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Cara Serena, io accompagno un gruppo di persone al buio…

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«Cara Serena - dice alla nipotina Cinzia Cavalieri, guida di “Dialogo nel buio”, iniziativa dell’Istituto dei Ciechi di Milano -, io accompagno un gruppo di persone nel buio, a volte bambini con la maestra o con le loro famiglie, a volte scout oppure adulti, e tutte le guide di “Dialogo nel buio” sono cieche o ipovedenti come me». «Nonna - dice Serena -, anch’io voglio andare a “Dialogo nel buio”!». «Certo Serena, quando non ci sarà più questo “virus cattivello” ci andremo! Adesso, però, facciamo un bel gioco: ti bendo e tu devi riconoscere le cose che ti passo usando le manine e il nasino!»

Il Comune deve assegnare un tecnico informatico a quell’alunno con disabilità

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«Non mi risulta che vi siano altre Sentenze di questo tipo e ciò assume una grande importanza proprio in questo periodo di emergenza, in quanto gli alunni con disabilità sono costretti a rimanere a casa e possono comunicare solo tramite la didattica a distanza»: così Salvatore Nocera commenta l’interessante Ordinanza prodotta nei giorni scorsi dal Tribunale Civile di Lucca, tramite la quale il Comune di residenza di un alunno con disabilità è stato condannato a fornirgli un tecnico informatico per aiutarlo nell’utilizzo delle nuove tecnologie necessarie alla sua inclusione scolastica

21.000 mascherine alle famiglie di persone con malattie neuromuscolari

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È questo uno dei risultati della campagna “#distantimavicini”, promossa dall’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), insieme alla UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e all’Associazione Famiglie SMA (atrofia muscolare spinale), per sostenere i Centri Clinici NEMO (NeuroMuscular Omnicentre) e far sì che continuino la loro attività di presa in carico e protezione delle persone con malattie neuromuscolari, anche in questo momento di emergenza e proprio in risposta alla presente urgenza

Una formula magica che ci porta nel mondo… dell’inclusione

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«“Foglia verde, tronco marrone, apriti adesso grande portone”: è la formula magica con cui Lampadino e Caramella - scrive Maria Luisa Gargiulo -, i due protagonisti di una serie animata in onda su RAI Play e RAI Yo Yo, portano tutti nel mondo… dell’inclusione! Si tratta infatti di un prodotto che finalmente tiene in considerazione le esigenze di descrizione e comprensione dei bambini con disabilità visiva, ma anche quella dei bimbi con iper-reattività percettiva, come quelli con autismo “ad alto funzionamento”, nonché i bambini Asperger e quelli con deficit di attenzione e iperattività»

CBM e il coronavirus: l’impegno in Italia e nel mondo

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Oltre ad implementare le proprie tradizionali iniziative di sensibilizzazione e prevenzione in Africa, Asia e America Latina, questa volta CBM - l’organizzazione umanitaria impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi del Sud del mondo - approda anche nel nostro Paese, ed esattamente a Bergamo, al fianco della Fondazione Insieme con Humanitas, per contribuire ad allestire un centro di degenza per la quarantena, in una struttura alberghiera convertita per assistere le persone più fragili

Un gradito chiarimento dall’INPS (ma altri chiarimenti si attendono ancora)

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Nei giorni scorsi la Federazione FISH aveva segnalato come, dopo una Circolare prodotta dall’INPS, alcuni patronati sindacali ritenessero esclusi dall’indennità straordinaria di 600 euro i lavoratori con disabilità autonomi o con altri inquadramenti, titolari di pensione di invalidità civile o cecità o sordità. L’INPS stessa ha voluto escludere tale interpretazione, ciò che è stato accolto con soddisfazione dalla FISH. Rimangono invece tuttora nell’oscurità le modalità applicative sull'equiparazione al ricovero ospedaliero, per le assenze dei lavoratori con disabilità

Per dare una risposta alla solitudine delle famiglie con malattie metaboliche

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A questo punta il progetto “Aurora”, servizio gratuito di supporto psicologico a distanza, promosso dall’AISMME (Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie) e rivolto a famiglie, caregiver e pazienti adolescenti e adulti, affetti, questi ultimi, da patologie metaboliche, che fanno riferimento al Centro di Cura delle Malattie Metaboliche Ereditarie dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Borgo Trento di Verona

Rifiutare l’iscrizione a scuola di un bimbo con disabilità è discriminante

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Il Tribunale di Milano ha condannato per discriminazione una Cooperativa Sociale di Milano che gestisce una scuola paritaria, per non avere accettato l’iscrizione di un bambino con disabilità alla prima elementare. «Questa pronuncia - commenta Gaetano De Luca del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della Federazione LEDHA - chiarisce che l’obbligo di accoglienza e inclusione scolastica degli studenti con disabilità non è soggetto ad alcun limite numerico rigidamente stabilito e ciò vale anche per le scuole private paritarie». Giustizia è fatta, quindi, anche in tempo di coronavirus!

“Toc Toc”: c’è un bambino con autismo?

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Si chiama proprio “Toc Toc - Fondazione Piatti a casa dei bambini con autismo” ed è un programma sperimentale di teleriabilitazione, che offre la possibilità ai bimbi con autismo e ai loro familiari di proseguire da casa con le attività di riabilitazione cognitiva e comportamentale già avviate nei centri della stessa Fondazione Piatti di Varese, i cui specialisti, ben conosciuti da bambini e genitori, ne seguono le necessità a distanza, grazie a colloqui telefonici, videochiamate e videoconferenze

Anche una quarantena può far capire come la vita sia sorprendente

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«Ora che come tutti sono in quarantena - scrive Anna Maria Gioria -, mi chiedo come sarebbe stato il film della mia vita se avesse sviluppato la “trama” iniziale, quando mi prognosticarono una vita in carrozzina senza alcuna possibilità né di linguaggio né di movimento. Come avrei potuto esprimere il mio essere interiore senza avere alcuna possibilità di movimento e di comunicazione? E invece si può. Ci si può costruire una dimensione sociale anche senza uscire, senza viaggiare, come dimostrano le tante persone con disabilità per le quali la vita è sempre stata “ai tempi del coronavirus”»

Didattica a distanza e disabilità: un’indagine utile e tempestiva

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«La didattica a distanza attivata in questo periodo si sta rivelando una sfida difficile per l’inclusione di alunni e alunne con disabilità. Per venire incontro alle difficoltà incontrate e per fornire un supporto davvero utile ai tanti insegnanti e formatori impegnati in questa sfida, stiamo progettando alcuni interventi concreti, per i quali vogliamo innanzitutto raccogliere una serie di dati»: viene presentata così la ricerca promossa dalle Università di Bolzano, Trento e LUMSA di Roma, insieme alla Fondazione Agnelli, basata su un questionario di semplice compilazione

Dare tutto per scontato è alla base del pregiudizio

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«Il dare per scontato - scrive Elisabetta Corradin, guida di "Dialogo nel buio", progetto dell'Istituto dei Ciechi di Milano - è spesso alla base di uno dei più grandi nemici dell’integrazione, ovvero il pregiudizio: pensare di sapere come si sente o cosa può e non può fare una persona con disabilità visiva, ad esempio, impedisce di aprirsi a quella persona, considerandola innanzitutto come tale, portatrice di limiti al pari di ogni altro, ma anche di potenzialità da scoprire»

Non abbandonateci: per noi il tatto è fondamentale!

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«Questa situazione sta mettendo a dura prova chi già aveva una vita difficile prima. La caratteristica di questo virus, infatti, è che si può trasmettere anche con il contatto delle mani e questo è atroce per chi come noi, persone sordocieche, attraverso il tatto si orienta e comunica con il mondo. Chiediamo quindi di non essere dimenticati»: a dirlo è Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Lega del Filo d’Oro, la nota organizzazione impegnata sin dalla fine degli Anni Sessanta in favore delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali

L’Istituto Riabilitativo Montecatone non vuole lasciare solo nessuno

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L’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola (Bologna), la nota struttura specializzata per la riabilitazione delle persone con lesione midollare e/o con grave cerebrolesione acquisita, ha dato vita all’iniziativa denominata “#nonlasciaresolonessuno”, per consentire a pazienti, caregiver, familiari e operatori sanitari del proprio territorio, di restare in contatto con gli specialisti dell’Istituto, tramite telefono, mail, Skype o Google Hangouts, nonostante la chiusura temporanea delle attività di day hospital e ambulatoriali, attuata per contrastare la diffusione del coronavirus

Le opportunità e i rischi di Internet per le persone con disabilità e non solo

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«Internet - scrive Zoe Rondini - rappresenta una grande risorsa per noi persone con disabilità: infatti, grazie alla rete siamo più autonomi nello studio, nel lavoro, nella possibilità di comunicare, nell’accesso ai servizi pubblici e alla cultura. Va però considerato anche che nel mondo virtuale si celano delle insidie, ancora più potenzialmente dannose per le persone con disabilità. E particolarmente vulnerabili a tali insidie appaiono le persone con disabilità cognitiva»

L’emergenza, le donne, quelle con disabilità e il pensiero inclusivo

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Per evitare che la crisi gravi in modo sproporzionato sulle donne, è fondamentale integrare le questioni di genere nelle politiche poste in essere per fronteggiare l’emergenza, che devono considerare anche ulteriori situazioni specifiche, come quelle riguardanti le donne con disabilità, le caregiver e quelle di chi deve scegliere se affrontare una maternità oppure no. Se le politiche di queste settimane non tengono conto di tali elementi, ciò non è dovuto alla situazione di emergenza, ma alla poca dimestichezza a pensare in modo realmente inclusivo di tutte le differenze anche prima di adesso

Continuiamo a sostenere le persone ipovedenti di tutte le età

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«Vogliamo comunicare che la nostra presenza e operatività prosegue a distanza, per dare un segnale di vicinanza e affetto a chi ha perduto gli abituali punti di riferimento, per informazioni generali o di supporto tecnico sugli ausili per ipovedenti, o “semplicemente” per una parola amica»: lo dicono dall’ANS (Associazione Nazionale Subvedenti), che in queste settimane ha promosso anche due iniziative speciali, la prima delle quali riguardante il supporto scolastico a distanza, la seconda “donando” dipinti di medici, nell’àmbito del proprio progetto di inclusione culturale “DescriVedendo”

Didattica a distanza: ma quale farina stiamo mettendo nel sacco?

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«Cosa fare in quest’epoca di didattica a distanza? - si chiede l’insegnante Francesco Pettinari -: arrenderci al mare magnum della fantasmagorica conoscenza in rete, a portata di click? Soccombere alla politica lassista del 6 politico? Continuare imperterriti ad assegnare esercizi? E se invece rivedessimo le nostre consegne? Se, per una volta, riuscissimo a mettere in discussione il portato assolutista della lezione frontale, che ci trasciniamo appresso anche dietro a uno schermo? Senza più chiederci “di chi è la farina nel sacco”, ma domandandoci, invece, quale farina stiamo mettendo!»

Per una Sanità Pubblica solida e solidale per tutte e tutti

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«Da anni i sistemi sanitari degli Stati dell’Unione Europea subiscono forti attacchi, ciò che ne ha indebolito le campagne preventive su larga scala e limitato la capacità di sviluppare servizi di cura in situazioni di crisi»: lo scrivono da Medicina Democratica oggi, 7 Aprile, Giornata Mondiale della Salute, proponendo varie iniziative possibili, per manifestare il proprio favore a un sistema sanitario solido e solidale per tutte, nell’àmbito di quanto promosso a livello continentale dalla Rete Europea contro la Privatizzazione e la Commercializzazione della Salute e la Protezione Sociale

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