“Ritardi burocratici”? Malattie del motoneurone giudicate “lievi”? Persone con disabilità costrette a patire la fame? Appare a dir poco inquietante la notizia proveniente dalla Gran Bretagna, secondo cui un cospicuo numero di persone con disabilità, anziane e ammalate sarebbero state escluse dalla possibilità di accedere al servizio di distribuzione dei pacchi alimentari erogato dalle autorità locali o di usufruire della consegna prioritaria della spesa ordinata online, non possedendo i criteri necessari per iscriversi al registro riservato alle famiglie inglesi estremamente vulnerabili
Sono disponibili ora anche in italiano la presentazione e il questionario relativi all’ampio sondaggio online, di cui quale avevamo riferito la scorsa settimana, al quale possono contribuire anche organizzazioni di persone con disabilità e singoli cittadini con disabilità. A promuoverlo sono state alcune organizzazioni internazionali di persone con disabilità e delle loro famiglie, per raccogliere informazioni sulle esperienze vissute in questi mesi dalle persone con disabilità, nonché al modo in cui i vari Stati stanno rispondendo alle situazioni riguardanti questa specifica popolazione
Numerose organizzazioni della Lombardia, impegnate per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, hanno chiesto alla propria Regione di rinviare l’avvio del nuovo Piano Regionale per la Non Autosufficienza alla fine dell’emergenza coronavirus, per non creare ulteriori fonti di stress a numerose persone e famiglie coinvolte. Inoltre, il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della Federazione LEDHA ha rilevato alcuni aspetti problematici sotto il profilo della legittimità, in due recenti Deliberazioni sul medesimo tema, prodotte dalla Giunta Regionale Lombarda
È un pronunciamento attualissimo, quell’Ordinanza prodotta dal Tribunale Civile di Roma, secondo la quale anche in periodo di didattica a distanza il docente per il sostegno e i docenti curricolari debbono continuare a seguire gli alunni con disabilità per tutte le ore di insegnamento previste normalmente. Si tratta infatti della fissazione di un principio certamente utile alle famiglie, per far valere il diritto allo studio dei propri figli anche in questo periodo di grave emergenza
«Dal prossimo Decreto Legge - dichiara Vincenzo Falabella, presidente della FISH - ci aspettiamo non solo chiarezza e velocità di applicazione su congedi, permessi e flessibilità lavorativa, ma anche un intervento articolato, solido e strutturale a sostegno dell’emergenza che tante famiglie, tante persone con disabilità, tanti caregiver stanno attendendo. Abbiamo chiesto, infatti, non solo servizi, ma anche, vista la straordinarietà della situazione, indispensabili sostegni di natura economica, ad iniziare dall’innalzamento delle pensioni e degli assegni per invalidità civile a 600 euro»
«Con la didattica a distanza - scrivono dall’ANGSA Campania (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) - i ragazzi le ragazze con autismo non solo hanno avuto difficoltà ad utilizzare gli strumenti, molto spesso improvvisati, di tale sistema, ma hanno scontato, e tuttora scontano, anche la mancata ripresa delle terapie sanitarie. Per questo abbiamo voluto lanciare una petizione nel web, che mira a chiedere la necessaria e dovuta attenzione al tema del diritto all’istruzione di tutti»
«Ora più che mai - sottolineano dall’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo - verso la “fase 2” dell’emergenza coronavirus, diventa inaccettabile che le persone con disabilità debbano attendere per moltissimo tempo autobus accessibili, subire pedane non funzionanti, indisponibilità degli autisti, cinture di sicurezza rotte, campanelli non funzionanti, barriere sensoriali e percettive. E tuttavia, annunciando una “rivoluzione” dei trasporti, né TUA Abruzzo (Società Unica Abruzzese di Trasporto), né la Regione hanno speso una sola parola sulla mobilità delle persone con disabilità»
«Ad oggi la Regione Marche non ha emanato alcun atto di indirizzo riguardante il sostegno alle persone non autosufficienti (disabili e anziani) che vivono a domicilio, persone per le quali alcuni servizi sono stati chiusi (Centri diurni) e altri in molti casi sono stati ridotti e/o sospesi (interventi domiciliari)»: lo denuncia il Gruppo Solidarietà, che chiede dunque alla propria Regione, «senza ulteriore dilazione, di assumere con determinazione il suo ruolo di indirizzo, programmazione, verifica e controllo, tutte competenze e responsabilità che rientrano tra gli obblighi istituzionali»
«Ciò che stiamo vedendo - scrivono dal GRIDS, Laboratorio di Ricerca Disability Studies e Inclusione Scolastica e Sociale dell’Università Roma 3 - ovvero le difficoltà, le incertezze, l’abbandono delle persone fragili, anziani e disabili nell’affrontare il coronavirus, conferma la crisi delle prospettive politiche e del sociale già presenti negli anni precedenti. Bisogna dunque innanzitutto pensare a un servizio per le persone con disabilità come territorio e come parte di esso, contrastando l’istituzionalizzazione, un fenomeno che riguarda tante persone con disabilità, anche giovani»
«Ora - scrive Carla Volpe - l’obiettivo dev’essere quello di rinascere dalle “macerie” del Covid-19, tutti, anche i soggetti più deboli, che devono avere il loro posto nella vita della comunità e concorrere al benessere dell’umanità, quando sarà pronto un piano organizzativo chiaro, a tutela della salute pubblica, e con una chiara visione d’insieme. Il motto dev’essere “fatichiamo tutti di più”, ovvero accettiamo di fare un passo indietro nelle nostre abitudini, e con l’essenziale rinasceremo più umani, tutti insieme»
«Ai lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità o in condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti da patologie oncologiche, viene riconosciuto sino a fine aprile lo status di ricovero ospedaliero sulle assenze effettuate»: lo aveva stabilito un articolo del Decreto Legge “Cura Italia”, rimasto però di fatto inapplicato, a causa delle ambiguità presenti nel testo. Ora il “Cura Italia” è divenuto legge, dopo un emendamento che ha complicato ulteriormente le cose. I lavoratori con disabilità aspettano le istruzioni applicative...
È l’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa) il riferimento per l’Italia di un’ampia indagine a livello europeo, che coinvolgerà centinaia di famiglie, per valutare l’impatto che l’emergenza coronavirus ha avuto sui bambini e sugli adolescenti con problematiche neuropsichiatriche, sia sul piano psicologico che sulla possibilità di proseguire almeno in parte le cure. Lo studio non ha limitazioni geografiche ed è aperto a tutte le famiglie italiane con bambini e ragazzi con disturbi neuropsichiatrici, il cui contributo potrà essere realmente importante
25/04/2020
«Bene l’ampia adesione alla nostra campagna “#Nonfermateci” - dichiara Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del Terzo Settore -, ma ora chiediamo che i Parlamentari i quali hanno aderito alla campagna e tutti quelli che in questi anni hanno dimostrato di avere a cuore i temi del sociale si mobilitino per costituire un intergruppo che alimenti un dibattito informato e consapevole, indispensabile per avere concrete ed efficaci misure di sostegno al Terzo Settore in questa emergenza. Perché pensare agli “ultimi” significa pensare anche a coloro che agli “ultimi” si dedicano quotidianamente»
Relazione al Parlamento scostamento di bilancio, 24 aprile 2020
«Se dunque riforma delle norme sulla valutazione degli studenti con disabilità dev’esserci - scrive Anna Rita Casolini di Sersale, inserendosi a propria volta nel dibattito da noi avviato su questo tema - riforma ci sia e questa è la mia “proposta indecente, basata sull’esperienza personale di chi ha dovuto combattere per otto anni, sin dalle medie, per far sì che il proprio figlio con disabilità cognitiva potesse coronare il sogno di un “diploma vero”»
«È passato un mese dalla Giornata sulla Sindrome di Down e il mondo non è proprio il posto che ci aspettavamo che fosse. Eppure il messaggio chiave di quell’evento, “We decide” (“Decidiamo noi!”), è forse più importante che mai, perché è essenziale che le persone con disabilità abbiano il potere di partecipare efficacemente e significativamente nel rispondere all’emergenza globale»: è questo il messaggio diffuso dall’organizzazione Down Syndrome International, un mese dopo la Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down
Innanzitutto l’attivazione, presso la Centrale Operativa del 118 di Sassari, di una SIM con il telefono da destinare alle comunicazioni con gli utenti sordi o con difficoltà di comunicazione del territorio, ma anche una serie di video sulla propria pagina Facebook, contenenti tra l’altro alcuni semplici accorgimenti per comunicare con una persona sorda: sono le iniziative promosse in queste settimane dalla Commissione Disabili del Comune di Sassari
«Come si potrà arrivare compiutamente a un superamento del modello assistenziale, nella direzione di un modello dei diritti, che faccia discendere le risposte pratiche e operative dalla realtà dei bisogni e dei desideri della persona con disabilità?»: a questo tema cruciale è dedicata ampia parte di “Persone con disabilità. Politiche, sostegni, interventi, servizi”, nuovo libro pubblicato dall’organizzazione marchigiana Gruppo Solidarietà. Numerosi e tutti autorevoli coloro che firmano i vari contributi del volume, nel quale si approfondisce anche il tema dell’inclusione scolastica
Appare quanto mai utile, in un periodo come questo, contraddistinto da una gran mole di informazioni, il servizio reso disponibile dall’organizzazione CBM Italia, consistente in un archivio ragionato di documenti e risorse sul tema “Coronavirus e disabilità”, prodotti a livello nazionale, ma anche e soprattutto in àmbito internazionale, che puntano sia al “mainstreaming” della disabilità - l’inserimento di quest’ultima in tutte le politiche e la legislazione che incidono sulla vita delle persone - sia al coinvolgimento attivo delle stesse persone con disabilità per la tutela dei loro diritti
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