Divertimento, cultura, emozioni, altruismo, sport e spettacolo: sono le parole chiave di “Tuttavia... che spettacolo!”, manifestazione che dal 31 agosto al 3 settembre animerà per la terza volta la Repubblica di San Marino, con un programma ricco di sorprese, alla presenza di realtà aziendali e non che si occupano di sociale e di disabilità, e con l’arrivo all’ombra del Titano di tanti ospiti e testimonial di assoluto rilievo
Sugli articoli pubblicati recentemente dalla giornalista Concita De Gregorio e sulle parole “sbagliate” in essi contenute, diamo oggi spazio innanzitutto alla nota diffusa dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, ove si legge tra l'altro che quelle parole «sono lo specchio di una cultura discriminatoria e anti-inclusiva». Successivamente pubblichiamo la lettera inviata direttamente alla giornalista dalla Federazione LEDHA, secondo la quale «in questo caso le scuse non bastano, ci vuole una conversione»
«Il concetto di inclusione - scrive Martina Gottardo - è importantissimo per costruire relazioni interpersonali valide e trasparenti e diventa ancora più importante se consideriamo che è avvalorato anche da dimostrazioni matematiche. Nella teoria non è molto difficile da capire, ma metterlo in pratica sembra essere difficoltoso per molte persone. Soprattutto per gli insegnanti dovrebbe essere un fare e un sentire che non si può evitare, perché per insegnarlo ai ragazzi bisogna averlo appreso prima dentro di noi, averlo capito fino in fondo, viverlo»
«La giornalista Concita De Gregorio - scrive Antonio Giuseppe Malafarina - ha combinato un grosso guaio linguistico, con tanto di scuse di tenore medesimo. Non si può sapere tutto di tutto, ma c’è una cosa che non andrebbe mai fatta: trattare un argomento improvvisando e invece sulla disabilità molti improvvisano e lo fanno perché non conoscono. Anzi, sono certi di conoscere animati dalla cultura con cui si sono formati. Che, se non ti aggiorni, è quella dei “portatori di handicap”, dei “mongoloidi” e aberrazioni analoghe»
Tra le preoccupazioni legate alla rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) vi è anche quella relativa alla circostanza che una serie di interventi, in buona parte localizzati nelle città, venendo esclusi dal PNRR stesso, non siano più vincolati al rispetto dei criteri di accessibilità che l’accesso ai fondi del Piano richiede. L’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) raccoglie in tal senso la segnalazione di questo rischio da Giampiero Griffo, coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità
Nel corso di due diverse audizioni alla fine di luglio, rispettivamente al Senato e alla Camera, la Federazione FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha presentato altrettante Memorie sui temi della scuola (nello specifico sull’introduzione del profilo professionale dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione nei ruoli del personale scolastico) e del turismo accessibile e inclusivo
Il 1° agosto scorso Franco Bomprezzi, che di «Superando.it» è stato direttore responsabile fino alla sua scomparsa nel 2014, avrebbe festeggiato il proprio 71° compleanno. Per noi che l’abbiamo amato, apprezzato e che abbiamo avuto la fortuna di esserne amici, oltre ad averlo come punto di riferimento professionale, è un piacere dare spazio al ricordo inviatoci da Simonetta Morelli, presidente dell’Associazione Premio Franco Bomprezzi, scritto dal “fratello” e collega giornalista Gerardo Bombonato
Costruire già da oggi percorsi di integrazione e inclusione in vista della prossima estate che garantiscano a ogni bambino e ragazzo con disabilità il diritto a frequentare fin dal primo giorno e in condizioni di parità con i propri coetanei il centro estivo, senza che le responsabilità ricadano sulle famiglie, senza riduzione di orari né tariffe più onerose: è la proposta lanciata dalla Federazione lombarda LEDHA, da Spazio Blu Autismo Varese e da Uniti per l’autismo Lombardia, di fronte all’aumento di bambini e ragazzi con disabilità esclusi dai centri estivi rispetto agli anni scorsi
Da domani, 21 luglio, la redazione di «Superando.it» si prende alcune settimane di pausa. Riprenderemo le pubblicazioni con regolarità dal 17 agosto, ma nel frattempo, naturalmente, lasciamo a disposizione dei Lettori e delle Lettrici i nostri ampi archivi, sempre divisi per settore (Diritti - Autonomia - Salute - Lavoro - Studio - Sport e Turismo - Società)
Sta per tornare a Torino dopo sei anni di stop e con l’obiettivo di riavviare il percorso di eccellenza che ne ha caratterizzato ben quattordici edizioni, uno dei più prestigiosi appuntamenti del panorama paralimpico nazionale e internazionale, il “Trofeo della Mole” di tennis in carrozzina, che nella sua nuova veste si chiamerà “Trofeo della Mole 2.0” e sarà organizzato dalla Società Sportiva Dilettantistica Volare. Dedicata alla memoria di Mariella Echampe, la manifestazione si svolgerà dal 27 al 30 luglio, nella tradizionale sede del Circolo della Stampa Sporting
Nel 2019 il percorso fu da Vienna a Budapest, nel 2020 tra Linz e Vienna, nel 2021 tra Passau e Durnstein e infine, lo scorso anno, la “Grande Discesa”, ossia 600 chilometri da Passau a Budapest: è la già ricca “storia” della “Discesa a remi del Danubio”, che sta ora per aggiungere un altro tassello all’“avventura”, replicando il percorso lungo di 600 chilometri dal 21 luglio al 2 agosto. Il tutto sempre a cura del Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma e con il sostegno della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale
"Clubbing", che tradotto in italiano suona più o meno come “andare a ballare in discoteca”: è questa la parola chiave dell’intelligente e vivace progetto denominato "UNìSONO-Rave 4 All", voluto da un gruppo di giovani dell’Associazione milanese Walter Vinci, che si occupa di sostegno alle fragilità, in particolare attraverso la musica, con l’obiettivo di realizzare eventi di clubbing inclusivi nel capoluogo lombardo, strutturati in modo tale da consentire la partecipazione di giovani con la sindrome di Down o con altre disabilità intellettive. E le prime serate sono state un grande successo
Manifestazione seguita sin dagli inizi anche da «Superando.it», il Festival della Cooperazione Internazionale, promosso dalla RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo), in collaborazione con l’Associazione La coda di Ulisse, vivrà la propria settima edizione dal 18 al 22 ottobre prossimi, con iniziative in alcuni Comuni della Puglia e anche, per la prima volta, con alcuni eventi collaterali al di fuori della Puglia. A presentare l’evento, centrato sulle parole “Mare omnium”, è il coordinatore Francesco Colizzi
Nell’àmbito della rassegna “E-state insieme 2023”, promossa dal Municipio II di Roma, l’Associazione Ars in Urbe, in collaborazione con il Comitato di Quartiere San Lorenzo, propone tre rappresentazioni teatrali, l’ultima delle quali, il 27 luglio, sarà “Come dentro un Film”, scritta e diretta da Veronica Liberale e interpretata da Romina Bufano ed Elena Tomei, giovane donna, quest’ultima, con disturbo dello spettro autistico. «Un viaggio nel sociale - è stato scritto - e soprattutto nell’anima di quelle persone che vanno avanti e proseguono la loro vita tra stenti, sofferenze e sogni»
Vacanze, viaggi e sport: non ci sono attività preliminarmente precluse alle persone con epilessia, purché portino con sé i propri farmaci e la loro prescrizione. È poi importante rispettare i ritmi sonno-veglia e valutare gli orari di assunzione della terapia, tenendo conto anche di un eventuale fuso orario diverso. Sì, infine, allo sport, ad eccezione di attività estreme o potenzialmente pericolose: sono solo alcune delle indicazioni contenute nei dieci punti di cui si compone il “Vademecum per affrontare vacanze in sicurezza”, realizzato dalla LICE (Lega Italiana Contro l’Epilessia)
Anche la Federazione LEDHA è divenuta membro effettivo del Comitato per la gestione del Fondo regionale lombardo per l’occupazione delle persone con disabilità, assieme alla Federazione FAND, e in una riunione dei giorni scorsi, come informa Alessandro Manfredi, presidente della stessa LEDHA, «abbiamo chiesto alla Regione un ulteriore approfondimento sui dati prodotti in tema di lavoro delle persone con disabilità, per valutare l’efficacia delle politiche regionali fino a qui sviluppate in questo settore»
Formazione multimediale, orientamento, laboratori pratici, formazione generale in materia di sicurezza dei lavoratori: sono alcune delle attività condotte tramite il progetto “formA”, ideato dalla Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone, che a dispetto del nome si occupa ormai da molto tempo anche di adulti, e sostenuto dalla Fondazione Friuli nell’àmbito del Bando Welfare. Il tutto con il principale obiettivo di incrementare il bagaglio di conoscenze e competenze nelle persone con neurodiversità, utili e spendibili anche nel mondo del lavoro
Nell’àmbito del progetto dell’AIPD Nazionale (Associazione Italiana Persone Down) denominato “Chi trova un lavoro trova un tesoro”, voluta per accompagnare numerosi giovani con sindrome di Down verso il lavoro, tramite la costruzione di condizioni e competenze, erano stati prodotti due quaderni informativi, intitolati “L’inserimento lavorativo delle persone con sindrome di Down”, uno dei quali rivolto alle famiglie e uno alle aziende. Ne è ora disponibile online una nuova edizione aggiornata
Nei giorni scorsi, con l’impiego della PMA (Procreazione Medicalmente Assistita), una trentaduenne interessata dalla sindrome di Alström, malattia molto rara. multisistemica, è potuta diventare madre. È accaduto all’Ospedale Sant’Anna di Torino, primo caso al mondo del genere, e se invece di scoraggiare il desiderio di maternità di questa donna con una situazione di salute oggettivamente complessa, tutte le professionalità sanitarie si sono attivate per permetterle di realizzarlo, forse si può realmente parlare di una sorta di “miracolo”
«Ho letto in “Superando.it” - scrive Salvatore Nocera - l’articolo “Perché penso a un Profilo Esistenziale di Vita” di Maurizio Zerilli il quale propone che genitori, fratelli/sorelle, coniuge o compagno di persona con disabilità possano prevedere per quest’ultima un progetto di “Dopo di Noi” di sicura efficacia e rispondente pienamente ai suoi bisogni, desideri e aspirazioni. Condivido certamente questo progetto, anche alla luce delle “distorsioni” della Legge sull’amministrazione di sostegno e dell’insoddisfacente attuazione della Legge sul “Dopo di Noi”»