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A proposito dell’articolo da noi pubblicato a firma di Stefania Leone sull’accessibilità dell’app Immuni, realizzata per tracciare i contatti nell’emergenza coronavirus, ci scrive Sabato De Rosa, sottolineando che l’app presenta vari problemi di accessibilità per le persone ipovedenti. La stessa Leone ribadisce di avere svolto « un primo veloce test riguardante solo le persone che utilizzano il noto lettore di schermo “Voice Over”», ricordando inoltre che «un test completo di accessibilità si può definire tale solo se effettuato da un gruppo di sei o sette persone con disabilità diverse»
Campioni della vita, della musica, dello sport
«Storie straordinarie per entrare nella vita di alcune persone che hanno trasformato i loro sogni in realtà, persone che, con passione, hanno portato avanti grandi progetti nello sport, nella musica, nella vita. E che quella stessa passione sono riusciti a trasmetterla ad altri»: viene presentato così il nuovo evento in diretta Facebook del secondo pomeriggio di oggi, 10 giugno, promosso nell’àmbito della campagna “#distantimavicini”, voluta da alcune Associazioni per sostenere i Centri Clinici NEMO (NeuroMuscular Omnicentre)
Cosa dice quella norma sulla reiscrizione al medesimo anno scolastico
Una Nota del Ministero dell’Istruzione ha chiarito le esatte modalità operative di una norma contenuta nel cosiddetto “Decreto Scuola” (convertito nei giorni scorsi nella Legge 41/20), che alla luce delle condizioni eccezionali di questi mesi, permette al Dirigente Scolastico, in via eccezionale, di «valutare l’opportunità di consentire la reiscrizione di un alunno al medesimo anno di corso frequentato nell’anno scolastico 2019/2020». In realtà la Nota Ministeriale interpreta quella norma in modo estremamente restrittivo. Vediamo perché
Un’audioguida per spiegare come sono cambiati i pagamenti online
Sempre nell'àmbito del percorso promosso già da tempo dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) insieme all’ABI (Associazione Bancaria Italiana), che prevede tra l’altro la produzione di audiolibri su argomenti di educazione bancaria e finanziaria di interesse per le persone con disabilità visiva, è stata pubblicata in questi giorni una nuova audioguida, dal linguaggio semplice e immediato, con un format pienamente fruibile dalle persone cieche e ipovedenti, per approfondisce i principali aspetti della seconda Direttiva Europea sui servizi di pagamento, la cosiddetta "PSD2"
Nota 9166 del 9 giugno 2020 - Esame di Stato secondo ciclo a.s. 2019-2020 sezioni percorsi opzione internazionale spagnola, tedesca, cinese. Indicazioni operative
Nota 9166 del 9 giugno 2020 - Esame di Stato secondo ciclo a.s. 2019-2020 sezioni percorsi opzione internazionale spagnola, tedesca, cinese. Indicazioni operative
E Letizia potrà continuare a gareggiare e a sognare nuovi traguardi
Per due volte campionessa italiana di paradressage, una tra le più conosciute e praticate discipline paraequestri, Letizia Minuti, giovane toscana con un’importante disabilità motoria, ha rischiato di non poter più gareggiare per la mancanza di una sella su misura, realizzata a partire dalle sue caratteristiche, oltre che per le notevoli spese connesse al suo sport. Ma oggi, grazie a una raccolta fondi lanciata lo scorso anno dal giornale «La Nazione», la sella personalizzata è stata acquistata e così Letizia potrà continuare a migliorare e a sognare nuovi traguardi
Il senso del pudore e i genitori di persone con disabilità nell’epoca dei social
«Cos’è oggi il senso del pudore? - si chiede Zoe Rondini - Spesso, nel caso delle persone con disabilità, un falso senso del pudore porta ad imporre dei tabù, altre volte invece il disabile è costretto a rendere manifesto e a condividere il racconto della propria intimità. Quale dev’essere dunque il ruolo dei genitori? Anche alla luce del radicale cambiamento comunicativo indotto dai social network, credo che il loro ruolo educativo richieda grande abilità e dedizione, ma soprattutto una giusta via di mezzo tra un’educazione troppo rigida e una troppo permissiva»
Caregiver: “Il paziente riscoperto”
Con la finalità ultima di rendere protagonisti di un modello di welfare più sostenibile i caregiver familiari, che assistono un congiunto con grave disabilità o non autosufficienza, ha preso il via la “Rete Caregiver”, che l’11 giugno presenterà il progetto “Il paziente riscoperto”, rivolto appunto al sostegno e alla valorizzazione dei caregiver di Mantova, Verona e Vicenza. Partner dell’iniziativa sono le Cooperative Anziani e non solo di Carpi (Modena) e Yeah! di Verona, l’Associazione Curare a casa di Vicenza e il Comune di Nanto (Vicenza), sostenuti dalla Fondazione Cariverona
Nemmeno il lockdown ha fermato L’Arte nel cuore e ne è nato un cartoon fumetto
L’Accademia L’Arte nel cuore di Roma, il noto progetto di formazione artistica voluto da Daniela Alleruzzo, di cui ci siamo regolarmente occupati anche nel nostro giornale e che tante persone con disabilità coinvolge ormai da anni, anche in questi mesi di emergenza ha proseguito le proprie attività, seppure “da casa”, ed è così che è […]
Malattie rare dell’osso e Umberto I di Roma: un vuoto nella presa in carico
«Appare piena di incertezze la “fase 2” per oltre settecento persone con malattie come l’osteogenesi imperfetta o altre patologie rare dell’osso afferenti al Policlinico Umberto I di Roma soprattutto dal Centro e dal Sud Italia. Il coronavirus, però, questa volta non c’entra, c'entra invece la riorganizzazione dello stesso Umberto I, con lo smantellamento di un gruppo di lavoro consolidato e il conseguente vuoto nella presa in carico di tante persone»: a denunciarlo è l’ASITOI (Associazione Italiana Osteogenesi Imperfetta), che chiede dunque risposte ai responsabili del Policlinico romano
Il treno della valorizzazione dei Centri Territoriali di Supporto è partito
Il rinnovato ruolo dei CTS (Centri Territoriali di Supporto) e la loro rinascita come luoghi di consulenza, indirizzo e supporto sulle nuove tecnologie per l’inclusione nella scuola, sono i temi del presente contributo di Francesco Fusillo, consulente della task force promossa dal Ministero dell’Istruzione sull’inclusione, organismo il cui obiettivo principale, come scrive lo stesso Fusillo, «è far circolare le competenze e far sentire gli insegnanti di sostegno parte di un grande gruppo che ha un grande scopo: l’inclusione di tutte le persone che frequentano le scuole italiane»
Per avere concerti ed eventi dal vivo accessibili in tutta Italia
Può sembrare “fuori tempo”, in un’epoca in cui gli spettacoli dal vivo sono sospesi, ma in realtà si tratta di un’importante battaglia di principio, tenendo anche conto che naturalmente prima o poi quegli eventi torneranno. Parliamo della petizione in rete “Concerti ed eventi dal vivo accessibili in tutta Italia”, lanciata dall’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti, per arrivare a «un protocollo unico che eviti la discriminazione delle persone con disabilità». La stessa Associazione sta anche sostenendo una giovane con disabilità, discriminata durante un concerto all’Arena di Verona
Nota 9168 del 9 giugno 2020 - Ulteriori precisazioni e chiarimenti su applicazione OM 11/20
Nota 9168 del 9 giugno 2020 - Ulteriori precisazioni e chiarimenti su applicazione OM 11/20
L’alta velocità arriva in Calabria, ma in stazione l’ascensore ancora non c’è
«Che sia l’ora, visto anche l’arrivo dei treni ad alta velocità in Calabria, di abolire le barriere architettoniche alla Stazione di Lamezia Terme Centrale?»: lo ha scritto in una civile, ma puntuale lettera un giovane studente calabrese a Jole Santelli, presidente della propria Regione, lo ha ribadito con forza la Federazione FISH Calabria, ricordando come le persone in carrozzina siano costrette con grave rischio ad attraversare i binari, senza alcuna copertura che le protegga dal maltempo. «Dove sono gli ascensori?», chiede Nunzia Coppedé, presidente della FISH Calabria
Non tutti sono talenti, ma tutti devono fare emergere le proprie qualità
«Vorrei sfatare il mito - scrive Daniele Regolo - che le persone con disabilità debbano avere un talento a prescindere. In realtà, così come nel calcio, anche nel mondo del lavoro il talento richiede una struttura che lo faccia emergere, composta certamente da altri portatori di capacità, anche se meno appariscenti. Non siamo tutti talenti, quindi, ma siamo tutti chiamati a fare emergere le nostre migliori qualità. Il talento è di pochi, l’autorealizzazione un imperativo per tutti. Raggiungere, nel lavoro e nella vita, il massimo del proprio potenziale è la nostra missione più autentica»
Disabilità grave: in cammino con le persone, le famiglie e le comunità
«La difficoltà nell’intervento rivolto a famiglie di persone con disabilità grave non è solo quella di redigere una diagnosi o di stilare un profilo, ma soprattutto di fare in modo che i progetti siano resi possibili dove le persone vivono. Su questo abbiamo lavorato»: a dirlo è Domenico Vaccaro, referente tecnico di “In casa e... oltre”, progetto promosso in dodici Regioni per quasi due anni dal MAC (Movimento Apostolico Ciechi), in partenariato con l’ANFAMIV, con l’obiettivo appunto di promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità grave e delle loro famiglie
Decreto Ministeriale 25 dell’8 giugno 2020 - Procedura assunzionale call veloce
Decreto Ministeriale 25 dell’8 giugno 2020 - Procedura assunzionale call veloce
Nota 793 dell’8 giugno 2020 - Reiscrizione alla medesima classe alunni con disabilità, indicazioni
Nota 793 dell’8 giugno 2020 - Reiscrizione alla medesima classe alunni con disabilità, indicazioni
Sorpresa: l’app Immuni è accessibile a tutti!
«Devo ricredermi - scrive Stefania Leone, dopo tante esperienze negative vissute in questo àmbito -: ero pronta ad un articolo diverso e invece ho potuto verificare con piacere che l’app Immuni, per il tracciamento dei contatti nell’emergenza coronavirus, risulta accessibile e usabile, anche con screen reader o altre configurazioni particolari. Da un semplice primo test, infatti, essa risulta accessibile da uno smartphone di media generazione, con l’ausilio di una delle tecnologie assistive più utilizzate dalla maggior parte di persone con disabilità visiva, il ben noto “Voice Over”»
Solo cambiando la visione della società, usciremo dalla nostra perenne “fase 1”
«Sono centinaia - scrive Francesca Arcadu - le storie di persone con disabilità e delle loro famiglie lasciate in solitudine durante questi mesi, con il lavoro di cura ricaduto esclusivamente sulle donne, sia nel caso di bambini che di anziani con disabilità. La perenne “fase 1” di noi persone con disabilità può finire solo se cambia la visione globale della società, rendendola inclusiva, attenta ai bisogni di chi non appartiene alla norma. Abbiamo avuto un’occasione imperdibile per riflettere su tutto questo. Non lasciamocela sfuggire e agiamo di conseguenza, ogni giorno, nelle nostre vite»
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