Superando

Una campagna delIa FISH a sostegno della Protezione Civile

Per sostenere l’impegno della Protezione Civile, nell’attuale grave emergenza sociosanitaria, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha lanciato la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi denominata “#FISHIoRestoACasa”, cui tutti possono contribuire. I fondi raccolti verranno destinati alla Protezione Civile, con l’obiettivo di acquisire dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario e strumenti di ventilazione

Un nuovo diabolico ausilio ovvero il tempo di chi è chiuso in casa. Da sempre…

«Pensavate forse - scrive Giorgio Genta - che le difficoltà dei tempi e l’imperativo categorico vigente, declinabile in molte versioni (quella delle persone con disabilità e dei loro caregiver è “noi a casa ci siamo sempre stati”), ci avrebbero dissuasi dall’arricchire il già copioso corredino di gadget, ausili e diavolerie varie di proprietà di mia figlia Silvia? Naturalmente no! Ecco dunque la doccia con piatto a filo pavimento e relativa “sdraietta”, che ne permetterà l’utilizzazione. L’“inaugurazione” è prevista a giorni!»

La Giornata della Disabilità Intellettiva: in emergenza, ma non sotto silenzio

Domani, 28 marzo, sarà la XIII Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e dei Disturbi del Neurosviluppo, evento promosso dall’ANFFAS, che pur cadendo in piena emergenza coronavirus - ciò che comporterà notevoli modifiche, rispetto all’impostazione originaria - non deve passare sotto silenzio. Anzi, è proprio in questo momento, come sottolinea Simonetta Magari, direttore sanitario del Centro di Riabilitazione San Giuseppe-Opera Don Guanella di Roma, «che le persone con disabilità intellettiva risultano tra le più fragili della società e serve un grande lavoro attorno a loro»

Negli Stati Uniti (e non solo) cresce la prevalenza dell’autismo nei bambini

L'ultima indagine prodotta negli Stati Uniti sulla prevalenza dei casi di autismo nei bambini fa registrare una crescita del dato (un bambino su 54, mentre due anni prima era stato uno su 59). «Al di là dell'accesso agevolato ai servizi diagnostici e di una maggiore attenzione degli operatori - commenta Carlo Hanau - sembra effettivamente esserci un reale aumento del fenomeno, negli Stati Uniti e altrove. Appare quindi particolarmente necessario promuovere la ricerca e attuare precocemente gli interventi di pedagogia speciale dimostratisi finora efficaci nel ridurre la gravità del disturbo»

I danni non troppo collaterali di questa emergenza

«Mentre si combatte la battaglia che mira essenzialmente a contrastare l’epidemia e i danni “diretti” del Covid-19, non si possono trascurare tanti altri rischi “indiretti” - scrivono Stefano Cecconi e Rossana Dettori - che non possiamo certo definire come “danni collaterali”, tra cui le preoccupazioni per le persone più fragili e vulnerabili. E contrastare tutti i rischi del coronavirus, diretti e indiretti, deve diventare anche un modo per ricostruire la Sanità Pubblica, e davvero universale, di cui abbiamo bisogno e diritto»

Aiuti straordinari al Terzo Settore, con particolare attenzione al Sud

«Il Terzo Settore continua a rimanere al fianco dei Cittadini e delle Istituzioni, ma per il Terzo Settore stesso l’impatto dell’attuale emergenza è e sarà pesantissimo, cosicché solo con provvedimenti importanti e mirati, alla fine di questa fase potremo contare sulla medesima rete di legami sociali, di prossimità e solidarietà. E a tal proposito chiediamo una particolare attenzione al Sud del Paese, e anche di utilizzare, in maniera straordinaria, le risorse ancora disponibili dei Fondi Strutturali Europei»: lo dichiara Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore

Emergenza e disabilità: servono altri provvedimenti e servono subito

«Nella sua produzione normativa sull’attuale emergenza sociosanitaria, il Governo ha previsto alcune misure di sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie, che ora però vanno affinate e potenziate, prestando soprattutto ulteriore attenzione a situazioni di estrema fragilità e rischio»: lo dichiara Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FISH, in occasione dell’inizio, al Senato, dell’iter di conversione del Decreto Legge “Cura Italia”, rispetto al quale la stessa FISH ha presentato una serie di emendamenti, che chiede al Parlamento e al Governo di fare propri

Tutti i diritti umani devono essere tutelati, senaa discriminazione alcuna!

«La crisi legata al coronavirus non può essere risolta solo con misure di emergenza e di sanità pubblica; anche tutti gli altri diritti umani devono essere affrontati! Tutti, infatti, senza eccezioni, hanno il diritto a interventi salvavita e la scarsità di risorse o l’uso di regimi assicurativi pubblici o privati non deve mai essere una giustificazione per discriminare determinati gruppi di pazienti, a partire dalle persone con disabilità»: lo scrivono in un importante comunicato i più qualificati esperti sui diritti umani delle Nazioni Unite

Così le persone con disabilità possono uscire di casa

Come avevamo già anticipato, l’Ufficio per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità ha fornito un importante chiarimento, rivolto soprattutto alle famiglie di persone con disabilità cognitiva, intellettiva e relazionale, precisando che «se strettamente necessario e se non si può fare diversamente, la persona che per la sua disabilità necessita di svolgere saltuariamente attività all’aria aperta, può uscire, restando nei dintorni di casa, da sola o accompagnata, rispettando naturalmente le regole di distanziamento sociale, per prevenire il contagio del coronavirus»

Almeno un peso tolto alle famiglie con disabilità

Se strettamente necessario e se non è possibile fare diversamente, la persona che per la sua disabilità necessita di svolgere saltuariamente attività all’aria aperta (passeggiate, attività fisica), può uscire, restando nei dintorni di casa, da sola o accompagnata, rispettando le regole di distanziamento sociale per prevenire il contagio del coronavirus: lo ha finalmente chiarito l’Ufficio per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità, come spiegheremo dettagliatamente quanto prima. Qui raccontiamo cos’era successo già qualche giorno fa nel Lazio

La subacquea delle persone con disabilità, che ha tanta voglia di ripartire

«Forti di una storia unica che viene da lontano, in tanti anni abbiamo portato sott’acqua migliaia di persone con disabilità, all’insegna della condivisione e della solidarietà. Ora vediamo il futuro con ottimismo e con tanta voglia di ripartire, dando spazio, per il momento, alla formazione a distanza, per dare sempre maggior possibilità di partecipazione di qualità a chi desidera vivere appieno il mare sopra e sotto, indipendentemente dalla propria disabilità»: a dirlo è Aldo Torti, fondatore e presidente di HSA Italia, l’Associazione Nazionale Attività Subacquee e Natatorie per Disabili

La didattica a distanza va resa possibile per tutti gli alunni con disabilità

«Onorevole Ministro, da molte parti d’Italia le nostre Associazioni aderenti segnalano che, accanto a buone prassi di inclusione nella didattica a distanza attuata dalle scuole, vi sono purtroppo molti alunni con disabilità che ancora non vengono tenuti in debita considerazione»: si apre così la lettera inviata a Lucia Azzolina, ministro dell'Istruzione, dal presidente della Federazione FISH Vincenzo Falabella, che aggiunge: «L’inclusione a distanza è possibile, ma per farla occorre programmare in maniera adeguata e congiunta, con tutti i mezzi e le competenze di cui la nostra scuola dispone»

Il programma “Non siete soli” della Fondazione Paideia di Torino

Supporto psicologico, terapia a distanza, strategie per gestire i momenti di crisi dei bambini, interventi di sostegno economico, consulenza e informazione sui diritti, ma anche videoletture con storie, ricette e attività: consiste in questo il programma “Non siete soli”, promosso dalla Fondazione Paideia di Torino, impegnata dal 1993 a sostenere bambini e famiglie in situazione di difficoltà, che tramite un numero telefonico dedicato, offre alle famiglie la possibilità di condividere le difficoltà, ma anche strumenti utili per poter affrontare l'attuale emergenza nel miglior modo possibile

Un concorso di disegno per tutti i bambini e i ragazzi costretti in casa

Si chiama “Super B e il coronavirus”, è stato promosso da TLC Telecomunicazioni ed è un concorso di disegno a premi (in buoni sconto per giocattoli), voluto allo scopo dichiarato di «alleviare le giornate dei nostri bambini e ragazzi costretti a stare casa, al fine di debellare l’epidemia di Covid-19 in essere nel nostro Paese». Tema dei disegni dovrà essere legato a un “Super Bambino/a”, che con la sua fantasia sconfiggerà il virus. La partecipazione è completamente gratuita e aperta a bambini e ragazzi da zero a 14 anni, fino al 15 aprile prossimo

Anche a distanza siamo di aiuto e sostegno alle persone con disabilità visiva

«Questa necessaria presa di responsabilità - dichiara Edda Calligaris, presidente dell’ANFAMIV di Udine (Associazione Nazionale delle Famiglie dei Minorati Visivi) -, coincidente con la temporanea sospensione di ogni attività che comporti spostamenti degli operatori e contatti diretti, non sia sentita come un congelamento dei rapporti, perché anche a distanza, con una telefonata o un messaggio, si può essere d’aiuto e sostegno e ci si può sentire vicini per non perdere la speranza che tutto torni pian piano alla normalità, oppure, chissà, a una nuova normalità tutta da scoprire»

La voce degli assistenti educativi all’autonomia e alla comunicazione

«Chiediamo alle Istituzioni - scrive Paola Di Michele del Movimento Nazionale Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione - la cancellazione dell’eventualità di un nostro intervento domiciliare, non sussistendo alcuna possibilità di svolgerlo sotto il profilo tecnico, normativo, funzionale e sanitario. Chiediamo inoltre una Direttiva chiara del Ministero dell’Istruzione, per definire le modalità di gestione del nostro lavoro e gestire, laddove possibile, la continuità educativa in accordo con le équipe che effettuano didattica a distanza»

Come chiedere i permessi lavorativi in più

Come avevamo già riferito, la Circolare 3/20 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha messo la parola fine ad ogni dubbio dubbi riguardante i permessi lavorativi derivanti dalla Legge 104/92, stabilendo che essi debbano riguardare anche i lavoratori con disabilità. Subito dopo l’INPS si è uniformato a tale indicazione, con la Circolare 45/20, che all’articolo 6 fornisce le istruzioni operative su tali questione, spiegando come fruire dei permessi in più per i mesi di marzo e aprile (18 giorni totali)

Potenziato il Numero Verde dell’AISM, per chi ha la sclerosi multipla e non solo

«Le richieste al nostro Numero Verde - informano dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) - sono aumentate del 250% e gli operatori, gli assistenti sociali, i neurologi specializzati in sclerosi multipla, gli avvocati e gli altri nostri consulenti, che da sempre rispondono a questo servizio, non bastano più». Proprio per questo, dunque, l’Associazione ha deciso di attivarsi con una vera e propria task-force, perché le richieste delle persone con sclerosi multipla, e più in generale quelle di coloro che soffrono di una patologia, sono destinate ulteriormente ad aumentare

Sarebbe bello uscirne migliori e comprendere di più la disabilità

«Adesso - scrive Zoe Rondini - è indispensabile che si rafforzi immediatamente l’assistenza domiciliare alle famiglie con disabilità. Poi, quando finalmente ne usciremo, sarebbe auspicabile che tutti fossero diventati migliori, con una maggiore immedesimazione nei confronti delle categorie più deboli, rivedendo con occhi diversi le esigenze e i diritti delle persone con disabilità e in generale di chi ha costantemente la necessità di essere aiutato, curato e sostenuto»

Tutelare tutti i cittadini: e quelli con disabilità?

«Tutelare tutti i cittadini - scrive Luisella Bosisio Fazzi - o solo quelli che ce la fanno da soli o ancora quelli che sono socialmente visibili? E le persone con disabilità? Quelle persone che senza le loro Associazioni rappresentative non avrebbero avuto alcuna citazione nei vari Decreti che il Governo ha emanato. Quelle persone che, se non ci fossero le loro famiglie, sarebbero morte di inedia, di mancata assistenza, di mancata cura, di mancata protezione. Sono dura, lo so. Ma è la verità»

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