anche consigliere del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) – è un riconoscimento importante per il movimento associativo italiano, rappresentato dalla nostra Federazione. Infatti, l’opportunità di riportare il dibattito europeo in Italia dimostrerà ancora una volta la capacità del nostro Paese di confrontarsi con le realtà internazionali su temi cruciali quali l’inclusione e i diritti delle persone con disabilità».
Nei prossimi mesi, dunque, verranno via via comunicati ulteriori dettagli sul programma e sulle modalità di partecipazione, ma per l’intanto la FAIP ringrazia l’ESCIF, l’HUPT e tutti i partecipanti per l’ottima riuscita dell’incontro di Zagabria, dando appuntamento al mese di maggio per il prossimo anno, «per un congresso – viene sottolineato dalla Federazione – che promette di essere un punto di svolta nella discussione sull’invecchiamento con lesione midollare». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: segreteria@faiponline.it.

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Per un progetto di vita che garantisca le libertà e i diritti delle persone con disabilità

Superando - 5 Giugno 2025 - 12:57pm

Si intitolerà “Su base di uguaglianza: per un progetto di vita che garantisca le libertà e i diritti delle persone con disabilità” il convegno internazionale promosso per il 10 e l’11 giugno a Torino dall’Università di Torino e dalla Fondazione Time2, e che verrà presentato il 9 giugno nel corso di una conferenza stampa, importante appuntamento che vedrà riunirsi persone esperte e rappresentanti istituzionali di rilievo nazionale e internazionale

Su base di uguaglianza: per un progetto di vita che garantisca le libertà e i diritti delle persone con disabilità: è questo il titolo del convegno internazionale promosso per il 10 e l’11 giugno a Torino (presso La Centrale di Nuvola Lavazza, Via Ancona, 11/A) dall’Università di Torino e dalla Fondazione Time2, in collaborazione con l’Istituto dei Sordi del capoluogo piemontese, avvalendosi del patrocinio della Regione Piemonte, della Città di Torino e della Città Metropolitana di Torino (media partner la testata «La Stampa»).

L’importante appuntamento – che vedrà riunirsi persone esperte e rappresentanti istituzionali di rilievo nazionale e internazionale, per approfondire il tema del progetto di vita delle persone con disabilità nella prospettiva dei diritti, quale strumento di attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, secondo le indicazioni della riforma innescata dalla Legge Delega 227/21 in materia di disabilità – verrà presentato il 9 giugno, nel corso di una conferenza stampa presso il Palazzo del Rettorato dell’Università di Torino (Via Po, 17 o Via Verdi, 8, ore 11.30), cui interverranno Barbara Bruschi, Vicerettrice per la Didattica dell’Università di Torino; Manuela Lavazza, presidente della Fondazione Time2; Cecilia Marchisio, professoressa associata di Pedagogia Speciale e dell’Inclusione all’Università di Torino; Samuele Pigoni, segretario generale della Fondazione Time2. (S.B.)

Per ogni informazione e approfondimento: silviabellucci@bellspress.com.

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Disability Pride Milano: quattro giornate di iniziative, incontri e mobilitazione cittadina

Superando - 5 Giugno 2025 - 12:31pm

Presentato presso il Comune di Milano (Ente patrocinante) il programma del Disability Pride Milano, la cui quarta edizione si articolerà su quattro giornate di iniziative, incontri e mobilitazione cittadina, con l’appuntamento centrale previsto per il 14 giugno, che vedrà un corteo cittadino arrivare al “Disability Pride Village” Un’immagine dell’incontro di presentazione del Disability Pride Milano 2025

Come segnalato nei giorni scorsi anche sulle nostre pagine, è stato presentato il 3 giugno, presso il Comune di Milano (Ente patrocinante), il programma del Disability Pride Milano 2025 (a questo link è disponibile un approfondimento sui contenuti dell’incontro di presentazione).

La quarta edizione dell’evento, dunque, si articolerà su quattro giornate di iniziative, incontri e mobilitazione cittadina, con l’appuntamento centrale previsto per il 14 giugno, che vedrà un corteo cittadino partire da Via Verdi alle 18 e arrivare al Disability Pride Village in Piazza del Cannone.
In precedenza, il 7 giugno, vi sarà una plenaria generale e una serie di tavoli tematici presso la Biblioteca Chiesa Rossa (Via San Domenico Savio, 3, ore 11-17), e il 12 giugno un laboratorio di cartellonistica presso lo Spazio Mutuo Soccorso di Piazza Stuparich, 18 (ore 16). Infine, il 16 giugno, la cena sociale di chiusura alla cascina Torchiera. (S.B.)

Per ogni informazione e approfondimento: disabilitypridemilanoofficial@gmail.com.

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D.D.G. di approvazione, ai sensi dell’art. 10 del D.D.G prot. n. AOODPIT.2788 del 18 dicembre 2023, della graduatoria definitiva di merito regionale del Concorso per titoli ed esami per il reclutamento di dirigenti scolastici nei ruoli regionali presso...

Ultime da USR Calabria - 5 Giugno 2025 - 12:14pm

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Cura e assistenza alle persone con disabilità: aggiornare le competenze di chi opera in tale settore

Superando - 5 Giugno 2025 - 11:57am

Un percorso di formazione online, rapido e gratuito, sui temi della cura centrata sulla persona con disabilità, nonché sulle competenze digitali: è la proposta dell’Associazione AIAS di Bologna, nell’àmbito del progetto europeo “Care4Skills“, rivolta a tutto il territorio nazionale

Un percorso di formazione online, rapido e gratuito, sui temi della cura centrata sulla persona con disabilità, nonché sulle competenze digitali: è la proposta dell’AIAS di Bologna, nell’àmbito del progetto europeo Care4Skills, rivolta a tutto il territorio nazionale.
Quattro moduli e un test finale compongono tale percorso, con i primi due moduli che affrontano tematiche relativi alla centralità della persona nel lavoro di cura e assistenza, mentre altri due moduli approfondiscono il tema delle tecnologie assistive e digitali nei servizi alla persona (si accede al percorso tramite questo link che indirizza alla piattaforma di autoformazione dell’Associazione Europea EASPD).

«Riteniamo questa proposta molto rilevante per tutti gli operatori del settore socio-assistenziale – sottolineano dall’AIAS di Bologna -, fra cui operatori sociosanitari, terapisti della riabilitazione, personale infermieristico, operatori dell’assistenza domiciliare e nelle strutture, assistenti sociali, educatori e animatori, volontari formati e i loro coordinatori e manager».
«Nonostante poi il percorso di formazione possa essere fatto in completa autonomia in circa 8 ore – aggiungono dall’Associazione -, per la nostra esperienza momenti di condivisione possono aumentare il valore degli apprendimenti. Per questo abbiamo organizzato 6 corsi estivi di informazione e supporto alla formazione e al test finale, aperti a tutti quelli che si vogliano impegnare ad approfondire le tematiche descritte, con 3 incontri online nell’arco di 2 settimane. Ci sembra questa un’ottima opportunità per poter accedere al materiale formativo, potendo contare sulla motivazione di un gruppo e sul supporto da noi offerto nella comprensione e nell’accesso alla piattaforma digitale».
Il calendario di queste sessioni si raggiunge accedendo a questo link di iscrizione.
Da ricordare infine che è anche possibile organizzare corsi aggiuntivi con orari da definire congiuntamente, per organizzazioni che intendano aderire con più di 10 operatori. (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione: progetti@aiasbo.it.

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Decreto Commissione esaminatrice per la selezione di personale docente per l’attuazione dei progetti nazionali di cui all’articolo 1, comma 65, legge n. 107 del 2015 -as 2025/2026

Ultime da USR Calabria - 5 Giugno 2025 - 11:47am

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