La UILDM di Genova (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) è capofila dell’Azienda Temporanea di Scopo che realizzerà in Liguria decine di progetti di inclusione sociale in àmbito di disabilità, nel quadro del patto di sussidiarietà “Insieme si può”, presentato dalla Regione insieme al Forum del Terzo Settore. E nello specifico l’Associazione promuoverà due corsi centrati rispettivamente sulla danza e sulla pet therapy (“terapia con gli animali”), voluti per migliorare il benessere psicofisico delle persone con disabilità
Tre itinerari di cammino nella Provincia di Modena, da gustare in compagnia, persone con e senza disabilità visiva, e soprattutto con tutti i canali sensoriali aperti: consiste in questo il progetto “Passi Gialli: Escursioni Inclusive car free for all”, realizzato dall’Associazione NoisyVision e dalla Cooperativa Sociale Giovani Ambiente Lavoro-Fattoria Centofiori, che dopo la presentazione di fine marzo, prenderà il via il 28 aprile, con una bella escursione sulla Ciclabile del Panaro, fruibile dalle persone con disabilità visiva, ma aperta a tutti
All’inizio, ed era il 2007, fu Milano, presso l’Ospedale Niguarda del capoluogo lombardo, con la nascita di una “struttura multidisciplinare modello”, per la presa in carico delle persone con malattie neuromuscolari (distrofie, SMA-atrofie muscolari spinali) e SLA (sclerosi laterale amiotrofica). Sulla scia di quell’esperienza arrivarono poi Messina (Centro NEMO SUD), Arenzano (Genova) e Roma. E ora è il caso di parlare di quanto avverrà presto, ovvero di due nuovi Centri NEMO (NeuroMuscular Omnicentre) a Napoli e Ancona
«Hanno sognato, sperato, sudato. E alla fine hanno vinto di nuovo! I nostri atleti non vedenti hanno abbracciato il loro secondo Tricolore, volando a cavallo dei loro sogni, più veloci del buio»: così, dall’A.C. Crema 1908 Non Vedenti ci è stata comunicata la seconda vittoria della squadra lombarda nel Campionato Italiano di calcio a 5 non vedenti, categoria B 1
Impegnata nella rivendicazione dei diritti umani delle persone con disabilità - impegno che le è valso anche un prestigioso riconoscimento -, promotrice dei princìpi di vita indipendente intesa come assistenza autogestita, “sentinella della memoria” dell’Olocausto (delle persone con disabilità e non), consapevole della discriminazione multipla che colpisce le donne con disabilità e determinata nel contrastarla, attiva - molto attiva - nell’associazionismo di settore, Silvia Cutrera è questo e molto altro, come ci racconta lei stessa nell’intervista cui diamo spazio oggi
Una grande partecipazione ha caratterizzato l’incontro organizzato nei giorni scorsi a Roma dal Forum del Terzo Settore del Lazio, con il coinvolgimento dei vari attori coinvolti nel servizio degli OEPA (Operatori Educativi per l’Autonomia), che svolgono il loro lavoro per l’inclusione scolastica dei bambini e ragazzi con disabilità. E le richieste sono state univoche: continuità, qualità, omogeneità territoriale del servizio, all’insegna di un’indispensabile formazione per gli operatori, con il diritto allo studio che non deve mai diventare secondario rispetto ad ogni altra esigenza
«Il volontariato, i suoi saperi, le sue pratiche molteplici diventano politica, quando la libertà dell’immaginare progettualità si coniuga con la caparbietà di sperimentarle nel territorio»: lo disse Luciano Tavazza, colui che tra l’altro fondò il MoVI (Movimento del Volontariato Italiano), e partirà da questo suo assunto l’importante convegno nazionale promosso dal 29 aprile al 1° maggio a Roma, dall’Associazione a lui intitolata. Titolo dell’evento: “La solidarietà è reato? Le nuove profezie del volontariato”, tre giornate di studio, riflessioni, confronto e progettualità condivise
Arriva dal Centro Asteria e dal Pio Istituto dei Sordi la proposta di cinque giorni tutti dedicati allo sport senza barriere, che avranno per protagoniste le ragazze della Nazionale Italiana Volley Femminile Sorde, in ritiro a Cemmo di Capo di Ponte (Brescia) in Val Camonica. Sarà un momento di incontro e confronto su tematiche sensibili legate all’inclusività, con appuntamenti sportivi, artistici e di dibattito. E tra gli eventi aperti al pubblico, la proiezione del “Rumore della vittoria”, docufilm che segue il percorso umano e sportivo di sei atleti sordi che indossano la maglia azzurra
Sport agonistico ai massimi livelli, ma in parallelo a una nuova prospettiva, quella cioè di avvicinare i giovani alla vera inclusione, in un percorso di attività motoria per gli alunni delle scuole. È questo l’impegno del CUS Udine Tennis Tavolo e del Gruppo Rangers San Rocco della città friulana, che hanno organizzato con successo a Udine il 3° Torneo Nazionale Paralimpico di Tennis Tavolo, affiancato dal progetto “Ping&Pong. A scuola di tennis tavolo”, con il quale si vogliono coinvolgere sempre più scuole e sempre più ragazzi con disabilità
Per augurare Buona Pasqua a tutti i nostri Lettori, abbiamo scelto di presentare una poesia di Marcella Graziuso, che fa parte della sua raccolta "Io e me" e che proprio in questi giorni ha ricevuto una menzione di merito al 2° Concorso Nazionale Letterario Artisti "per Peppino Impastato".
Le nostre pubblicazioni riprenderanno martedì 23 aprile
C’è una crescente consapevolezza sui diritti delle persone con disabilità intellettive e tuttavia milioni di loro in tutto il mondo continuano a soffrire in modo sproporzionato a causa della mancanza di accesso a cure sanitarie di qualità: è quanto emerso con chiarezza in occasione di un Forum promosso ad Abu Dhabi da Special Olympics, il movimento internazionale dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, qualche giorno prima dei recenti Giochi Mondiali Estivi dello stesso movimento Special Olympics
«Siamo oltre 4 milioni di famiglie di persone con disabilità. Con amore e cura, tra mille difficoltà, garantiamo che ognuno di loro possa sorridere e vivere una vita dignitosa nella propria casa. Ma quando non ci saremo più, cosa sarà dei nostri figli?»: inizia così “Tornando a casa”, spot di notevole efficacia e impatto, realizzato dalle Associazioni romane Oltre lo sguardo e Hermes, per lanciare una campagna volta a rafforzare e a rendere più concreti i princìpi fondanti della Legge 112/16, meglio nota come “Legge sul Dopo di Noi” o “sul Durante e Dopo di Noi”
Anche quest’anno è attivo, presso il noto Parco Divertimenti Gardaland di Castelnuovo del Garda (Verona), il servizio “Easy Rider”, curato dal Progetto Yeah!, ramo aziendale della Cooperativa Sociale Quid. L’obiettivo è sempre quello di garantire il divertimento all’interno del Parco anche alle persone con limitazioni visive, con ridotta mobilità, con disturbi dello spettro autistico o con sindrome di Down. «Una nuova modalità di visita al Parco», lo definiscono i promotori, per aiutare i gruppi composti anche da persone con disabilità, a organizzare meglio la loro giornata a Gardaland
Il Coordinamento Regionale Lombardo per la realizzazione delle Unità Spinali sta raccogliendo una serie di informazioni sui tempi di attesa, quando c’è la necessità di una visita o di un ricovero, oltreché sui bisogni sociali e sanitari delle persone con paraplegia e con tetraplegia. È per questo, dunque, che l’AUS Niguarda (Associazione Unità Spinale), componente del Comitato, promuove un semplice questionario, i cui risultati consentiranno di avere un quadro ampio delle criticità presenti in questo settore nel Sistema Sanitario della Lombardia
«La società, le persone che la compongono e i media - scrive Antonio Giuseppe Malafarina - piazzano le persone con disabilità “prime” o “ultime” a seconda delle convenienze: se siamo bravi scaliamo i vertici dell’apprezzamento - quanto meno formale - per le nostre abilità, ben oltre quanto sia obiettivamente realistico; se manifestiamo bisogni, scaliamo la classifica a ritroso e diventiamo “quelli che chiedono”, “quelli che pretendono” e “che danno fastidio”. Ma chi siamo noi? Siamo come tutti. Fra eccessi in più e in meno siamo persone normali»
«L’abito non fa il monaco», recitava un vecchio adagio: talvolta, invece, succede proprio il contrario! Fare cioè in modo che anche con la sedia a rotelle, chi vuole, possa comunicare la propria voglia di vivere, di libertà, di partecipare e di divertirsi è una questione molto meno frivola di quanto si creda. Difficile, infatti, pensare all’inclusione come a qualcosa di frivolo, anche se la sua realizzazione non è estranea all’idea di bellezza. E i copriruote “fashion”, lanciati dalla startup toscana Vanity Wheel lo dimostrano bene
L’azione di sensibilizzazione sulla disabilità, promossa nelle scuole dall’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, ha fatto tappa nei giorni scorsi alla Media Antonelli di Pescara, per due giornate in cui le materie di studio sono diventate la disabilità, l’inclusione, l’empatia, la solidarietà e anche la felicità. E i giovani studenti hanno anche espresso la loro grande delusione, per la mancata risposta, da parte delle Istituzioni cittadine, a una loro denuncia di varie barriere architettoniche
Il successo e l’entusiasmo suscitato dal Presepe Vivente inclusivo di Cessalto (Treviso), rappresentato cioè anche da alcuni figuranti con disabilità, ha lasciato decisamente il segno, se è vero che si è deciso di organizzare, con la medesima formula, una Via Crucis inclusiva, aperta quindi anch’essa alla partecipazione di persone con disabilità e, in questo caso, anche ai loro genitori e familiari. Accadrà nella serata di domani, 19 aprile, giorno di Venerdì Santo, davanti alla scuola dell’infanzia di Cessalto, da dove si muoveranno ben sessanta figuranti
Intesa raggiunta, tra Stato e Regioni, per il riparto del “Fondo per l’autonomia e la comunicazione per gli alunni con disabilità fisica o sensoriale”, accordo che anticipa ampiamente l’inizio del prossimo anno scolastico, per consentire alle Regioni di attivare per tempo i servizi per gli alunni con disabilità, evitando i ritardi sin troppo spesso registrati negli anni scorsi. Si parla, segnatamente, di trasporto degli alunni con disabilità, di assistenza all’autonomia e alla comunicazione, di consulenza tiflologica e della distribuzione di specifico materiale didattico e testi scolastici
Inaugurato recentemente a Reggio Emilia, si chiama “Training (Abitare in autonomia)” ed è una vera e propria “casa-palestra”, dove, con il supporto di ausili ad hoc e di nuove tecnologie, le persone con disabilità si “alleneranno” a diventare autonome nella vita di ogni giorno. Il tutto realizzato non in un grigio ambiente sanitario, ma in un luminoso attico, per far sentire chi lo frequenta come a casa propria. Destinatari circa una sessantina di potenziali “ospiti” all’anno, persone con disabilità motorie, sensoriali o cognitive, che non intendono rinunciare a una propria vita indipendente