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Noi, persone con disabilità, ancor più invisibili del solito

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«Combattiamo così - scrive Antonio Giuseppe Malafarina -, senza neppure un interlocutore da prendere di mira. E noi, persone con disabilità gravissima, viviamo in un’incertezza da "battaglione dimenticato dai generali". I discorsi dei Ministri non ci toccano. Nessuno parla di noi. Siamo più invisibili del solito. Ci farebbe piacere sentire una parola di conforto. Come quando le linee in rotta sentono la voce del condottiero e si rianimano. Verrebbe voglia di issare bandiera bianca, ma non abbiamo un nemico cui arrenderci. E arrenderci sarebbe la morte e noi non vogliamo morire»

Le particolari problematiche legate ai disturbi dello spettro autistico

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«Chiediamo se sia possibile portare in giro i nostri ragazzi/ragazze anche in un Comune limitrofo, rispettando naturalmente ogni precauzione e con l’autocertificazione che attesta l’esigenza di far svagare i nostri figli, per prevenire problematiche comportamentali derivanti dall’autismo»: in modo analogo a quanto già fatto in Lombardia dal Comitato Uniti per l’Autismo, si rivolgono così, alle Istituzioni della propria Regione, le Associazioni toscane Tarta Blu e Autismo Pisa-Valdera-Valdicecina. Dal canto suo, la Regione Campania ha già provveduto a disciplinare la questione

Ancora una volta “disattenzione” nei confronti dei caregiver familiari

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«Ancora una volta - scrivono dal CONFAD (Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità) - non troviamo, nelle misure straordinarie adottate per affrontare l’attuale emergenza, risposte adeguate e proporzionate atte a far fronte alle gravi necessità vitali familiari. Bisogna infatti tenere presente che la chiusura straordinaria dei centri diurni e delle scuole ha fatto sì che tutto il carico assistenziale si sia riversato interamente su famiglie a favore delle quali non è stato preso alcun provvedimento più specifico»

Un punto di equilibrio tra salute pubblica e tutela delle persone con disabilità

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«Diventa indispensabile ed essenziale - scrive la Federazione lombarda LEDHA dalla Regione maggiormente colpita dall'emergenza legata la coronavirus - trovare un punto di equilibrio: contemperare cioè l’esigenza pubblica di contenimento del virus e la tutela della salute fisica e mentale delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Infatti, l’assistenza e la cura delle persone con disabilità non sono attività che si possano sospendere, in attesa di tempi migliori. Ne va della vita e della dignità di migliaia di persone e del grado di civiltà della nostra società»

Puglia: noi restiamo a casa (ma dovete renderlo possibile!)

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«Chiediamo alla Regione Puglia di mettere in campo le risorse utili a garantire l’assistenza necessaria per i cittadini con disabilità e le loro famiglie, con priorità dei gravissimi e dei gravi, attivando l’adeguata organizzazione rivolta a non far mancare servizi essenziali e a preservare l’incolumità dei soggetti più fragili e dei loro caregiver»: lo scrivono ai rappresentanti istituzionali della propria Regione le componenti pugliesi di ANFFAS, ENIL, FISH e la Rete A.Ma.Re, che concludono così: «Faremo responsabilmente le nostra parte e resteremo a casa, ma dovete renderlo possibile!»

Un’Italia in “condizione di disabilità”

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«A causa del coronavirus - scrive Daniele Regolo - tutti versano in uno stato di “temporanea disabilità”, dovendo all’improvviso ridefinire le priorità, cambiare le abitudini, vincere resistenze psicologiche e uscire dalla zona di comfort. A me sembra che tutto questo, in una parola, si possa definire “resilienza”, ed è ciò per cui le persone con disabilità sono spesso chiamate in causa. Ma questa condizione può fornire a tutti l’occasione di capire più a fondo com’è la vita delle persone con disabilità, che ogni giorno devono sopravvivere per riuscire a vivere»

Disabilità ed emergenza: provvedimenti indispensabili, per evitare la deriva

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«Dalla nostra Costituzione - scrivono da ENIL Italia (European Network on Independent Living) - a tutte le Convenzioni Internazionali e Concordati vari, si comprende come l’assistenza alle persone con disabilità sia un obbligo prioritario dello Stato e non della famiglia che rientra anch’essa tra le condizioni svantaggiate. Parimenti appare evidente che in questo periodo, per garantire la sopravvivenza di una persona con disabilità, si debba aumentare la normale assistenza e non certo diminuirla. Per tutto questo proponiamo una serie di emendamenti al Decreto cosiddetto “Cura Italia”»

Sempre e comunque il protagonismo delle persone con sindrome di Down

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Nonostante la grave emergenza sanitaria in corso, l’AIPD (Associazione Italiana Persone con Down) non rinuncia a celebrare la Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down del 21 marzo, rilanciando il messaggio chiave “Diritto ai diritti”, centrato sul protagonismo possibile delle persone con sindrome di Down in ogni questione che riguarda la loro vita. E nel frattempo prosegue con successo la campagna social “#ilsolerisorgesempre”, promossa proprio per non lasciare nessuno solo durante l’emergenza, un’iniziativa alla quale in tanti hanno già aderito

Ancora niente LIS per le comunicazioni istituzionali!

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«La Pubblica Amministrazione ha il dovere di tradurre anche in LIS (Lingua dei Segni Italiana) informazioni di rilevanza fondamentale, come i comunicati diffusi in questi giorni dalle Istituzioni, ai sensi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e non solo per salvaguardare la salute delle persone sorde che si avvalgono della LIS, ma anche per contenere la stessa pandemia da coronavirus»: lo dichiara Francesca Malaspina, presidente dell’ANIOS (Associazione Interpreti di Lingua dei Segni Italiana), unendosi alla denuncia in tal senso già espressa da altre organizzazioni

Un “piccolo” riconoscimento alle famiglie con disabilità?

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«Non sarebbe male - scrive Giorgio Genta - se alle famiglie con disabilità venisse riconosciuto, almeno in questa circostanza, un merito importante: avere curato amorevolmente e a casa i familiari con le più gravi disabilità e continuare a farlo. No, non vogliamo una medaglietta di latta! Noi famiglie con disabilità chiediamo “solo”, una volta passata la tempesta virale, servizi dedicati più sburocraticizzati, più umani, più utili. E magari, già che ci siamo, qualche soldo in più!»

Un piano di emergenza per le persone e le famiglie con disabilità intellettive

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«Pur nella consapevolezza dell’importanza delle misure contenitive, chiediamo che le persone con autismo possano uscire per passeggiate in luoghi non frequentati anche raggiungibili con l’automobile e chiediamo alle Regioni che nelle loro Unità di Crisi elaborino un piano di emergenza per le persone con disabilità intellettiva e le loro famiglie»: lo scrivono dal Comitato Uniti per l’Autismo, che riunisce numerose organizzazioni della Lombardia impegnate in questo àmbito, prendendo spunto dalla vicenda vissuta dalla madre di un ragazzo con disturbo dello spettro autistico

Una Festa del Papà dedicata a tutti i genitori che affrontano l’emergenza

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Oltre a dedicare la Festa del Papà di oggi, 19 marzo, «a tutti i genitori che stanno affrontando l’emergenza coronavirus con grande responsabilità», l’UNICEF Italia mette a disposizione delle famiglie una serie di strumenti per parlare con i propri bambini e svolgere insieme attività creative. Si tratta di un messaggio e di iniziative particolarmente meritorie, ricordando anche, come facciamo costantemente, che i bambini e le bambine con disabilità, insieme alle loro famiglie, sono sempre “i più vulnerabili tra i vulnerabili”

Decreto Legge “Cura Italia”: una precisazione sui permessi lavorativi

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Diamo spazio a una precisazione su quell’articolo del Decreto Legge “Cura Italia” che ha esteso i permessi lavorativi previsti dalla Legge 104 di ulteriori 12 giorni, usufruibili di qui alla fine di aprile in aggiunta ai permessi giornalieri od orari già previsti dalla stessa Legge 104. Secondo un’errata interpretazione, infatti, quell’agevolazione riguarderebbe solo il personale sanitario, mentre è vero esattamente il contrario: la concessione dei permessi supplementari, infatti, è per tutti i lavoratori, escluso il personale sanitario su cui vanno operate di volta in volta delle verifiche

Dobbiamo godere degli stessi diritti degli altri cittadini!

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Il Comitato di Bioetica della Repubblica di San Marino ha prodotto un importante documento, centrato sull’attuale emergenza sanitaria, che si occupa del trattamento medico nei confronti di pazienti di ogni età o con gravi disabilità. Esso stabilisce che l’unico criterio di cui tenere conto «non sia quello dell’età o della condizione di disabilità, ma quello delle condizioni cliniche di ogni persona». «Un documento - scrive Giampiero Griffo - che ribadisce con forza un concetto: noi persone con disabilità siamo cittadini come gli altri, che devono godere degli stessi diritti degli altri!»

Il Terzo Settore non si ferma

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«Non ci fermiamo - aggiunge Fiaschi - e continueremo ad andare avanti, anche se molte nostre realtà sono state messe in ginocchio da questa crisi sanitaria e sociale: Circoli e Associazioni chiusi, attività rallentate, operatori e lavoratori che non possono proseguire con le loro iniziative. E siamo preoccupati anche per l’impegnativa ricostruzione che ci attenderà dopo l’emergenza»: a dirlo è Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, che commenta con favore le misure approvate a sostegno delle organizzazioni di Terzo Settore nel Decreto cosiddetto “Cura Italia”

La didattica a distanza per le scuole medie inferiori

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Dopo l’avvio, nei giorni scorsi, da parte del Centro Studi Erickson, di “Dida-LABS”, ambiente online gratuito per il supporto di attività didattiche delle scuole elementari, da svolgere a distanza, ora sempre Erickson ha lanciato un’analoga iniziativa rivolta alle scuole medie inferiori, per rispondere anche qui alle necessità di individualizzazione e personalizzazione per ogni studente, sempre con un’attenzione particolare agli alunni con BES (bisogni educativi speciali), DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) e ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività)

Informazioni sull’emergenza coronavirus accessibili alle persone con afasia

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Per le persone con afasia, che hanno difficoltà a leggere e a seguire le comunicazioni televisive, Cerchi di cura, rete di professionisti impegnata in àmbito di disabilità neurologica acquisita, che si occupa di persone adulte con esiti neurologici da ictus/trauma cranico o altre patologie neurodegenerative, ha prodotto un documento in formato accessibile che fornisce informazioni sul coronavirus

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