Superando

L’importanza del lavoro per il “Dopo di Noi”

«Spesso - scrive Marino Bottà - quando si parla del “Dopo di Noi” delle persone con disabilità, il lavoro viene lasciato in secondo piano. Il lavoro, però, è il perno esistenziale su cui ruotano l’identità personale, il ruolo sociale, la qualità di vita, il divenire del tempo, la vita stessa. L’assenza di lavoro toglie tutto questo. Ecco perché bisogna occuparsi e preoccuparsi del futuro lavorativo dei figli più socialmente deboli, ma purtroppo questa preoccupazione, che dovrebbe essere sociale e non solo familiare, oggi non è oggetto di un’adeguata attenzione da parte delle Istituzioni»

Voci per l’integrazione scolastica

Un incontro di formazione rivolto a tutti e in particolare ai docenti curricolari e di sostegno, agli operatori del settore sociale e dell’istruzione: sarà quello promosso per il pomeriggio del 6 dicembre dal Museo Tattile Statale Omero, presso la propria sede di Ancona. Oltre alle voci di alcune Associazioni del territorio (UICI, ENS, ANFFAS), è prevista anche la presentazione di “E tutto iniziò a tremare”, libro pubblicato dal docente di sostegno David Miliozzi

Perché il 3 Dicembre “ci riguarda” tutti

«Ogni volta che siamo scorbutici e frettolosi quando una persona con disabilità cognitiva ci chiede un’informazione e le rendiamo più difficile capire come orientarsi, “ci riguarda”»: è uno dei tanti esempi che fanno capire il perché la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità sia un evento utile a conoscere realtà che qualcuno può pensare “non lo riguardino”, ma che invece coinvolgono tutti. Dal canto suo, l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) celebra la Giornata incontrando trentaquattro giovani con sindrome di Down impegnati in un percorso di orientamento al lavoro

Strategie e interventi per l’inclusione

«Le nuove proposte legislative, le sperimentazioni di Amministrazioni locali e gli interventi dell’INAIL a sostegno della vita di relazione costituiscono l’occasione per un approfondimento sulla relazione di cura, che vede sempre più le persone con disabilità protagoniste consapevoli dell’intervento riabilitativo o di mantenimento»: viene presentato così il convegno “Strategie e interventi per l’inclusione”, con cui il Contact Center Integrato SuperAbile INAIL celebrerà oggi, 3 dicembre, a Roma, la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità

Passare dalla cultura dell’handicap a quella della disabilità

«Ci auguriamo un vero e proprio cambio di paradigma, che si passi cioè, finalmente, dalla cultura dell’handicap a quella della disabilità, ricordando come l’ambiente e il contesto circostante possano influire sull’autonomia e sul diritto all’inclusione nella società delle tante persone con disabilità»: lo si legge in una nota diffusa in occasione dell’imminente Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità da parte della Lega del Filo d’Oro, “storica” Associazione impegnata da oltre cinquant’anni a fianco delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e delle loro famiglie

Responsabilizzare le persone con disabilità, garantire inclusione e uguaglianza

Sport, Associazioni, Diritti e anche la presentazione delle Linee Guida per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche e Urbanistiche, caratterizzeranno domani, 1° dicembre, i vari eventi organizzati a Gravina in Puglia (Bari), in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre, il tutto incentrato sul messaggio “Responsabilizzare le persone con disabilità e garantire l’inclusione e l’uguaglianza”, ovvero il tema stesso della Giornata Internazionale

Cresce il Serafico, migliorando la qualità di vita delle persone con disabilità

Nella mattinata di domani, 1° dicembre, alla presenza di Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, l’Istituto Serafico di Assisi (Perugia) - nota struttura specializzata nella riabilitazione, nell’educazione e nell’inserimento sociale di bambini, ragazzi e giovani adulti con gravi disabilità fisiche, intellettive e psichiche - inaugurerà la nuova Residenza Vendramini e il Teatro Sergio Goretti, due novità ritenute fondamentali per il percorso riabilitativo dei propri ospiti e per le loro possibilità di vita e di cura

Non svalutare ancora una volta i Centri Territoriali di Supporto

Nel riferire di un apprezzato convegno tenutosi a Roma, dedicato alle pratiche con cui i Dirigenti Scolastici possono dare vita a una corretta ed efficace inclusione, Nicola Striano e Fernanda Fazio, impegnati in un Centro Territoriale di Supporto (CTS) romano, chiedono «che venga riconosciuto il lavoro dei CTS, che se ne attui un potenziamento e che finalmente agli operatori venga concesso il semiesonero». «Sarebbe infatti grave - scrivono - che il Ministero ripetesse l’errore di quelli che lo hanno preceduto, di non valorizzare cioè i CTS, snodi importanti per la governance dell’inclusione»

Avere per venti giorni “Napoli tra le mani”

Frutto di una collaborazione tra mondo accademico, musei, luoghi d’arte e associazioni, la rete “Napoli tra le mani” realizza itinerari di visita, attività didattiche ed eventi musicali, attenti alle esigenze di tutti, ma guardando in particolare alle persone con disabilità fisiche, sensoriali e cognitive e promuovendo in tal modo l’accessibilità alla cultura e al patrimonio storico artistico del territorio partenopeo. Ed è quello che farà anche da domani, 1° dicembre, fino al 21 del mese, con tante iniziative promosse in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità

Una città adattiva, accessibile e inclusiva

Sistematizzare conoscenze e buone pratiche sul tema della progettazione inclusiva, per rilevarne sfaccettature e opportunità, e costruire una rete multidisciplinare affinché tali iniziative non rimangano isolate, ma insieme promuovano un cambiamento dei modi di abitare e progettare gli spazi di esterno della città: punterà a questo l’importante convegno intitolato “Città adattiva, accessibile e inclusiva”, in programma a Pisa per il 3 e 4 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre

3 Dicembre: più fondi per il lavoro e per il “Dopo di Noi”

«Una vita davvero indipendente e autonoma non può realizzarsi senza un’adeguata copertura finanziaria. È necessario investire a lungo termine e aumentare il sostegno economico, per garantire i diritti fondamentali di tutti, contro ogni discriminazione»: lo dichiara Marco Rasconi, presidente della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), in vista della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre. Nello specifico, la richiesta è quella di aumentare i fondi per il cosiddetto “Dopo di Noi” e di favorire l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità

3 Dicembre e dintorni: non arrendersi mai!

“Non arrendersi mai” è un libro autobiografico di Roberto Russo ed è anche il messaggio scelto dalla CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), sia per il tema di un concorso rivolto alle scuole del Piemonte, sia per caratterizzare le manifestazioni che si terranno nei prossimi giorni a Torino, promosse dalla stessa CPD insieme ad altre organizzazioni. Il tutto, naturalmente, in vista della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre, centrata quest’anno sul tema “Rafforzare l’empowerment delle persone con disabilità e garantire inclusione e uguaglianza”

Undici domande chiave sul “Dopo di Noi” rivolte alle Istituzioni

«La Legge sul “Dopo di Noi” semplifica la vita solo a chi mette a disposizione degli immobili? Si tiene conto di percorsi di autonomia già maturati tra persone con disabilità? Chi assicurerà per tutta la vita futura della persona con disabilità la copertura delle spese?»: da queste e altre tracce di quesiti, Casa al Plurale, Coordinamento di Case Famiglia di Roma e del Lazio, ha elaborato undici domande chiave su tale tema, che sono state discusse e dipanate insieme al Comune di Roma e alla Regione Lazio, nel corso di un incontro pubblico organizzato nella Capitale

Disabilità tra rischi di segregazione ed esperienze di inclusione

«Riconoscere il rischio di segregazione delle persone con disabilità nei servizi residenziali è il primo passo per impostare politiche e programmi capaci di valorizzare e rendere sempre più ordinarie le numerose esperienze, già attive, di supporto alla vita indipendente e inclusione sociale»: partirà da questo assunto, ripreso dal recente libro “La segregazione delle persone con disabilità”, il seminario “Vite… residenziali? Disabilità tra rischi di segregazione ed esperienze di inclusione”, che si terrà il 4 dicembre all’Università di Milano Bicocca, a cura di quest’ultima e della LEDHA

L’Arte di Vivere

Il 1° e il 2 dicembre a Milano, ci sarà “L’Arte di Vivere”, esposizione di opere realizzate da persone con disabilità motoria, all’interno dell’Atelier di Arteterapia del Centro Polifunzionale Spazio Vita, che ha sede all’Ospedale Niguarda. La mostra, sostenuta dall’Ordine di Malta e patrocinata dalla Regione Lombardia e dal Municipio 9 di Milano, sarà l’occasione per riscoprire la creatività come strumento per entrare in relazione con se stessi e con il mondo esterno, capace di aprire la mente a nuovi punti di vista e possibilità

Anche in Valle d’Aosta un Centro di Documentazione sulla disabilità

Fa particolarmente piacere dare proprio oggi, 29 novembre, a un anno esatto dalla scomparsa di Paola Cattelino, donna con disabilità impegnata per tanti anni a diffondere una nuova cultura sulla disabilità, che il 3 dicembre ad Aosta, in corrispondenza con la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, verrà inaugurato il Centro di Documentazione Paola Cattelino, che consentirà anche alla Valle d’Aosta di disporre finalmente di un punto di riferimento documentale sul tema della disabilità, proseguendo sulla strada tracciata dalla stessa Cattelino

L’inclusione possibile: buone pratiche per la coesione e l’integrazione

Si terrà il 1° dicembre a Zola Predosa (Bologna) il convegno conclusivo del progetto internazionale “L’inclusione possibile: condivisione di buone pratiche per la coesione e l’integrazione”, iniziativa promossa dall’Unione dei Comuni delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia, con il sostegno della Regione Emilia Romagna, con la quale si è inteso costruire un quadro conoscitivo della realtà dell’inclusione nei territori coinvolti, da cui partire per un confronto basato su dati concreti, in modo tale da sviluppare nuove strategie, per favorire appunto l’integrazione e la coesione territoriale

Connettiamo la solidarietà

Ovvero “Un impegno gratuito di cittadinanza per il cambiamento sociale”, rispettivamente titolo e sottototitolo dell’Assemblea Nazionale del MOVI (Movimento di Volontariato Italiano), in programma a Sassone di Ciampino nei pressi di Roma, dal 30 novembre al 2 dicembre, ulteriore tappa di un cammino intrapreso da tale organizzazione «per costruire una società tutta solidale, per dire no alla chiusura e alla cultura dell’odio e della paura, e per ribadire che la solidarietà è l'unico futuro che vogliamo»

Uno spot a favore dell’assistenza autogestita

«Vivendo in una residenza “per persone disabili” - dichiara Maria Chiara Paolini della rete Liberi di Fare -, viene meno il diritto all’autodeterminazione e alla libertà personale, si è sottoposti ad orari rigidi e limitazioni di ogni tipo, si è sradicati dal proprio territorio, quartiere e cerchia sociale. Per questo di fronte a chi vorrebbe “normalizzare” ciò che noi consideriamo segregazione, abbiamo realizzato uno spot a favore dell’assistenza autogestita, per far vedere come stanno davvero le cose dal punto di vista delle persone con disabilità»

Quanto è vivo il pensiero di Rosanna Benzi!

«Quanti degli attuali leader del movimento italiano della disabilità - scrive Giampiero Griffo - conoscono la vita e il pensiero di Rosanna Benzi? Dalla stanza d’ospedale dove passò immobile gran parte della sua esistenza, Rosanna aveva una chiara e moderna visione dei meccanismi escludenti della società, con una limpida percezione dello stigma che colpisce le persone con disabilità, e a ricordarlo c’è oggi anche il bel libro “La femme-machine. Vita di Rosanna Benzi nel polmone d’acciaio”, pubblicato dalla ricercatrice Lavinia D’Errico»

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