Il rinnovato ruolo dei CTS (Centri Territoriali di Supporto) e la loro rinascita come luoghi di consulenza, indirizzo e supporto sulle nuove tecnologie per l’inclusione nella scuola, sono i temi del presente contributo di Francesco Fusillo, consulente della task force promossa dal Ministero dell’Istruzione sull’inclusione, organismo il cui obiettivo principale, come scrive lo stesso Fusillo, «è far circolare le competenze e far sentire gli insegnanti di sostegno parte di un grande gruppo che ha un grande scopo: l’inclusione di tutte le persone che frequentano le scuole italiane»
Può sembrare “fuori tempo”, in un’epoca in cui gli spettacoli dal vivo sono sospesi, ma in realtà si tratta di un’importante battaglia di principio, tenendo anche conto che naturalmente prima o poi quegli eventi torneranno. Parliamo della petizione in rete “Concerti ed eventi dal vivo accessibili in tutta Italia”, lanciata dall’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti, per arrivare a «un protocollo unico che eviti la discriminazione delle persone con disabilità». La stessa Associazione sta anche sostenendo una giovane con disabilità, discriminata durante un concerto all’Arena di Verona
Nota 9168 del 9 giugno 2020 - Ulteriori precisazioni e chiarimenti su applicazione OM 11/20
«Che sia l’ora, visto anche l’arrivo dei treni ad alta velocità in Calabria, di abolire le barriere architettoniche alla Stazione di Lamezia Terme Centrale?»: lo ha scritto in una civile, ma puntuale lettera un giovane studente calabrese a Jole Santelli, presidente della propria Regione, lo ha ribadito con forza la Federazione FISH Calabria, ricordando come le persone in carrozzina siano costrette con grave rischio ad attraversare i binari, senza alcuna copertura che le protegga dal maltempo. «Dove sono gli ascensori?», chiede Nunzia Coppedé, presidente della FISH Calabria
«Vorrei sfatare il mito - scrive Daniele Regolo - che le persone con disabilità debbano avere un talento a prescindere. In realtà, così come nel calcio, anche nel mondo del lavoro il talento richiede una struttura che lo faccia emergere, composta certamente da altri portatori di capacità, anche se meno appariscenti. Non siamo tutti talenti, quindi, ma siamo tutti chiamati a fare emergere le nostre migliori qualità. Il talento è di pochi, l’autorealizzazione un imperativo per tutti. Raggiungere, nel lavoro e nella vita, il massimo del proprio potenziale è la nostra missione più autentica»
«La difficoltà nell’intervento rivolto a famiglie di persone con disabilità grave non è solo quella di redigere una diagnosi o di stilare un profilo, ma soprattutto di fare in modo che i progetti siano resi possibili dove le persone vivono. Su questo abbiamo lavorato»: a dirlo è Domenico Vaccaro, referente tecnico di “In casa e... oltre”, progetto promosso in dodici Regioni per quasi due anni dal MAC (Movimento Apostolico Ciechi), in partenariato con l’ANFAMIV, con l’obiettivo appunto di promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità grave e delle loro famiglie
Decreto Ministeriale 25 dell’8 giugno 2020 - Procedura assunzionale call veloce
Nota 793 dell’8 giugno 2020 - Reiscrizione alla medesima classe alunni con disabilità, indicazioni
«Devo ricredermi - scrive Stefania Leone, dopo tante esperienze negative vissute in questo àmbito -: ero pronta ad un articolo diverso e invece ho potuto verificare con piacere che l’app Immuni, per il tracciamento dei contatti nell’emergenza coronavirus, risulta accessibile e usabile, anche con screen reader o altre configurazioni particolari. Da un semplice primo test, infatti, essa risulta accessibile da uno smartphone di media generazione, con l’ausilio di una delle tecnologie assistive più utilizzate dalla maggior parte di persone con disabilità visiva, il ben noto “Voice Over”»
«Sono centinaia - scrive Francesca Arcadu - le storie di persone con disabilità e delle loro famiglie lasciate in solitudine durante questi mesi, con il lavoro di cura ricaduto esclusivamente sulle donne, sia nel caso di bambini che di anziani con disabilità. La perenne “fase 1” di noi persone con disabilità può finire solo se cambia la visione globale della società, rendendola inclusiva, attenta ai bisogni di chi non appartiene alla norma. Abbiamo avuto un’occasione imperdibile per riflettere su tutto questo. Non lasciamocela sfuggire e agiamo di conseguenza, ogni giorno, nelle nostre vite»
Arriverà a conclusione nel pomeriggio di domani, 9 giugno, il secondo ciclo di seminari in rete gratuiti su autonomia, lavoro, scuola, affettività e altro, in relazione alle persone con sindrome di Down o con altre disabilità intellettive, proposto in queste settimane dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down). Tema dell’incontro, condotto da Cinzia Miccinesi, psicologa dell’età evolutiva e consulente dell’AIPD di Roma, sarà “Lo sviluppo dei bambini con sindrome con sindrome di Down da 0 a 6 anni. Come favorirne la crescita”
«Riteniamo quanto mai necessario - scrivono dal nascente CONAS (Coordinamento Nazionale Assistenti Scolastici) - un organismo come il nostro, perché bisogna costruire, tutelare, preservare i diritti degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione i quali, dopo ben ventotto anni dall’istituzione della figura professionale, continuano ad essere ignorati in modo indisturbato dalle Istituzioni, pur essendo figure essenziali, come stabilito anche dalla Legge 104, ai fini dell’intoccabile diritto all’inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità»
«Non si possono evocare progetti personalizzati, di vita e di accompagnamento alla vita autonoma o valutazioni bio-psico-sociali, per poi accorgersi che la dotazione di figure professionali e l’organizzazione delle Unità di Valutazione Multidimensionale chiamate ad essere le principali protagoniste di queste attività, sono strutturalmente inadeguate»: lo ha scritto il Gruppo Solidarietà ai principali referenti istituzionali e sanitari della Regione Marche, chiedendo di «potenziare i servizi di accompagnamento, valutazione e presa in carico, sia in termini organizzativi che di investimenti»
«Le conseguenze per le famiglie di persone con disabilità intellettive e/o relazionali - dice Elena Beorchia, presidente dell’ANFFAS Alto Friuli - sono state inimmaginabili: oltre infatti all’immenso carico assistenziale, hanno dovuto far fronte all’interno delle mura domestiche ad alterazioni dei delicati equilibri psicofisici delle persone con disabilità. Per questo è fondamentale ripartire subito con le nostre attività»: marcia su tale strada il progetto “Inclusivamente 2020-2021”, che partirà entro breve, con attività sia per i familiari che per le persone con disabilità in piccoli gruppi
“Assenza ingombrante”, “silenzio assordante”: sono esempi di ossimori, quelle figure retoriche che uniscono due termini contraddittori. E la definizione di ossimoro, in questo periodo, è stata spesso attribuita alla “didattica a distanza” applicata per necessità con l’emergenza Covid-19, ma che in tanti ritengono vada usata solo ed esclusivamente “in tempi di guerra”. Ne abbiamo parlato con Marco Condidorio, direttore scientifico dell’IRIFOR Molise e docente nella scuola secondaria di secondo grado, che sulla didattica disciplinare, nonché specifica, ha costruito la propria vita di insegnante
Decreto Ministeriale 3615 del 6 giugno 2020 - Esami di stato scuole italiane all’estero
Legge 41 del 6 giugno 2020 - Conversione Decreto Legge 22 dell’8 aprile 2020
Il progetto “Dis-Equality - Tutti diversamente uguali”, supportato sin dagli inizi dalla Lega Navale di Trieste, ha già portato in mare, nel corso degli anni, più di duecento persone con disabilità ed ora dalla città giuliana arriva un altro piccolo grande segnale di “ritorno alla normalità”, dopo l’emergenza di questi mesi, se è vero che dall'8 al 19 giugno le attività di “Dis-Equality” riprenderanno con gli “Open Days” consistenti in uscite in mare di tre ore, da effettuare con l’imbarcazione accessibile “Justmen”, aperte, gratuitamente, a tutte le persone con disabilità
Ripartire in presenza e in sicurezza, con azioni specifiche e mirate: è stato questo l’obiettivo condiviso da tutti, durante il vertice sulla scuola di ieri, 4 giugno, tra il Governo, gli Enti Locali, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni. Per i temi della disabilità è stata convocata la Federazione FISH, rappresentata dal presidente nazionale Falabella, che a margine del vertice dichiara di avere proposto «un momento di ampio confronto e rifondazione dell’intero sistema scolastico, che riguardi “anche” la disabilità, e che ci piace definire come “Stati Generali della Scuola”»
«Nei prossimi giorni - scrivono dalla Federazione lombarda LEDHA - la Giunta della nostra Regione determinerà il funzionamento dei servizi residenziali per anziani e persone con disabilità. A tal proposito esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per l’eventualità che le stesse regole disegnate per le residenze sanitarie anziani possano essere utilizzate anche per i servizi residenziali dedicati alla disabilità, ovvero per persone giovani e adulte, con caratteristiche, esigenze e desideri molto diversi tra loro. Per queste persone chiediamo quindi un piano specifico»
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