È in programma per il 17 settembre a Napoli il secondo convegno del ciclo “Perkorsi - Le strade del Parkinson”, serie di incontri promossi dalla Confederazione Parkinson Italia, sorta di “tour nazionale” che attraverserà via via tutta la Penisola, voluto per fare emergere da una parte l’esperienza dei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, dei caregiver e delle associazioni di volontariato, dall’altra le “buone pratiche” nella gestione della terapia e della vita quotidiana, in un confronto aperto con medici, paramedici e rappresentanti delle Istituzioni socio-assistenziali
...vennero suonati! Finisce così il noto detto, che ben si applica alla vicenda di quell’albergo di Rimini che continua a rifiutare l’ingresso ai cani guida delle persone con disabilità visiva, in totale noncuranza della Legge. Di fronte infatti al sit-in di un gruppo di persone dell’Associazione Blindsight Project, con i loro cani guida, l’amministratore unico della struttura decide di chiamare i Carabinieri, che però multano lui (833, 33), per mancato rispetto della Legge, oltre a segnalarlo alla Procura della Repubblica. Un precedente decisamente importante
Sarà questo il titolo dell’incontro organizzato per il 17 febbraio a Firenze, a conclusione dei lavori della quinta Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità, che avrà al centro le Osservazioni Conclusive sull’applicazione della Convenzione ONU in Italia, recentemente prodotte dal Comitato delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, che per l’occasione sarà rappresentato da uno dei suoi membri, la spagnola Ana Peláez Narváez
Si terrà infatti dal 16 al 18 settembre a San Vittore Olona (Milano) il Seminario Europeo di Ginnastica Ritmica Special Olympics - il movimento internazionale dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva - evento promosso da Special Olympics Europa/Eurasia, cui parteciperanno tecnici provenienti da numerosi Paesi e durante il quale verranno presentati, in anteprima europea, alcuni nuovi esercizi, che potranno essere adottati a livello internazionale a partire dal prossimo anno. Su questi ultimi hanno lavorato soprattutto alcune esperte di Special Olympics Italia
«Vivere lontano dalle narrazioni estreme e antitetiche della disabilità - scrive Francesca Arcadu - quella straziante dei “casi umani” e quella superperformante del “disabile-eroe”, significa potersi permettere di trovare la propria dimensione personale e sociale, raccontando la propria vita fatta “anche” di disabilità, attraverso sfumature fatte di coraggio e stanchezza, vittorie e sconfitte, incertezze e ripartenze. Perché le nostre esistenze non hanno bisogno di narrazioni estremizzate, sono già abbastanza ricche e sfaccettate da poter essere vissute e condivise così come sono»
«Nelle scuole di Palermo che hanno cominciato l’attività didattica già ieri, 12 settembre, non sono stati garantiti i servizi di assistenza igienico-personale (ove non già erogati dagli stessi), quelli di autonomia e comunicazione e il trasporto, cosicché gli studenti con disabilità sono stati costretti a restare a casa»: la denuncia proviene dall’ANFFAS del capoluogo siciliano, che si chiede anche: «Ma i Dirigenti Scolastici che hanno deciso di anticipare l’inizio delle lezioni hanno verificato per tempo che tutti gli studenti fossero nelle condizioni di frequentare la scuola?»
«La dedizione e la perseveranza con cui la sua organizzazione, insieme ai partner di tutta l’Unione Europea, assiste chi ha subìto traumi cerebrali o si è risvegliato dal coma, nella riabilitazione e nel reinserimento nella società, istruisce e sostiene i familiari e sensibilizza in merito ai problemi che tali persone devono affrontare ogni giorno, è encomiabile»: lo ha scritto all’Associazione bolognese degli Amici di Luca Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo, concedendo l’Alto Patrocinio di quest’ultima Istituzione alla seconda Giornata Europea dei Risvegli del 7 ottobre
«Solo garantendo il rigore in ogni fase del processo di ricerca, la comunità scientifica potrà dare reale valore al denaro di finanziatori e contribuenti»: lo dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE, presentando la versione italiana delle Raccomandazioni prodotte nell’ambito della campagna “The Lancet-REWARD”, lanciata dalla nota rivista scientifica internazionale, che qualche tempo fa aveva constatato come un’ampia parte degli investimenti nella ricerca biomedica non fornisse contributi utili a migliorare la salute delle persone, generando anzi ingenti sprechi
Si chiamerà così l’iniziativa promossa da DDI Italy, che il 15 settembre, in una piscina di Monza, vedrà venti ragazzi con varie disabilità sperimentare appunto l’emozione di respirare sott’acqua, vivendo un’esperienza che, all’insegna del gioco e del divertimento, farà imparar loro come indossare una muta, utilizzare le attrezzature e ascoltare il proprio respiro, nel silenzio e nella pace che li avvolgerà
«Non esiste - scrive Rosa Mauro - un tipo di uomo unico, ma diverse tipologie che a volte usano degli ausili per esprimersi o che necessitano di un linguaggio diverso per comprendersi e comprendere. Lo sport deve servire a indicarlo, attraverso percorsi comuni, non sempre differenziati, attraverso la comprensione reciproca, non viaggiando su rette parallele destinate a non incontrarsi mai. Per questo credo che la via giusta sia quella di far competere e allenare in comune atleti e paratleti»
Tante sono infatti in Italia le persone colpite da questa grave malattia del sistema nervoso centrale, due terzi delle quali donne e oltre la metà giovani sotto i 40 anni. Tra di loro anche le azzurre Nadia Fario e Sara Morganti, presenti a Rio de Janeiro per partecipare alle Paralimpiadi, rispettivamente nel tiro a segno e nell’equitazione. E poco importa se Sara non potrà gareggiare, non avendo superato la sua cavalla il giudizio della commissione veterinaria: restano loro le rappresentanti ideali di tutti quei 110.000 nostri concittadini con sclerosi multipla
«Il terremoto che ha colpito il Centro Italia - dichiara Edoardo Patriarca, presidente dell’IID (Istituto Italiano della Donazione) - rappresenta una tragedia per la quale non servono parole, ma aiuti concreti. Per questo abbiamo voluto dare il nostro contributo affinché le popolazioni colpite ricevano aiuti concreti e immediati, con una campagna di comunicazione denominata “#Le7regole”, che ha appunto la funzione di fornire ai cittadini alcune semplici regole da seguire, per verificare se un’organizzazione si comporta in modo serio e trasparente»
Nota 10735 del 12 settembre 2016 - Proroga iscrizione moduli formativi pnsd
«C’è una normalità anche nella disabilità - scrive Simona Lancioni - e raccontarla senza drammatizzare le difficoltà, ma anche senza sminuirle, è una delle cose più difficili. Tuttavia, le persone con disabilità, per arrivare ad essere accolte e accettate per quello che sono realmente, devono accettare la sfida di essere sincere, altrimenti non potranno lamentarsi di aspettative inadeguate e comportamenti incongrui nei loro confronti. Proporsi in modo assertivo (“Io sono così!”), essere autentici, sono ancora - e non solo per le persone con disabilità - bellissimi biglietti da visita»
«Ma i videogiochi sono accessibili alle persone con disabilità? Mentre a Rio de Janeiro gli atleti paralimpici ci emozionano, da parte nostra proseguiamo a Bologna l’attività di ricerca per chi lo “sport” lo pratica anche con le piattaforme digitali»: lo segnalano dalla Fondazione ASPHI, mettendo a disposizione i video di alcune sperimentazioni, dedicate appunto ad altrettanti adattamenti personalizzati
Il film-documentario “Un’incerta grazia”, diretto da Claudio Camarca, della cui anteprima nazionale in programma a Firenze per il 14 settembre si renderà “ambasciatrice” la Fondazione Italiana di Leniterapia (FILE), porta all’attenzione del pubblico un tema difficile come quello delle cure palliative, con un riguardo speciale alla relazione che si viene a creare tra l’équipe sanitaria, il paziente e la sua famiglia, un legame particolare che inevitabilmente nasce tra le persone nelle situazioni più critiche della vita
Un video intitolato “Insieme più speciali”, voluto per sensibilizzare su come l’accoglienza e l’inclusione, rispetto alla malattia, ma anche verso ogni tipo di differenza, possano essere preziose non solo per i bambini malati, ma per tutti quelli con cui si trovano a condividere l’ambiente scolastico: è così che la Fondazione Telethon porge il proprio augurio di un buon primo giorno di scuola agli alunni, alle loro famiglie, al personale scolastico, e in particolare alle famiglie in cui vi siano bambini o ragazzi con disabilità, affetti da malattie genetiche rare e invalidanti
All’insegna di questo slogan - voluto per sottolineare il legame tra il rugby e l’obiettivo di creare un futuro migliore per i giovani che convivono con gravi forme di distrofie muscolari - si vivrà l’11 settembre a Torino una giornata di sport, divertimento e solidarietà, con un torneo che includerà le diverse forme di rugby - compreso quello integrato - e una coda di spettacolo e musica. Il tutto a cura dell’Associazione Parent Project, in collaborazione con il Comitato Rugby Piemonte e Coldiretti Torino, allo scopo di raccogliere fondi per la ricerca sulle distrofie di Duchenne e Becker
«Formazione, per acquisire strumenti e sviluppare coerentemente competenze, formazione per prescrivere bene, per aiutare a scegliere correttamente e istruire bene all’uso, allo scopo di utilizzare al meglio le tecnologie, favorendo il ricircolo degli ausili che non dovessero più servire e contrastando il consumismo tecnologico acritico e inefficace»: in vista della Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità di Firenze, il GLIC, la Rete Italiana dei Centri di Consulenza sugli Ausili Informatici ed Elettronici per Disabili, ricorda le proprie più recenti proposte in questo àmbito
«Tra i disagi e le discriminazioni che purtroppo riguarderanno gli alunni con disabilità anche nel nuovo anno scolastico, segnaliamo come alcuni Uffici Scolastici Regionali stiano disponendo le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie, coprendo alcuni posti di sostegno con docenti non specializzati, tramite modalità che sembrano tenere conto non del diritto alla migliore istruzione per gli alunni con disabilità e per le loro classi, ma solo delle necessità di “coprire” posti di sostegno»: a denunciarlo è l’ANFFAS, Associazione impegnata già da parecchi anni a contrastare tale situazione
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