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«Ora più che mai - sottolineano dall’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo - verso la “fase 2” dell’emergenza coronavirus, diventa inaccettabile che le persone con disabilità debbano attendere per moltissimo tempo autobus accessibili, subire pedane non funzionanti, indisponibilità degli autisti, cinture di sicurezza rotte, campanelli non funzionanti, barriere sensoriali e percettive. E tuttavia, annunciando una “rivoluzione” dei trasporti, né TUA Abruzzo (Società Unica Abruzzese di Trasporto), né la Regione hanno speso una sola parola sulla mobilità delle persone con disabilità»
Com’è possibile che finora la Regione Marche si sia limitata ad “osservare”?
«Ad oggi la Regione Marche non ha emanato alcun atto di indirizzo riguardante il sostegno alle persone non autosufficienti (disabili e anziani) che vivono a domicilio, persone per le quali alcuni servizi sono stati chiusi (Centri diurni) e altri in molti casi sono stati ridotti e/o sospesi (interventi domiciliari)»: lo denuncia il Gruppo Solidarietà, che chiede dunque alla propria Regione, «senza ulteriore dilazione, di assumere con determinazione il suo ruolo di indirizzo, programmazione, verifica e controllo, tutte competenze e responsabilità che rientrano tra gli obblighi istituzionali»
Vivere il territorio, per contrastare l’istituzionalizzazione della disabilità
«Ciò che stiamo vedendo - scrivono dal GRIDS, Laboratorio di Ricerca Disability Studies e Inclusione Scolastica e Sociale dell’Università Roma 3 - ovvero le difficoltà, le incertezze, l’abbandono delle persone fragili, anziani e disabili nell’affrontare il coronavirus, conferma la crisi delle prospettive politiche e del sociale già presenti negli anni precedenti. Bisogna dunque innanzitutto pensare a un servizio per le persone con disabilità come territorio e come parte di esso, contrastando l’istituzionalizzazione, un fenomeno che riguarda tante persone con disabilità, anche giovani»
Rinascere più umani, tutti insieme
«Ora - scrive Carla Volpe - l’obiettivo dev’essere quello di rinascere dalle “macerie” del Covid-19, tutti, anche i soggetti più deboli, che devono avere il loro posto nella vita della comunità e concorrere al benessere dell’umanità, quando sarà pronto un piano organizzativo chiaro, a tutela della salute pubblica, e con una chiara visione d’insieme. Il motto dev’essere “fatichiamo tutti di più”, ovvero accettiamo di fare un passo indietro nelle nostre abitudini, e con l’essenziale rinasceremo più umani, tutti insieme»
Ma i lavoratori con disabilità devono ancora aspettare…
«Ai lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità o in condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti da patologie oncologiche, viene riconosciuto sino a fine aprile lo status di ricovero ospedaliero sulle assenze effettuate»: lo aveva stabilito un articolo del Decreto Legge “Cura Italia”, rimasto però di fatto inapplicato, a causa delle ambiguità presenti nel testo. Ora il “Cura Italia” è divenuto legge, dopo un emendamento che ha complicato ulteriormente le cose. I lavoratori con disabilità aspettano le istruzioni applicative...
L’emergenza e i bambini e adolescenti con problematiche neuropsichiatriche
È l’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa) il riferimento per l’Italia di un’ampia indagine a livello europeo, che coinvolgerà centinaia di famiglie, per valutare l’impatto che l’emergenza coronavirus ha avuto sui bambini e sugli adolescenti con problematiche neuropsichiatriche, sia sul piano psicologico che sulla possibilità di proseguire almeno in parte le cure. Lo studio non ha limitazioni geografiche ed è aperto a tutte le famiglie italiane con bambini e ragazzi con disturbi neuropsichiatrici, il cui contributo potrà essere realmente importante
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25/04/2020
Pensare agli “ultimi” significa anche pensare a chi si dedica agli “ultimi”
«Bene l’ampia adesione alla nostra campagna “#Nonfermateci” - dichiara Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del Terzo Settore -, ma ora chiediamo che i Parlamentari i quali hanno aderito alla campagna e tutti quelli che in questi anni hanno dimostrato di avere a cuore i temi del sociale si mobilitino per costituire un intergruppo che alimenti un dibattito informato e consapevole, indispensabile per avere concrete ed efficaci misure di sostegno al Terzo Settore in questa emergenza. Perché pensare agli “ultimi” significa pensare anche a coloro che agli “ultimi” si dedicano quotidianamente»
Relazione al Parlamento scostamento di bilancio, 24 aprile 2020
Relazione al Parlamento scostamento di bilancio, 24 aprile 2020
La mia “proposta indecente” per valutare gli alunni con disabilità cognitiva
«Se dunque riforma delle norme sulla valutazione degli studenti con disabilità dev’esserci - scrive Anna Rita Casolini di Sersale, inserendosi a propria volta nel dibattito da noi avviato su questo tema - riforma ci sia e questa è la mia “proposta indecente, basata sull’esperienza personale di chi ha dovuto combattere per otto anni, sin dalle medie, per far sì che il proprio figlio con disabilità cognitiva potesse coronare il sogno di un “diploma vero”»
Ora più che mai le persone con sindrome di Down devono partecipare attivamente
«È passato un mese dalla Giornata sulla Sindrome di Down e il mondo non è proprio il posto che ci aspettavamo che fosse. Eppure il messaggio chiave di quell’evento, “We decide” (“Decidiamo noi!”), è forse più importante che mai, perché è essenziale che le persone con disabilità abbiano il potere di partecipare efficacemente e significativamente nel rispondere all’emergenza globale»: è questo il messaggio diffuso dall’organizzazione Down Syndrome International, un mese dopo la Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down
Buoni servizi e informazioni per le persone sorde, a cura del Comune di Sassari
Innanzitutto l’attivazione, presso la Centrale Operativa del 118 di Sassari, di una SIM con il telefono da destinare alle comunicazioni con gli utenti sordi o con difficoltà di comunicazione del territorio, ma anche una serie di video sulla propria pagina Facebook, contenenti tra l’altro alcuni semplici accorgimenti per comunicare con una persona sorda: sono le iniziative promosse in queste settimane dalla Commissione Disabili del Comune di Sassari
Persone con disabilità: dal modello assistenziale al modello dei diritti
«Come si potrà arrivare compiutamente a un superamento del modello assistenziale, nella direzione di un modello dei diritti, che faccia discendere le risposte pratiche e operative dalla realtà dei bisogni e dei desideri della persona con disabilità?»: a questo tema cruciale è dedicata ampia parte di “Persone con disabilità. Politiche, sostegni, interventi, servizi”, nuovo libro pubblicato dall’organizzazione marchigiana Gruppo Solidarietà. Numerosi e tutti autorevoli coloro che firmano i vari contributi del volume, nel quale si approfondisce anche il tema dell’inclusione scolastica
Un po’ di chiarezza nella miriade di informazioni su coronavirus e disabilità
Appare quanto mai utile, in un periodo come questo, contraddistinto da una gran mole di informazioni, il servizio reso disponibile dall’organizzazione CBM Italia, consistente in un archivio ragionato di documenti e risorse sul tema “Coronavirus e disabilità”, prodotti a livello nazionale, ma anche e soprattutto in àmbito internazionale, che puntano sia al “mainstreaming” della disabilità - l’inserimento di quest’ultima in tutte le politiche e la legislazione che incidono sulla vita delle persone - sia al coinvolgimento attivo delle stesse persone con disabilità per la tutela dei loro diritti
Programmare insieme un ritorno graduale alla normalità per i centri diurni
«Ormai da più di quaranta giorni - scrive Vincenzo Bozza, presidente dell’UTIM di Torino (Unione per la Tutela delle Persone con Disabilità Intellettiva) - sono chiusi i centri diurni frequentati dalle persone con disabilità intellettive in situazione di gravità, disposizione che ha messo in difficoltà più o meno grande le famiglie, sobbarcatesi la cura e l’accudimento dei congiunti con disabilità in totale solitudine. È ora il momento che ci si attivi, per programmare insieme a tutte le parti interessate, tenuta nel debito conto ogni precauzione del caso, un ritorno graduale alla normalità»
L’allarme lanciato dal Terzo Settore (per la Toscana e non solo)
«Il volontariato toscano rischia dover interrompere la propria attività, fino ad oggi fondamentale nella gestione dell’emergenza. Incomprensibilmente, infatti, nel cosiddetto “Decreto Liquidità” approvato dal Governo si nega l’estensione al volontariato e alla promozione sociale dell’accesso al Fondo Nazionale di Garanzia, una misura di cui i nostri enti non possono fare a meno per continuare ad assistere le fasce più deboli e vulnerabili del territorio»: è centrato sulla Toscana, ma non riguarda certo solo questa Regione, l’allarme lanciato dal Cesvot e dal Forum del Terzo Settore Toscana
Legge 27 del 24 aprile 2020 – Conversione DL 18 del 17 marzo 2020 Cura Italia
Legge 27 del 24 aprile 2020 – Conversione DL 18 del 17 marzo 2020 Cura Italia
Decreto ministeriale 38 del 24 aprile 2020 - Differimento termini prima sessione anno 2020 esami di stato professioni regolamentate e non regolamentate
Decreto ministeriale 38 del 24 aprile 2020 - Differimento termini prima sessione anno 2020 esami di stato professioni regolamentate e non regolamentate
Il tuo sito è accessibile alle persone con disabilità?
Dando ulteriore continuità a una serie di incontri già avviati da alcuni mesi, Progetto Yeah! - ramo aziendale della Cooperativa Sociale Quid, specializzato nella fornitura di servizi per l’accessibilità e l’inclusione - proporrà per il pomeriggio del 29 aprile, in diretta streaming, un nuovo seminario online gratuito (“webinar”) sul tema “Il tuo sito web è accessibile alle persone con disabilità?”
Le variabili del genere e della disabilità nell’emergenza coronavirus
Qualche giorno fa Women Enabled International (WE), organizzazione di donne con disabilità statunitense, ha pubblicato una Dichiarazione sui diritti relativi all’intersezione del genere e della disabilità durante l’emergenza ingenerata dalla diffusione del coronavirus. Ciò che caratterizza tale documento rispetto ad altri incentrati su questioni analoghe, è un’impostazione che intende il genere nella sua accezione estesa, guardando cioè non solo alle donne e alle ragazze con disabilità, ma anche alle persone con disabilità di “genere non-binario” e di “genere non conforme”
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