«Per i bambini e le bambine con disabilità - scrive Giusepope Felaco - gli amici sono strumento di “normalità” e l’antidoto all’isolamento, nonché “speciali maestri” nello spingere a interagire con il mondo e nel mondo, rendendo talora possibile anche l’impossibile. Il nozionismo e il comportamentismo da soli non bastano. Sicuramente migliorano le autonomie, ma faranno perdere loro il treno della socializzazione e, quindi, non avranno una “normale” vita sociale»
Circa 3.000 atleti arriveranno a Torino da tutta Italia, insieme a tecnici, accompagnatori, famiglie e volontari, per misurarsi in venti diverse discipline sportive: sono i numeri dei XXXVII Giochi Nazionali Estivi Special Olympics, il movimento di sport praticato da persone con disabilità intellettive, grande evento la cui cerimonia di apertura si terrà il 5 giugno allo Stadio Olimpico Grande Torino. Il 31 maggio, invece, vi sarà la conferenza stampa di presentazione, con la partecipazione, tra gli altri, di vari autorevoli rappresentanti istituzionali
Il 30 maggio coinciderà con una nuova Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, aprendo la successiva Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla, che l’AISM animerà fino al 5 giugno con una serie di iniziative. Ma per la stessa AISM quella del 30 maggio sarà una giornata realmente speciale, che verrà celebrata con un evento alla Camera dei Deputati, durante il quale l’Associazione presenterà sia il Barometro della Sclerosi Multipla e delle Patologie Correlate 2022, sia l’Agenda della Sclerosi Multipla e Patologie Correlate 2025, ovvero le priorità d’intervento per i prossimi anni
Torino (30, 31 maggio e 1° giugno), Novara (2-4 giugno) e Biella (5-7 giugno): queste le tappe piemontesi di “Vista in Salute”, campagna nazionale di prevenzione delle malattie della retina e del nervo ottico, promossa da IAPB Italia, l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità. Ogni giorno, in tali sedi, sarà dunque possibile effettuare gratuitamente esami oculistici della retina e del nervo ottico per l’individuazione precoce di malattie oculari, presso un’ampia struttura mobile appositamente attrezzata con dispositivi medico-diagnostici ad alta tecnologia
«Uno dei “padri” dell’inclusione scolastica nel nostro Paese»: così abbiamo più volte definito Andrea Canevaro, scomparso oggi a Ravenna, ma è una definizione del tutto riduttiva per colui che è stato una delle figure di maggior prestigio nazionale e internazionale, nel fare tra l’altro avanzare una nuova cultura della disabilità. Diamo spazio ai ricordi di Salvatore “Tillo” Nocera e Fulvio De Nigris, riproponendo inoltre la bella intervista realizzata a Canevaro alcuni anni fa per il nostro giornale da Giorgio Genta, nell’àmbito di alcuni servizi dedicati alle “famiglie con disabilità”
«Umanizzare le cure è un dovere etico che deve trasformarsi in concrete pratiche cliniche», con questo spirito l’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) aderisce alla Giornata Nazionale del Sollievo del 29 maggio prossimo, sottolineando anche come sia ancora in gran parte incompiuta la Legge del 2010 che garantisce l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. Per l’occasione, inoltre, le Sezioni di Pistoia e Prato dell’Associazione promuoveranno il 28 maggio un incontro pubblico interamente dedicato a tali temi
«Per me Parent Project è casa, famiglia, il posto che ha consentito a me, a mio figlio e a tutta la mia famiglia di superare il momento della diagnosi e tutti gli altri momenti complessi che abbiamo vissuto. Mi sono sempre impegnato perché tutte le famiglie potessero cogliere le opportunità che l’Associazione offre e questo continuerà ad essere il mio impegno anche come Presidente»: lo ha detto Ezio Magnano, dopo essere divenuto il nuovo Presidente di Parent Project, l’Associazione di pazienti e genitori di figli con le forme più gravi di distrofie muscolari, succedendo a Luca Genovese
Un delicato caso di cronaca relativo ad un’insegnante di sostegno accusata di violenza sessuale ai danni di un diciassettenne con disabilità psichica, per mettere a fuoco due aspetti che interessano il caso in questione, ovvero quello inerente all’età riconosciuta per esprimere un valido consenso informato ad un rapporto sessuale, che non coincide con la maggiore età e varia da Paese a Paese, e quello relativo alla capacità delle persone con disabilità psichica di esprimere un valido consenso/dissenso ad un rapporto sessuale
«Il Ministero dell’Istruzione rompa quanto prima il proprio silenzio istituzionale, riaprendo il confronto con le Associazioni e chiarendo alle scuole come dovranno operare almeno dall’inizio del prossimo anno scolastico, visto che questo sta ormai per concludersi»: lo dichiara Gianfranco Salbini, presidente dell'AIPD (Associazione Italiana Persone Down), dopo la recente Sentenza con cui il Consiglio di Stato ha riportato in vita i nuovi modelli di PEI (Piani Educativi Individualizzati), dando vita a incertezze e discussioni, proprio a ridosso degli esami e della chiusura dell’anno scolastico
È in programma per dopodomani, 27 maggio, la cerimonia di posa della prima pietra per un edificio in cui la Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone realizzerà due nuovi progetti, vale a dire l’UUPA (Unità di Urgenza e Prevenzione per le persone con Autismo) e una casa modello per persone con autismo severo, in linea, quest’ultima, con quanto previsto dalla Legge 112/16 sul “Durante e Dopo di Noi”
Un momento per riflettere e condividere, per costruire una società inclusiva, tesa al miglioramento della comunicazione per le persone con bisogni complessi in questo settore, ciò che accade in molte disabilità, patologie e sindromi: è questo la Settimana dell’Accessibilità Comunicativa, promossa dalla Cooperativa Sociale trentina GSH di Cles, che dal 30 maggio al 4 giugno vivrà la propria sesta edizione, articolandosi su varie iniziative, che alterneranno momenti di approfondimento e confronto con esperti a sperimentazioni pratiche di utilizzo degli strumenti di Comunicazione Aumentativa
«La separazione tra “noi” e “loro” - scrive Giampiero Griffo - è una costruzione sociale, un modo di stigmatizzare le caratteristiche umane, per costruire modalità culturali e sociali di distinzioni, limitazioni e discriminazioni. Per questo il riconoscimento della titolarità dei diritti umani e dei diritti fondamentali alle persone con disabilità della Convenzione ONU ha rappresentato una svolta epocale. Ed ora è il momento di applicare, sia a livello laico che religioso, un motto semplice e chiaro, quale “il diritto di essere differente, la diversità come una buona cosa”»
Tutto dedicato all’atrofia muscolare spinale (SMA), rara malattia degenerativa, prima causa di morte genetica infantile, che progressivamente indebolisce le capacità motorie e che colpisce soprattutto in età pediatrica, il progetto “SMAspace”, promosso dall’Associazione Famiglie SMA e dall’OMAR (Osservatorio Malattie Rare), era nato in piena pandemia come “piazza virtuale” e si rinnova ora come spazio fisico in presenza, a partire dal 28 maggio a Milano, presso il Centro Clinico NEMO, con un incontro tra clinici impegnati nel settore e persone affette da SMA
«Welfare accessibile a tutti e pace sono inscindibili, perché l’uno è presupposto dell’altra: non ci può essere guerra, infatti, se si mettono le persone e i diritti al primo posto»: lo ha dichiarato Vanessa Palluchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, nel corso dell’Assemblea Nazionale dei soci del Forum stesso, ripartita in due sessioni, dedicate rispettivamente al tema del “Terzo Settore operatore di pace e di solidarietà” e a “Un manifesto per il welfare: il Terzo Settore per una società accogliente e inclusiva”
Nel documento annuale presentato dalla Commissione Europea, che propone una panoramica dei sistemi giudiziari presenti nei vari Stati Membri dell’Unione, segnalandone l’efficienza, la qualità e l’indipendenza, per la prima volta si fa il punto sulle disposizioni specifiche in atto per supportare tutte le persone con disabilità ad accedere alla giustizia su base di uguaglianza con gli altri, risultato, questo, che deriva anche e soprattutto dall’azione svolta in tal senso dal Forum Europeo sulla Disabilità
«In un Mondo Ideale - scrive Paola Di Michele - il Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione degli alunni e delle alunne con disabilità dovrebbe essere uno spazio mentale e organizzativo in grado di lavorare sistemicamente ogni qualvolta serva. Ma non ci può essere conoscenza, compresenza, compartecipazione, reciprocità, dove non c’è fiducia. C’è invece una visione del mondo, una rappresentazione mentale degli altri che, anziché produrre conoscenza e ricchezza, produce categorie ed etichette da parte di tutti gli attori in causa»
Sarà dedicato al tema “Diversità e inclusione nei luoghi di lavoro”, l’incontro conclusivo del 27 maggio del corso di specializzazione su “Business and Human Rights” (“Affari e diritti umani”, edizione 2022), proposto a Roma presso il CNEL dall’UFDU (Unione Forense per la Tutela dei Diritti Umani). Per l'occasione interverrà anche Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FISH, sul tema “La Convenzione internazionale sui diritti delle persone con disabilità e la sua attuazione nei luoghi di lavoro”
Avviato all’inizio di quest’anno su iniziativa di Medicina Democratica, dell’Università Milano Bicocca e dell’Associazione milanese InCerchio, l’Osservatorio Salute promuoverà da dopodomani, 26 maggio, fino al 30 giugno, il ciclo di quattro seminari online intitolato “Diritti delle persone con fragilità: conoscerli per esercitarli”, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle norme, degli strumenti da attivare e dei servizi di cui è possibile usufruire, per restituire pari opportunità e garantire l’inclusione sociale delle cosiddette “persone fragili” e dei loro caregiver
«Ho seguito con attenzione - scrive Simona Lancioni - la recente presentazione del volume collettivo “A Sua Immagine? Figli di Dio con disabilità” e ho deciso di cogliere qualcuna delle sollecitazioni scaturite da tale evento, perché penso che il tema centrale, la dualità “noi-loro”, intesa come distinzione tra abili-disabili, costituisca il perno delle relazioni tra persone con disabilità e non, e che la qualità delle relazioni stesse dipenda proprio dal fatto che le persone coinvolte trovino o meno il modo di superarla»
«Occorre prendere consapevolezza - scrive Gianfranco Vitale, padre di una persona autistica adulta - che il “sistema autismo” nel nostro Paese è da rifondare e che senza un deciso cambio di passo, senza una sostanziale inversione di tendenza, è giocoforza aspettarsi che i Servizi ripropongano, come un disco rotto, il comodo ritornello secondo cui la colpa dell’assenza di risultati è tutta da ascrivere alla gravosità della sindrome, anziché ai limiti dell’intervento proposto e alle risorse messe in campo, economiche e non. Ma il cambio di passo può partire solo e soltanto dalle famiglie»