«Questo nostro documento chiede solo il rispetto di una serie di diritti che hanno già la copertura economica per essere garantiti. Sono azioni necessarie per avvicinarci al concetto di vita normale come tutti. Richiedono una cosa fondamentale: che si parta sempre dalla persona con disabilità che non esprime solo i bisogni, ma anche le passioni, i desideri e il suo diritto di essere rispettata nella sua complessità»: si conclude così il documento presentato dalla Federazione FISH Calabria ai candidati alla Presidenza della propria Regione, in vista delle elezioni del 26 gennaio
«Rifiuto, esclusione, discriminazione: sono le parole più usate - scrivono dall’Associazione L’abilità - per raccontare e commentare la recente notizia di un gruppo di viaggiatori con autismo, e delle loro famiglie, messi alla porta da un hotel del Frusinate. Ma poco abbiamo letto o ascoltato altre due parole secondo noi importanti: formazione e consapevolezza. Perché solo mettendo in pratica questi due concetti si possono evitare situazioni come quella o gli innumerevoli casi di “esclusione” che si verificano quotidianamente in tanti àmbiti di vita dei bambini e delle persone con disabilità»
Una preziosa anteprima del Quadrangolare Internazionale di Pallanuoto di Cuneo, che ha visto impegnate nei giorni scorsi le Nazionali di Italia, Ungheria, Stati Uniti e Grecia, si è avuta nello Stadio del Nuoto della città piemontese, quando gli atleti del Settebello azzurro si sono affiancati a quelli di Special Olympics Italia - il movimento dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale -, che compongono la prima squadra sperimentale di pallanuoto unificata (atleti con e senza disabilità impegnati insieme) e che provenivano da Veneto, Lombardia e Piemonte
«Per “trattare l’autismo” in maniera efficace occorre avere conoscenza del pensiero autistico, delle implicazioni sensoriali, oltreché delle caratteristiche di processazione degli stimoli verbali e visivi»: viene riassunto così, da Giancarlo D’Errico, presidente dell’ANFFAS di Torino, il concetto di base su cui sarà incentrato il corso di formazione “Disturbi dello spettro autistico in età adulta, possibili aree di intervento e strumenti”, che prenderà il via il 29 gennaio a cura della stessa ANFFAS torinese, in collaborazione con l’ANGSA Piemonte e con il Consorzio ANFFAS La Rosa Blu
«Bene quel protocollo - scrive Sandro Paramatti - siglato nei giorni scorsi tra la Regione Lazio, l’INAIL e tante altre organizzazioni, che punta a promuovere l’inclusione lavorativa delle persone con una disabilità conseguente a un infortunio sul lavoro o a una malattia professionale. Esso, però, riguarda solo qualche centinaio di persone. Quanti altri protocolli, invece, si dovrebbero sottoscrivere in tempi brevi per rendere giustizia alle migliaia e migliaia di persone con disabilità che hanno diritto ad essere incluse nel lavoro?»
Malattie complesse come la sclerosi multipla e una serie di malattie rare possono condividere meccanismi patologici comuni. Per questo è necessario immaginare un modello di ricerca che interessi entrambi i settori, ottimizzando gli sforzi all’interno di collaborazioni che coinvolgano sia il mondo accademico e scientifico che quello delle Associazioni di pazienti, in modo tale da accelerare concretamente la ricerca stessa. Se ne occupa un recente interessante studio, pubblicato dalla rivista «Neurological Sciences»
Quella di domani, 11 gennaio, sarà una giornata tutta dedicata alla promozione e alla diffusione del para-ice hockey (noto anche come sledge-hockey o meglio “hockey su slittino”), dapprima a Milano e successivamente a Varese, cercando anche nuovi possibili praticanti per questa bella disciplina paralimpica. Protagonista di entrambi gli eventi sarà l’Armata Brancaleone, la squadra della Polisportiva Dilettantistica per Disabili POLHA di Varese
«Ritengo senz’altro - scrive Salvatore Nocera - che siano ormai maturi i tempi perché la Santa Sede sottoscriva la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Questo importante gesto rafforzerebbe i nuovi orientamenti pastorali emersi nel recente messaggio diffuso dal Papa in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità e in un ancor più recente articolo di “Civiltà Cattolica”, diffondendoli in ambienti ecclesiali e laici a tutto vantaggio di una sempre migliore qualità dell’inclusione sociale delle persone con disabilità»
«Gli elementi che riguardano la disabilità non rappresentano una svolta nelle relative politiche»: lo si legge nell’ampio ed esaustivo approfondimento proposto dal Servizio HandyLex.org, che come accade ormai da tempo, anche all’inizio di quest'anno ha analizzato la Legge di Bilancio per il 2020 e il cosiddetto “Collegato Fiscale”, per comprendere quali siano le disposizioni che possano impattare in modo significativo sulle persone con disabilità e sulle loro famiglie
«Vogliamo continuare a progettare e studiare sistemi e soluzioni abitative degne e definitive per ragazzi e famiglie che via via saranno pronti a vivere senza i genitori, insieme a un gruppo di loro amici e con il sostegno di professionisti esperti nella gestione di gruppi di persone con fragilità»: così l’Associazione romana Ylenia e gli Amici Speciali ha lanciato una raccolta fondi nel web, per sostenere il progetto “31 Casette romane”, ideale prosecuzione e allargamento di “Casetta 31”, iniziativa di autonomia abitativa per persone con disabilità intellettiva, condotta negli ultimi anni
Dopo avere diffuso per ben trentasette anni buona cultura sulla disabilità e sulla diversità in generale, la rivista del Centro Documentazione Handicap di Bologna «HP-Accaparlante» si è trasformata in una nuova sfida, frutto di una collaborazione con Edizioni la meridiana, vale a dire una collana editoriale composta da tanti libri di approfondimento su temi specifici, ma con il filo conduttore dell’accessibilità, declinata nei suoi molteplici aspetti: accessibilità fisica, ma anche alla comunicazione, alla conoscenza, alla cultura, al fare e saper fare, alla relazione con la diversità
«La violenza psicologica - scrivono Silvia Lisena e Chiara Iengo - ha la costante dell’essere subdola e viene spesso ignorata perché non lascia segni visibili in una società che tende ancora a dare credibilità, ascolto e sostegno soltanto in presenza di prove tangibili. Nel caso poi di violenza nei confronti delle donne con disabilità, il discorso diventa ancora più ostico, perché se già le situazioni di violenza fisica faticano ad essere denunciate, quelle di violenza psicologica tendono ad essere taciute in modo ulteriore»
«Chiedo di riconsiderare questa ulteriore penalizzazione degli alunni con disabilità grave che frequentano la scuola, e che in realtà la possono frequentare solo in parte, risultando quasi a pieno carico delle loro famiglie»: lo scrive Davide Soldani, padre di tre figli con disabilità grave, rivolgendosi direttamente al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, alla luce di una recente Delibera prodotta dalla Giunta di tale Regione, che prevede appunto un nuovo taglio della cosiddetta “Misura B1”, a danno di alunni con disabilità grave che frequentano la scuola
Sono in programma nei prossimi giorni (a Reggio Calabria il 10 gennaio; a Vicenza e a Bassano del Grappa il 13 gennaio) alcune presentazioni, alla presenza dell’Autore, del libro “Con gli occhi di Sara. Un padre, una figlia e l’autismo”, recentemente pubblicato da Davide Faraone, senatore e padre di una giovane con autismo. Si tratta, come è stato scritto, di «una narrazione intima e di un’occasione unica per guardare con consapevolezza un futuro tutto da costruire»
Attingendo ai ricordi personali dei racconti di guerra ascoltati nell’infanzia, da parte dei reduci dalle guerre mondiali, e pensando alla lunga esperienza di lavoro in àmbito di collocamento delle persone con disabilità, Marino Bottà sottolinea che in quindici anni di attività in un Ufficio di Collocamento Disabili si è dovuto occupare solo di tre persone con riconoscimento di invalidità di guerra. E conclude: «Auguriamoci che sia sempre così»
Vengono in generale ritenute positive le modifiche recentemente apportate agli esami di maturità, ma ci sono anche alcune richieste delle Associazioni di persone con disabilità - riguardanti in particolare le prove INVALSI e gli strumenti compensativi per i BES (Bisogni Educativi Speciali) - che non sono state prese in considerazione. Ci si augura quindi che ulteriori cambiamenti possano essere introdotti con l’annuale Ordinanza Ministeriale sugli esami che verrà prossimamente emanata
«Questo è un risultato importante, che mostra l’intento della Regione Lazio di ampliare il coinvolgimento partecipativo delle organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità nelle tematiche che le riguardano»: così Daniele Stavolo, presidente della FISH Lazio, si sofferma sul Protocollo siglato tra la Regione Lazio, l’INAIL e numerose altre organizzazioni del mondo del lavoro e del Terzo Settore, che avrà l’obiettivo di promuovere l’inclusione lavorativa e il reinserimento delle persone con una disabilità conseguente ad un infortunio sul lavoro o ad una malattia professionale
«Quasi ogni giorno - scrive Maria Pia Amico - i media propongono servizi sulle più svariate imprese compiute da persone con ridotte capacità fisiche, sensoriali o intellettive, enfatizzando molte volte queste loro azioni. Ciò che non farebbero se si parlasse di gente “normale”. Ma perché fare distinzioni del genere? Il talento è unico, universale, non importa se chi ce l’ha sia una persona con o senza disabilità»
«Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione contengono al giorno d’oggi un potenziale enorme di inclusione sociale e promozione dell’autonomia non solo per persone con bisogni speciali, ma per tutti. Al contempo, tuttavia, è fondamentale offrire agli utenti una valutazione super partes in merito agli ausili più indicati in una specifica situazione»: così Enzo Dellantonio, presidente della Cooperativa Sociale independent L di Merano, ha aperto i lavori dell’interessante convegno “Tecnologie assistive, salute e autonomia”, svoltosi in dicembre a Bolzano
Una raccolta fondi nel web è stata lanciata dall’UICI di Modena (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), allo scopo di realizzare un ambulatorio oculistico, che consentirà di seguire, a tariffe agevolate, chi si affaccia alla disabilità visiva dal momento della diagnosi della patologia, passando dal riconoscimento sanitario, fino alla gestione di essa nella vita quotidiana della persona