«Se tutto quello che stiamo vivendo - scrive Marietta Di Sario - non ci donerà un cuore nuovo, come quello di un bimbo, allora tutto sarà stato vano. Dopo una quaresima lunga e faticosa stiamo per avvicinarci alla Pasqua! Sono certa che arriverà carica di luce, di speranza per tutto il mondo, anche per chi non ha ancora conosciuto l’amore di Dio. Non significa che non ci sarà più pianto e morte, la realtà non cambierà, ma se vivremo bene questo tempo, saremo cambiati noi, il nostro sguardo, il nostro atteggiamento, il nostro cuore»
Saranno molto utili e interessanti i risultati del progetto internazionale “MuSC-19 (Sclerosi Multipla e Covid-19)”, voluto per raccogliere dati clinici riferiti a persone con sclerosi multipla che abbiano sviluppato il coronavirus o sintomi associati. L’iniziativa è partita dal nostro Paese ed esattamente dall’Associazione AISM, con la sua Fondazione FISM, insieme alla Società Italiana di Neurologia, per far fronte ai problemi più urgenti e pianificare una risposta a lungo termine ai cambiamenti che la pandemia sta imponendo e imporrà sulla vita delle persone con sclerosi multipla
«Nell’attuale situazione - scrivono dalla Fondazione ARCA (Autismo Relazione Cultura e Arte), che lega in un progetto sociale e culturale due dimensioni solo apparentemente inconciliabili, come l’autismo e l’arte - la comunità tutta deve mostrarsi unita e solidale. Per questo abbiamo attivato diverse iniziative, per aiutare le famiglie ad affrontare il periodo prolungato a casa. Le famiglie, infatti, hanno bisogno di sentirsi unite, anche in questa situazione che ci vede distanti, e per questo vogliamo essere loro vicini, mettendo a disposizione i nostri materiali e conoscenze»
«Chiederemo al Legislatore Statale la previsione di un emendamento ai provvedimenti da adottare che preveda il riconoscimento all’attività sanitaria, resa nell’emergenza del Covid-19, quale “adempimento di un dovere e in evidente stato di necessità”, per impedire l’insorgenza di contenziosi giudiziari»: lo si legge nell’“Azione a sostegno della tutela dei diritti della cittadinanza in rete” cui hanno già aderito numerose Associazioni e Società Scientifiche e che è tuttora aperta alla sottoscrizione da parte di «tutte le organizzazioni di volontariato e dei politici di buona volontà»
Oltre a mettere in discussione un recente documento dell’ANP (già Associazione Nazionale Prèsidi, oggi Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola), riguardante la valutazione degli alunni, in questo anno scolastico devastato dall’emergenza coronavirus, Salvatore Nocera si sofferma anche sugli alunni con disabilità, sostenendo tra l’altro che per quelli con disabilità intellettive e relazionali «non è proprio possibile instaurare un valido rapporto educativo tramite la didattica a distanza»
«Quando sarà andato tutto bene - scrive Antonio Giuseppe Malafrina - spero che saremo di fronte a una società arricchita dai sacrifici di questi tempi in funzione di una cultura più solidale, ovvero maggiormente capace di prevenire le difficoltà umane. E mi auguro presto di non sentire storie come quella riguardante l’impossibilità per una persona cieca di prenotarsi il biglietto di un treno: mi piacerebbe infatti che vigesse una nuova saggezza imprenditoriale, ben lontana da quella mostrata dalla compagnia Italo»
È indirizzata alla Presidenza della Regione Piemonte e all’Assessorato Regionale competente, oltreché ai Direttori dei Servizi Socio-Sanitari delle Aziende Sanitarie Regionali e agli Enti Gestori delle Funzioni Socio-Assistenziali, una stringente lettera inviata dalla totalità delle organizzazioni che si occupano di disabilità nel Piemonte, ove si chiedono provvedimenti urgenti ed erogazioni degli interventi per le persone con disabilità o patologie croniche, sia che vivano in strutture residenziali, sia che vivano sole con l’assistente personale o con genitori anziani
«Chiediamo alla Commissione Europea di intraprendere nuove azioni per mobilitare investimenti e risorse essenziali necessari a garantire la continuità delle cure e dei servizi di supporto alle persone con disabilità e ad altre persone con esigenze di sostegno, i cui diritti umani sono minacciati, durante l’attuale emergenza sociosanitaria»: lo hanno scritto numerosi Parlamentari Europei, in una lettera inviata al presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, alla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e ad alcuni Commissari Europei
«Cara Serena - dice alla nipotina Cinzia Cavalieri, guida di “Dialogo nel buio”, iniziativa dell’Istituto dei Ciechi di Milano -, io accompagno un gruppo di persone nel buio, a volte bambini con la maestra o con le loro famiglie, a volte scout oppure adulti, e tutte le guide di “Dialogo nel buio” sono cieche o ipovedenti come me». «Nonna - dice Serena -, anch’io voglio andare a “Dialogo nel buio”!». «Certo Serena, quando non ci sarà più questo “virus cattivello” ci andremo! Adesso, però, facciamo un bel gioco: ti bendo e tu devi riconoscere le cose che ti passo usando le manine e il nasino!»
«Non mi risulta che vi siano altre Sentenze di questo tipo e ciò assume una grande importanza proprio in questo periodo di emergenza, in quanto gli alunni con disabilità sono costretti a rimanere a casa e possono comunicare solo tramite la didattica a distanza»: così Salvatore Nocera commenta l’interessante Ordinanza prodotta nei giorni scorsi dal Tribunale Civile di Lucca, tramite la quale il Comune di residenza di un alunno con disabilità è stato condannato a fornirgli un tecnico informatico per aiutarlo nell’utilizzo delle nuove tecnologie necessarie alla sua inclusione scolastica
Decreto Legge 22 dell’8 aprile 2020 - Scuola, misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato
È questo uno dei risultati della campagna “#distantimavicini”, promossa dall’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), insieme alla UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e all’Associazione Famiglie SMA (atrofia muscolare spinale), per sostenere i Centri Clinici NEMO (NeuroMuscular Omnicentre) e far sì che continuino la loro attività di presa in carico e protezione delle persone con malattie neuromuscolari, anche in questo momento di emergenza e proprio in risposta alla presente urgenza
«“Foglia verde, tronco marrone, apriti adesso grande portone”: è la formula magica con cui Lampadino e Caramella - scrive Maria Luisa Gargiulo -, i due protagonisti di una serie animata in onda su RAI Play e RAI Yo Yo, portano tutti nel mondo… dell’inclusione! Si tratta infatti di un prodotto che finalmente tiene in considerazione le esigenze di descrizione e comprensione dei bambini con disabilità visiva, ma anche quella dei bimbi con iper-reattività percettiva, come quelli con autismo “ad alto funzionamento”, nonché i bambini Asperger e quelli con deficit di attenzione e iperattività»
Oltre ad implementare le proprie tradizionali iniziative di sensibilizzazione e prevenzione in Africa, Asia e America Latina, questa volta CBM - l’organizzazione umanitaria impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi del Sud del mondo - approda anche nel nostro Paese, ed esattamente a Bergamo, al fianco della Fondazione Insieme con Humanitas, per contribuire ad allestire un centro di degenza per la quarantena, in una struttura alberghiera convertita per assistere le persone più fragili
Nei giorni scorsi la Federazione FISH aveva segnalato come, dopo una Circolare prodotta dall’INPS, alcuni patronati sindacali ritenessero esclusi dall’indennità straordinaria di 600 euro i lavoratori con disabilità autonomi o con altri inquadramenti, titolari di pensione di invalidità civile o cecità o sordità. L’INPS stessa ha voluto escludere tale interpretazione, ciò che è stato accolto con soddisfazione dalla FISH. Rimangono invece tuttora nell’oscurità le modalità applicative sull'equiparazione al ricovero ospedaliero, per le assenze dei lavoratori con disabilità
A questo punta il progetto “Aurora”, servizio gratuito di supporto psicologico a distanza, promosso dall’AISMME (Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie) e rivolto a famiglie, caregiver e pazienti adolescenti e adulti, affetti, questi ultimi, da patologie metaboliche, che fanno riferimento al Centro di Cura delle Malattie Metaboliche Ereditarie dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Borgo Trento di Verona
Il Tribunale di Milano ha condannato per discriminazione una Cooperativa Sociale di Milano che gestisce una scuola paritaria, per non avere accettato l’iscrizione di un bambino con disabilità alla prima elementare. «Questa pronuncia - commenta Gaetano De Luca del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della Federazione LEDHA - chiarisce che l’obbligo di accoglienza e inclusione scolastica degli studenti con disabilità non è soggetto ad alcun limite numerico rigidamente stabilito e ciò vale anche per le scuole private paritarie». Giustizia è fatta, quindi, anche in tempo di coronavirus!
Si chiama proprio “Toc Toc - Fondazione Piatti a casa dei bambini con autismo” ed è un programma sperimentale di teleriabilitazione, che offre la possibilità ai bimbi con autismo e ai loro familiari di proseguire da casa con le attività di riabilitazione cognitiva e comportamentale già avviate nei centri della stessa Fondazione Piatti di Varese, i cui specialisti, ben conosciuti da bambini e genitori, ne seguono le necessità a distanza, grazie a colloqui telefonici, videochiamate e videoconferenze
«Ora che come tutti sono in quarantena - scrive Anna Maria Gioria -, mi chiedo come sarebbe stato il film della mia vita se avesse sviluppato la “trama” iniziale, quando mi prognosticarono una vita in carrozzina senza alcuna possibilità né di linguaggio né di movimento. Come avrei potuto esprimere il mio essere interiore senza avere alcuna possibilità di movimento e di comunicazione? E invece si può. Ci si può costruire una dimensione sociale anche senza uscire, senza viaggiare, come dimostrano le tante persone con disabilità per le quali la vita è sempre stata “ai tempi del coronavirus”»
«La didattica a distanza attivata in questo periodo si sta rivelando una sfida difficile per l’inclusione di alunni e alunne con disabilità. Per venire incontro alle difficoltà incontrate e per fornire un supporto davvero utile ai tanti insegnanti e formatori impegnati in questa sfida, stiamo progettando alcuni interventi concreti, per i quali vogliamo innanzitutto raccogliere una serie di dati»: viene presentata così la ricerca promossa dalle Università di Bolzano, Trento e LUMSA di Roma, insieme alla Fondazione Agnelli, basata su un questionario di semplice compilazione
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