«Le persone con disabilità grave - scrive Giorgio Genta - possono godere di “buona salute”, ciò che non è un paradosso, ma una cosa reale e concreta, che andrebbe però vigilata e protetta, tra l’altro, dalla stupidità degli uomini e dai tagli di bilancio. Come fare, però, per mantenerla? Per prima cosa è utile essere “resilienti”, dotati cioè di quella preziosa virtù che fa reagire con rinnovato vigore ad ogni incremento di avversità. Ma non guasta nemmeno un po’ di fortuna...»
«Le sorelle e i fratelli di persone con disabilità - scrive Giulio Iraci, segretario del Comitato Siblings ONLUS, a proposito di un recente approfondimento pubblicato dal nostro giornale e dedicato al cosiddetto “testamento pedagogico” - incarnano, per continuità familiare ed esistenziale, il proseguimento pedagogico (e non solo) dell’intera famiglia»