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Le nuove misure per la tutela dei “clienti vulnerabili” nel settore energetico

Superando - 16 Maggio 2025 - 6:20pm

La Legge 60/25, testo di conversione del Decreto Legge 19/25, recante “Misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale, nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza”, ha introdotto ulteriori supporti e tutele per i cosiddetti “clienti vulnerabili”, tra cui le persone con disabilità, rispetto allo stesso Decreto Legge che ha convertito

Nella Gazzetta Ufficiale n. 98 del 29 aprile scorso, è stata pubblicata la Legge 60/25, testo di conversione del Decreto Legge 19/25, recante Misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale, nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza.
Questa Legge, oltre a confermare le previsioni relative ai supporti e alle tutele per i cosiddetti “clienti vulnerabili”, presenti nel Decreto Legge che è andata a convertire, ne ha introdotto di ulteriori.

Prima di tutto, è opportuno ricordare che rientrano nella categoria dei “clienti vulnerabili”, secondo l’articolo 11 del Decreto Legislativo 210/21, coloro che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate; coloro che versano in gravi condizioni di salute, tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica, necessarie per il loro mantenimento in vita, ai sensi dell’articolo 1, comma 75 della Legge 124/17; coloro che hanno il riconoscimento della propria condizione di disabilità, come da articolo 3 della Legge 104/92; le persone ultrasettantacinquenni; i titolari di utenze che si trovano nelle isole minori non interconnesse o ubicate in strutture abitative di emergenza, in ragione di calamità naturali.

Ebbene, le novità rivolte ai “clienti vulnerabili”, presenti nella Legge 60/25, sono quelle di seguito elencate.
° La recente normativa ha stabilito che per il 2025 venga riconosciuto un contributo straordinario di 200 euro, volto a coprire le spese di fornitura di energia elettrica, destinato a chi ha un ISEE pari o inferiore a 25.000 euro. A tale contributo si provvede nel limite delle risorse disponibili, necessarie a garantirne la copertura, a qualsiasi titolo, sul bilancio della Cassa per i servizi energetici ambientali.
È importante evidenziare che il suddetto contributo si aggiunge a quelli già esistenti nel nostro ordinamento, ovvero i “bonus sociali elettrico e gas”, che non vengono modificati.

° All’articolo 2, la Legge 60/25 conferma quanto già sancito dal Decreto Legge 19/25, relativamente al permanere dei clienti vulnerabili nel mercato tutelato. Essi potranno infatti evitare il passaggio obbligatorio al mercato libero fino al 31 marzo 2027.
In aggiunta, la norma introduce un regime transitorio per i clienti vulnerabili che non abbiano selezionato un fornitore nel mercato libero o nel servizio a tutele graduali, prevedendo che tali clienti continuino a essere riforniti attraverso il servizio di maggior tutela.

° Il nuovo comma 2 dell’articolo 2 stabilisce che non sia pignorabile l’abitazione di proprietà di una persona che abbia acquisito la qualifica di cliente vulnerabile, qualora il suo debito, derivante dal mancato pagamento delle bollette elettriche condominiali, non superi i 5.000 euro.
L’immobile, per essere non pignorabile in questa circostanza, deve essere l’unico posseduto dal debitore, deve essere il suo luogo di residenza e non deve rientrare nella categoria delle abitazioni di lusso.

° Lo stesso articolo, al comma 3, sancisce che coloro che dovessero diventare clienti vulnerabili e che al momento ricevono l’energia elettrica da servizi di fornitura a tutela graduale, continuino a ricevere tale prestazione energetica fino alla fine della sua durata, precedentemente stabilita.

° All’articolo 4, la Legge 60/25 introduce disposizioni in favore delle famiglie e microimprese vulnerabili, per far fronte all’emergenza dell’aumento dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica, derivanti dall’aumento del prezzo internazionale del gas. Nello specifico, viene previsto che i soldi derivanti dall’aumento dell’IVA, causato dall’incremento del prezzo del gas, siano destinati a misure di sostegno per le famiglie e le microimprese vulnerabili, al fine di contenere il maggiore onere da queste sostenuto per la fornitura di gas naturale ed energia elettrica.
Le suddette somme saranno inserite in un apposito Fondo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

*Centro Studi Giuridici HandyLex della FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie).

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“InVisibili”, ovvero “In fondo basta guardarsi dentro”

Superando - 16 Maggio 2025 - 5:54pm

Dopo una preparazione di mesi, andrà in scena nella serata del 17 maggio a Crema (Cremona) la rappresentazione di “InVisibili. In fondo basta guardarsi dentro“, spettacolo promosso dalla Fondazione Alba ANFFAS Crema (Cremona), che ha coinvolto una trentina di persone di tale organizzazione Le tante persone coinvolte nella rappresentazione di “InVisibili”

Dopo una preparazione durata mesi, siamo ormai alla vigilia della rappresentazione di InVisibili. In fondo basta guardarsi dentro, spettacolo promosso dalla Fondazione Alba ANFFAS Crema (Cremona), che andrà appunto in scena nella serata di domani, sabato 17 maggio, al Teatro San Domenico di Crema.

Ideatrici della rappresentazione – che coinvolge una trentina di persone dell’ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo), che hanno anche partecipato alla scrittura dei testi – sono state le educatrici Alice Guanzini e Chiara Marchesi, appassionate referenti del progetto, in collaborazione con l’attore e regista Nicola Cazzalini e la locale Associazione Liberi e Forti, il tutto avvalendosi del patrocinio del Comune di Crema.

«InVisibili – spiegano Guanzini e Marchesi – nasce da un percorso psico-corporeo sulla consapevolezza e sul riconoscimento delle emozioni, cominciato nel 2022, al quale ha partecipato un gruppo eterogeneo di persone adulte con disabilità. A gennaio 2023, il lavoro svolto nell’anno precedente è stato rappresentato attraverso una mostra, dal nome Emozioni, allestita presso il Servizio Diurno Alternativo». (S.B.)

A questo link è disponibile un testo di approfondimento. Per altre informazioni: comunicazione@fondazionealba.it (Luca Guerini).

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“Oltre il sipario, il cuore”: quando l’inclusione sale davvero sul palco

Superando - 16 Maggio 2025 - 4:54pm

La recente rappresentazione a Savona dello spettacolo “Oltre il sipario, il cuore” non è stata una semplice performance, ma un’esperienza che ha coinvolto il cuore, che ha reso reale e palpabile il significato di inclusione. Giovani con e senza disabilità hanno lavorato insieme in un progetto, suscitando emozioni forti che hanno commosso ogni spettatore Un momento della rappresentazione di “Oltre il sipario, il cuore”

Con la rappresentazione di Oltre il sipario, il cuore, il 6 maggio scorso, al Teatro Gabriello Chiabrera di Savona, sul palco è accaduto qualcosa di straordinario. Non si è trattato di una semplice performance, ma di un’esperienza che ha coinvolto il cuore, che ha reso reale e palpabile il significato di inclusione. Giovani con e senza disabilità hanno lavorato insieme in un progetto, suscitando emozioni forti che hanno commosso ogni spettatore.

Una rete di persone, esperienze e territori
Ciò che ha reso unica quella rappresentazione non è stato tanto l’aspetto tecnico, quanto il percorso umano che lo ha preceduto. Un viaggio condiviso, fatto di ascolto, pazienza e della volontà di tirare fuori il meglio da ognuno. La forza di un progetto che ha unito esperienze diverse, creando relazioni vere.
Le Associazioni Seconda Stella A Destra e DNA Musica hanno avuto un ruolo centrale, focalizzando l’attenzione sulle persone e valorizzando le capacità di ognuno. Fondamentale anche il contributo di Marco Caudullo, direttore artistico di DNA Musica e direttore di scena dell’evento, che ha guidato il lavoro con visione e coerenza, contribuendo in modo decisivo alla riuscita dello spettacolo.
Tra le realtà che hanno partecipato all’iniziativa, pur non essendo presenti sul palco, vi è stata anche l’Associazione Genitori de La Nostra Famiglia Regione Liguria, che ha offerto un supporto concreto e prezioso. Insieme ad altre realtà del territorio e al Comune di Savona, ha reso possibile la realizzazione del progetto anche attraverso un impegno condiviso nelle risorse messe a disposizione.
Alla base di questa realtà, come detto, c’è stato un percorso più ampio, costruito nel tempo attraverso relazioni e alleanze, un’iniziativa frutto del lavoro congiunto di diverse Associazioni che fanno parte di Insieme si può, programma regionale ligure, nato per creare sinergie tra Enti del Terzo Settore e Istituzioni.
Questo progetto, dunque, ha visto la partecipazione di molteplici realtà, che hanno contribuito non solo con risorse, ma anche con competenze e impegno. Tale supporto ha permesso di offrire non solo opportunità, ma anche strumenti e risorse per dare forma ad esperienze concrete di inclusione, come quella vissuta sul palco del Teatro Chiabrera.
Un risultato che nasce dall’impegno condiviso di chi ogni giorno promuove una cultura capace di valorizzare ogni persona, mettendo al centro la partecipazione e il rispetto delle differenze. Ed è proprio da questa rete di alleanze e visioni condivise che ha preso forma qualcosa di più di uno spettacolo. Un’esperienza viva, fatta di presenze, voci e gesti capaci di toccare profondamente.

Un’altra immagine della rappresentazione di “Oltre il sipario, il cuore”

Il linguaggio universale delle emozioni
Ciò che è successo sulla ribalta è difficile da raccontare. Ogni gesto e ogni sguardo trasmettevano sincerità, la bellezza di un incontro che non aveva paura di mostrarsi per quello che era.
In un mondo che spesso teme la differenza, questo spettacolo ha dimostrato che la diversità è un valore, una risorsa da mettere al centro. Il pubblico lo ha percepito, ha sentito l’energia che veniva dal palco. C’era una connessione speciale tra artisti e spettatori, un’energia che ha unito tutti in un’unica emozione.

Un modello da cui trarre ispirazione
Oltre il sipario, il cuore ci lascia un messaggio forte: l’inclusione non è un concetto astratto, ma un processo che richiede impegno, cura e relazioni vere. Non è qualcosa che si costruisce in un giorno, ma un cammino che si fa insieme, giorno dopo giorno. E questo progetto mostra che una cultura inclusiva è possibile. Non è un sogno, ma una realtà concreta che nasce quando le comunità si impegnano seriamente. Invita a guardare ogni persona per ciò che è, senza pregiudizi e senza etichette.

Guardare oltre il sipario: una scelta che cambia tutto
Il titolo dello spettacolo, Oltre il sipario, il cuore, non poteva essere più appropriato. È un invito a guardare oltre, a non fermarsi alla superficie, a scoprire l’altro nella sua totalità senza filtri ed a riconoscere il valore di ogni persona.
Iniziative come questa ricordano che l’arte può essere uno strumento potente di cambiamento, capace di unire e di costruire ponti. Tali progetti insegnano inoltre che la vera bellezza nasce quando incontriamo l’altra persona con rispetto e senza pregiudizi.
Se vogliamo una società più giusta e accogliente dobbiamo partire da qui: dall’ascolto, dalla partecipazione e dalla relazione. Solo così possiamo andare oltre il sipario e scoprire che, alla fine, il cuore è il vero protagonista di ogni cambiamento.

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Elena Tomei, talento e inclusione sul palco con “La casalinga imperfetta”

Superando - 16 Maggio 2025 - 4:22pm

Elena Tomei, attrice con disturbo dello spettro autistico, torna sul palco con “La casalinga imperfetta”, monologo in gara il 18 maggio alla rassegna “Artisti sul Comò” al Teatro Antigone di Roma. Dopo il successo di “Come dentro un Film”, Tomei porta in scena una storia di quotidianità e cambiamento, confermando un teatro da vivere come spazio di inclusione e crescita Elena Tomei

Il teatro si fa inclusione con Elena Tomei, giovane attrice con disturbo dello spettro autistico che continua a distinguersi sulla scena teatrale. Dopo il successo ottenuto con Come dentro un film, spettacolo scritto e diretto da Veronica Liberale (ne abbiamo parlato in più di un’occasione, come ad esempio a questo link), Tomei torna sul palco con un nuovo monologo, La casalinga imperfetta, che sarà in gara il 18 maggio alla rassegna comica Artisti sul Comò presso il Teatro Antigone di Roma (Via Vespucci, 42, ore 18).

Scritto da Francesca Nunzi e diretto da Romina Bufano, La casalinga imperfetta racconta la vita di una donna schiacciata da obblighi e preconcetti che, attraverso il racconto sincero e senza filtri delle proprie esperienze, invita il pubblico a riflettere e sorridere.
Nel suo percorso, Tomei ha dimostrato come l’arte sia uno strumento di espressione e crescita, vincendo tra l’altro, il Premio Lysistrata e affermandosi con spettacoli che mettono in luce il valore della diversità.
La sua interpretazione in Come dentro un film ha emozionato il pubblico con una storia di amicizia e riscatto, mentre nel nuovo spettacolo si cimenta con ironia in un racconto sulla vita quotidiana delle donne.

Un appuntamento da non perdere, quindi, quello del 18 maggio, dove Elena Tomei porta in scena una storia che parla di vita quotidiana e cambiamento, mostrando ancora una volta il valore dell’inclusione nel teatro. (C.C.)

Per ulteriori informazioni: elenatomei1990@gmail.com.

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L’anima “invisibile” delle imbarcazioni: il Museo Omero racconta la costruzione navale

Superando - 16 Maggio 2025 - 4:06pm

Il Museo Tattile Statale Omero di Ancona propone un percorso accessibile per esplorare la costruzione navale, con l’anteprima della mostra “Barche e Navi – Forme, Strutture, Materiali”, in programma dal 17 al 22 maggio. L’esposizione, pensata per essere fruita anche da persone con disabilità visiva, porta alla luce l’anima invisibile delle imbarcazioni

Un viaggio nel mondo della costruzione navale, tra tecnica, ingegno e cultura del mare, accessibile a tutti e a tutte. È questo il cuore della mostra Barche e Navi – Forme, Strutture, Materiali, anteprima di un progetto espositivo più ampio, curato dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona e dall’Associazione Culturale Uomini delle Navi, con il sostegno di Fincantieri, CRN, IIS Volterra-Elia, Cooperativa Motopescherecci e Società Rimorchiatori.

L’esposizione, ospitata dal 17 al 22 maggio nel Foyer Auditorium della Mole Vanvitelliana di Ancona, permette di esplorare il mondo delle imbarcazioni attraverso modelli in scala, disegni tecnici in rilievo e materiali autentici, nel pieno rispetto dell’approccio inclusivo che da sempre contraddistingue il Museo Omero.
Affacciandosi su un porto o scrutando il mare aperto, lo sguardo viene inevitabilmente catturato dalle sagome delle imbarcazioni. Alcune sostano silenziose all’ormeggio, altre solcano l’acqua, generando scenari sempre nuovi. Ogni nave racconta una storia diversa: la vela del diportista, il peschereccio, il traghetto carico di auto e persone, la nave passeggeri, lo yacht scintillante o la gigantesca porta-container. Di ciascuna vediamo solo la parte emersa, ma è ciò che si cela sotto la linea di galleggiamento a costituirne la vera anima strutturale.
La mostra si concentra proprio su questo “invisibile”, portandolo alla luce attraverso una selezione di modelli in scala che illustrano forme e strutture degli scafi, permettendo di comprendere come si progetta e si costruisce una nave, quali materiali vengono utilizzati e come si passa dall’idea iniziale alla sua concreta realizzazione.

L’inaugurazione ufficiale è prevista per la mattinata del 17 maggio (ore 11), nell’àmbito del festival Tipicità in blu, dedicato al mare e alle molteplici espressioni di esso. (C.C.)

Durante i giorni di apertura, il pubblico potrà visitare la mostra sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, mentre da lunedì a giovedì sarà accessibile dalle 16 alle 19. Per ulteriori informazioni: redazione@museoomero.it (Monica Bernacchia).

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Dotazione organica personale educativo – a.s. 2025-2026

Ultime da USR Calabria - 16 Maggio 2025 - 12:46pm

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I risultati di “Artemisia” nei confronti della violenza contro le donne con disabilità

Superando - 16 Maggio 2025 - 12:45pm

Il convegno “Nessuna esclusa”, in programma per il 20 maggio a Milano, sarà l’occasione per presentare i risultati di tre anni di lavoro di formazione e sensibilizzazione, ovvero di quanto fatto nell’àmbito del progetto “Artemisia”, per fare emergere la violenza di genere ai danni delle donne e delle ragazze con disabilità e favorirne la presa in carico Artemisia Gentileschi, “Autoritratto come allegoria della Pittura” (particolare), (1638-39), Royal Collection Trust, Londra (Foto: Bridgeman/Aci). Alla pittrice secentesca si ispira il nome del progetto promosso in Lombardia

In questi anni abbiamo seguito costantemente sulle nostre pagine il progetto avviato in Lombardia il 3 dicembre 2022, con il nome di Artemisia – abbreviazione per “Attraverso Reti TErritoriali eMersione di SItuAzioni di violenza”, ma chiamato così anche in onore di Artemisia Gentileschi (nata nel 1593 e deceduta tra il 1652 e il 1656), la nota pittrice che subì una violenza sessuale a cui reagì facendo processare e condannare il colpevole) –, iniziativa promossa dalle Fondazioni Somaschi, ASPHI e Centro per la Famiglia Card. Carlo Maria Martini, insieme alla LEDHA (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie) e al CEAS (Centro Ambrosiano di Solidarietà).
Quelle stesse organizzazioni hanno ora promosso per la mattinata del 20 maggio a Milano, presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, il convegno Nessuna esclusa, che sarà appunto l’occasione per presentare i risultati di tre anni di lavoro di formazione e sensibilizzazione, per fare emergere la violenza di genere ai danni delle donne e delle ragazze con disabilità e favorirne la presa in carico.

«La collaborazione tra le organizzazioni che hanno promosso Artemisia – spiegano dalla LEDHA – si è concretizzata in un percorso formativo che ha coinvolto sia le operatrici dei Centri Antiviolenza, sia quanti operano nell’àmbito della disabilità. Questo lavoro in rete ha permesso di ottenere in soli tre anni risultati importanti, che verranno presentati durante il convegno del 20 maggio, a partire dall’approccio all’accoglienza delle donne con disabilità che si sono rivolte ai Centri Antiviolenza per chiedere aiuto».

Aperto dai saluti della ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, dell’assessore al Welfare del Comune di Milano Lamberto Bertolè e del direttore di Fondazione di Comunità Milano Filippo Petrolati, il convegno prevede poi gli interventi delle realtà coinvolte nel progetto che illustreranno le azioni messe in campo e le prospettive future di Artemisia.
A concludere, vi sarà una tavola rotonda con Giuseppe Arconzo, delegato del Sindaco di Milano per le Politiche sull’Accessibilità; Elena Lucchini, assessora alla Famiglia, alla Solidarietà Sociale, alla Disabilità e alle Pari Opportunità della Regione Lombardia; Miriam Pasqui della Direzione Welfare e Salute, Area Diritti e Inclusione del Comune di Milano; Mirco Fagioli della Struttura Complessa Rete Sociosanitaria e Sociale di ATS Milano Città Metropolitana; Manuela Zaltieri, presidente dell’Ordine degli assistenti sociali. (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione: ufficiostampa@ledha.it.

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Inclusione e territorio: la nuova sede della Cooperativa Margherita di Sandrigo

Superando - 16 Maggio 2025 - 12:19pm

La Cooperativa Margherita inaugura la sua nuova sede a Sandrigo (Vicenza), uno spazio pensato per accogliere e supportare persone con disabilità, anziani e bambini. L’evento, aperto alla cittadinanza, segna anche l’inizio del percorso verso la creazione di una Fondazione per garantire la continuità delle attività e rafforzare il legame con il territorio

Nella mattinata di sabato 17 maggio (ore 10), nel Comune di Sandrigo, in provincia di Vicenza (presso la Sala Teatro Arena di Via San Gaetano, 12), si terrà l’inaugurazione ufficiale della nuova sede della Cooperativa Margherita, nata grazie al progetto Un cuore grande come una casa.
L’evento, aperto alla cittadinanza, celebrerà la ristrutturazione dell’immobile concesso gratuitamente per 22 anni dalla Parrocchia di Sandrigo e presenterà il percorso verso la nascita di una Fondazione dedicata alla sostenibilità delle attività della Cooperativa che da trent’anni progetta e gestisce servizi per persone con disabilità, anziani, bambini e ragazzi.

La nuova sede, situata in Via San Gaetano, 14, ospiterà servizi innovativi per la comunità: Dopo di Noi e Vita Indipendente per persone con disabilità, In Gaja per anziani fragili e le loro famiglie, e Creability, un progetto creativo per bambini con disabilità. «Non solo uno spazio fisico – dichiara Valeria Ferraro, presidente della Cooperativa Margherita -, ma un luogo di relazioni e opportunità».

Alla cerimonia del 17 maggio parteciperanno sostenitori, volontari, tecnici della ristrutturazione e rappresentanti istituzionali, con la possibilità di visitare l’immobile e conoscere da vicino il progetto. (C.C.)

Per ulteriori informazioni: comunicazione@cooperativamargherita.org.

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Con “Tutti in Campo” il protagonista è il calcio integrato

Superando - 16 Maggio 2025 - 12:06pm

“Tutti in Campo” è un torneo di calcio integrato, organizzato da 60 giovani dell’ITS JobsAcademy Lombardia e dal CSI Milano, che il 17 maggio riunirà oltre 300 atleti al Centro Sportivo Sandro Pertini di Cornaredo (Milano). L’evento celebra lo sport come strumento di inclusione e mira a diventare un modello replicabile a livello nazionale, abbattendo barriere e valorizzando le diversità Foto di gruppo alla presentazione di “Tutti in Campo”

Un evento sportivo che è molto più di una competizione: Tutti in Campo, il torneo di calcio integrato organizzato da 60 giovani della Fondazione ITS JobsAcademy Lombardia, in collaborazione con il CSI Milano (Centro Sportivo Italiano), si terrà il 17 maggio al Centro Sportivo Pertini di Cornaredo, in provincia di Milano (ne avevamo dato qui l’annuncio).

Presentato nei giorni scorsi presso il Comune di Milano, Tutti in Campo rappresenta l’esame finale che gli studenti dell’ITS devono sostenere a conclusione del programma didattico Sport for Good, coordinato dal professor Enrico Gelfi, che tratta lo sport a partire dai valori di cui è depositario.
Il prossimo 17 maggio, dunque, il Centro Sportivo Sandro Pertini di Cornaredo diventerà il cuore pulsante della manifestazione che vedrà la partecipazione di oltre 300 giovani atleti, tra cui atleti con disabilità, famiglie e studenti. L’iniziativa vuole celebrare il potere dello sport come strumento capace di eliminare le barriere e valorizzare le diversità attraverso appunto il calcio integrato, dove atleti con e senza disabilità si uniscono in squadre miste, mettendo in evidenza le capacità individuali di ciascun partecipante.

«Tutti in Campo è molto più di un torneo sportivo, è un esempio concreto di come lo sport possa diventare strumento di inclusione, crescita e cittadinanza attiva – ha dichiarato in sede di presentazione dell’iniziativa Martina Riva, assessora allo Sport, al Turismo e alle Politiche Giovanili del Comune di Milano -. È particolarmente significativo che a guidare questa iniziativa siano stati 60 giovani studenti, che con impegno e passione hanno saputo costruire un evento capace di unire persone con storie e vissuti diversi».
«Il calcio integrato attira su di sè sempre maggiore attenzione e questa proposta avanzata da Fondazione ITS JobsAcademy Lombardia ci ha lusingati, ma allo stesso tempo ci ha caricati di responsabilità perché abbiamo dovuto trovare le giuste parole per illustrare agli organizzatori il modo in cui i valori che regolano questo sport, ovvero inclusione e collaborazione, possano fondersi con il sano agonismo che si vive nelle nostre partite . Il torneo Tutti in campo sarà un’importantissima vetrina per il nostro movimento, che punta non solo ad allargarsi, ma anche ad essere considerato come esempio per gli altri territori», ha commentato Simone Argentin, coordinatore del progetto di calcio integrato del CSI (Centro Sportivo Italiano).

L’inclusione non sarà solo in campo: Tutti in Campo proporrà infatti anche eventi collaterali, attività ludiche e performance musicali. (C.C.) 

Per ulteriori informazioni: info@testoriufficiostampa.it.

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Prezioso quel protocollo d’intesa tra AISM e ANCI

Superando - 16 Maggio 2025 - 11:52am

Un protocollo d’intesa è stato sottoscritto tra l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), allo scopo di rafforzare la collaborazione reciproca nel promuovere l’inclusione, la qualità di vita e i diritti delle persone con sclerosi multipla e patologie correlate, oltreché, in generale, quelli di tutte le persone con disabilità, in un quadro di crescita dei territori Il presidente dell’AISM Francesco Vacca (a sinistra) e il vicepresidente dell’ANCI Roberto Pella sottoscrivono il protocollo d’intesa presso la sede nazionale dell’ANCI

Un protocollo d’intesa è stato sottoscritto nei giorni scorsi tra l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), allo scopo di rafforzare la collaborazione reciproca nel promuovere l’inclusione, la qualità di vita e i diritti delle persone con sclerosi multipla e patologie correlate in un quadro di crescita dei territori.
«Questo accordo – sottolineano dall’AISM – rappresenta un importante passo avanti verso un modello di welfare territoriale più inclusivo, fondato sulla coprogrammazione e coprogettazione di interventi che rispondano concretamente ai bisogni delle comunità locali. Valido per i prossimi tre anni, e ulteriormente rinnovabile, il protocollo parte dalle esperienze virtuose già maturate nelle città e nelle regioni ed apre la strada a una serie di iniziative congiunte che mirano alla promozione dei diritti delle persone con disabilità e alla loro piena partecipazione alla vita sociale. Particolare attenzione sarà rivolta ai giovani e giovanissimi, con azioni di sensibilizzazione nelle scuole per promuovere l’inclusione scolastica ed educativa degli studenti con disabilità e gravi patologie. È prevista inoltre la possibilità di attivare progetti a supporto della salute, dello sport inclusivo, del benessere e dell’integrazione sociale, anche attraverso attività di tutela (advocacy), per migliorare prassi e normative. Altro àmbito chiave, infine, sarà la condivisione di dati e conoscenze, a fini di ricerca sociale e sanitaria, per orientare meglio le politiche locali in risposta ai bisogni delle persone con disabilità».

A partire da questa intesa, dunque, verranno valorizzate e declinate a livello locale campagne e iniziative nazionali già consolidate dall’AISM, come il laboratorio esperienziale sui sintomi Senti come mi sento, promosso in vista della mostra PortrAIts, dove le persone con sclerosi multipla presentano per immagini i loro sintomi invisibili attraverso l’intelligenza artificiale. Ma anche la diffusione e la sottoscrizione della Carta dei Diritti delle Persone con Sclerosi Multipla e Patologie Correlate, loro Familiari e Caregiver, la Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla, eventi sportivi inclusivi, iniziative di promozione e sostegno della salute e progetti territoriali di affermazione dei diritti, in stretta collaborazione con le Amministrazioni Comunali. Senza trascurare lo sviluppo di percorsi di formazione per operatori e volontari, gli interventi di educazione digitale e altre iniziative rivolte ai giovani, in coerenza con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030, e in particolare sui temi della salute, dell’uguaglianza, del lavoro dignitoso e delle comunità sostenibili.

«La sottoscrizione di questo accordo con l’ANCI – afferma Francesco Vacca, presidente nazionale dell’AISM – rappresenta per noi un punto di svolta, lungo una strada tracciata da oltre cinquant’anni all’insegna della prossimità e vicinanza, che ci rende da sempre parte attiva della rete dei servizi dei territori e fattore di coesione e sviluppo delle comunità in sui siamo presenti.  Attraverso la coprogrammazione e la coprogettazione, intendiamo mettere insieme la comune esperienza e il profondo radicamento nei territori, per tradurre in progetti concreti le necessità di chi convive quotidianamente con la sclerosi multipla. Si tratta dunque di un protocollo che segna il potenziamento di una collaborazione strategica e partecipata, facendo leva sull’esperienza di ogni attore coinvolto, per costruire un modello di welfare inclusivo e vicino alle esigenze di tutti, trasformando le sfide sociali in opportunità di crescita e condivisione».
Soddisfazione per l’iniziativa, anche a nome del presidente dell’ANCI Gaetano Manfredi, viene espressa da parte del vicepresidente Roberto Pella, «convinto che la reciproca volontà di collaborare e il comune impegno contro le barriere sociali, per la promozione della salute e la piena attuazione dei diritti si concretizzerà in azioni tangibili volte alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla patologia e sul suo impatto sulle condizioni di vita delle persone e sulla comunità». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa e Comunicazione AISM (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com.

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Graduatorie ATA 24 mesi – Indizione dei concorsi nell’anno scolastico 2024/2025 – Graduatorie a.s. 2025/2026 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25, recante disposizioni urgenti in materia di reclutamento e...

Ultime da USR Calabria - 16 Maggio 2025 - 10:43am

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Ultime da USR Calabria - 16 Maggio 2025 - 8:39am

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L’UICI al Salone Internazionale del Libro di Torino

Superando - 15 Maggio 2025 - 6:24pm

Anche quest’anno l’UICI è presente con un proprio stand al Salone Internazionale del Libro di Torino, in corso di svolgimento fino al 19 maggio, con uno spazio espositivo curato dal Centro Nazionale del Libro Parlato e la partecipazione congiunta di altre realtà dell’UICI stessa. L’Associazione, inoltre, ha promosso anche due altri momenti di sensibilizzazione presso lo stand del Ministero dell’Istruzione e del Merito

Anche quest’anno, per la quarta volta consecutiva, l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) è presente con un proprio stand al Lingotto Fiere di Torino, per il Salone Internazionale del Libro di Torino, in corso di svolgimento fino al 19 maggio, con uno spazio espositivo curato dal Centro Nazionale del Libro Parlato e la partecipazione congiunta di altre realtà dell’UICI stessa, quali la Stamperia Regionale Braille di Catania, la Biblioteca Italiana per i Ciechi Regina Margherita di Monza e l’IRIFOR (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione).
Presso lo stand, dunque, sarà possibile scoprire strumenti, risorse e supporti innovativi dedicati alle persone con disabilità visiva per la fruizione dei libri. Inoltre, il Centro Nazionale del Libro Parlato offrirà la possibilità di donare la propria voce per la trasposizione di libri in audiolibri. Il tutto con particolare attenzione rivolta alle scuole, agli insegnanti e allo sviluppo di nuove metodologie utili alla socializzazione tra i ragazzi.

Da segnalare ancora che l’attività di sensibilizzazione del pubblico promossa dall’UICI si sostanzia al Salone di Torino anche con due preziosi momenti presso lo stand del Ministero dell’Istruzione e del Merito, consolidando una collaborazione volta a potenziare l’inclusione scolastica e la diffusione di materiali accessibili.
Il primo incontro, svoltosi nel pomeriggio di oggi, 15 maggio, si è intitolato Insieme leggiamo il mondo – Il Braille: strumento di autonomia e inclusione, viaggio alla scoperta della storia del Braille e del ruolo di esso nella lettura inclusiva, con interventi di Annalisa Antonelli e Giada Voci, che hanno presentato anche la storica rivista per bambini «Gennariello».
Il secondo incontro sarà invece nel pomeriggio del 18 maggio (ore 15.30), sul tema Un museo per tutti – Accessibilità e Inclusione al centro, per parlare di accessibilità museale per ciechi e ipovedenti, con la presentazione di modellini tattili, audioguide e un video sul Braille e sulla Stamperia Regionale Braille di Catania.
In altra parte del giornale, infine, abbiamo già segnalato l’iniziativa di Lettura al buio, cui hanno collaborato anche le componenti dell’UICI del Piemonte e di Biella. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ustampa@uici.it (Maria Rita Zauri).

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Il quinto torneo di calcio “SKF Italia Meet the World” per giovani con disabilità intellettive

Superando - 15 Maggio 2025 - 5:59pm

Giungerà il 18 maggio alla sua quinta edizione il torneo di calcio giovanile “SKF Italia Meet the World”, in programma come sempre a Porte (Torino), iniziativa riservata a squadre composte da giocatori e giocatrici con disabilità intellettiva certificata

Ben volentieri segnaliamo anche quest’anno il torneo di calcio giovanile SKF Italia Meet the World, iniziativa che il 18 maggio giungerà alla sua quinta edizione, riservata a squadre composte da giocatori e giocatrici con disabilità intellettiva certificata.
Sempre presso l’impianto sportivo Il Podio di Porte (Torino) (Località Malanaggio, Via Martellotto, ingresso gratuito), si sfideranno dunque gli Insuperabili di Torino, l’Accademia Sport di Porte, il Bulè Bellinzago di Bellinzago Novarese (Novara) e gli Invincibili di Omegna (Verbano-Cusio-Ossola).
Come per le edizioni precedenti del torneo, anche quest’anno una delle formazioni iscritte si qualificherà per il Gothia Special Olympics Trophy, evento internazionale riservato a formazioni aderenti al movimento Special Olympics, la cui tredicesima edizione si terrà a Göteborg, in Svezia, dal 13 al 17 luglio prossimi. (S.B.)

A questo link è disponibile un testo di ulteriore approfondimento. Per altre informazioni: Ilaria Delmonte (ilaria.delmonte@it.ey.com).

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AVVISO – Concorso per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria di primo e di secondo grado su posto comune e di sostegno, ai sensi dell’articolo 3, comma 8, del Decreto ministeriale 26 ottobre 2023, n. 205 –...

Ultime da USR Calabria - 15 Maggio 2025 - 5:25pm

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Lunga e tortuosa è la strada che porta quei fondi ai caregiver

Superando - 15 Maggio 2025 - 5:17pm

«Prima che i caregiver familiari possano realmente accedere a quei fondi stanziati a livello nazionale – sottolineano dall’ANFFAS – vi sono sin troppi passaggi e adempimenti. Appare quindi necessario un importante intervento di semplificazione, per garantire ai caregiver interessati la continuità nell’assegnazione delle risorse a loro destinate e dei relativi interventi finanziati da quei fondi»

Nei giorni scorsi, all’interno della Gazzetta Ufficiale (n. 104 del 7 maggio, pagina 44) è stato dato avviso della pubblicazione del Decreto Interministeriale recante Criteri e modalità di riparto della quota parte di euro 30 milioni del Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità per finanziare interventi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare per l’anno 2024, risorse destinate alle Regioni per il successivo trasferimento agli ambiti territoriali sociali. «Ma prima che i caregiver delle persone con disabilità (e purtroppo ancora oggi si tratta di una ridottissima platea) possano accedere a tali fondi – commentano dall’ANFFAS Nazionale (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo) -, sono numerosi i passaggi e gli adempimenti che i soggetti a vario titolo coinvolti sono chiamati a porre in essere, con il concreto rischio di non garantire la continuità nell’erogazione di queste necessarie risorse per i caregiver interessati».

Da un’analisi di quel Decreto di Riparto effettuata infatti dal Centro Studi Giuridici e Sociali dell’ANFFAS Nazionale (la si legga integralmente a questo link), emerge che, prima che quelle risorse arrivino agli Ambiti Territoriali (e quindi solo dopo ai caregiver), vi sono una serie di adempimenti e scadenze, ovvero innanzitutto che le Regioni entro il 7 agosto prossimo dovranno trasmettere al Dipartimento per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità la richiesta delle risorse, congiuntamente alla Delibera di Giunta Regionale contenente gli indirizzi di programmazione della regione stessa in materia, unitamente al monitoraggio sull’utilizzo del Fondo relativo, addirittura, all’annualità 2022. Solo dopo il 7 agosto, quindi, i Ministeri competenti potranno procedere alla verifica della coerenza della documentazione inviata dalle Regioni e avranno, a loro volta, quarantacinque giorni per dare loro riscontro: pertanto, saremmo già arrivati a fine settembre.
«Ma non finisce qui – sottolineano dall’ANFFAS – in quanto le Regioni, una volta ricevuto il via libera da parte dei Ministeri, avranno a disposizione ulteriori sessanta giorni per trasferire concretamente le risorse agli Ambiti Territoriali. Pertanto, se tutto dovesse andare bene e nella migliore delle ipotesi, i caregiver non vedrebbero assegnate loro le risorse prima della fine del mese di novembre. Appare quindi evidente come tale meccanismo necessiti di un importante intervento di semplificazione, per garantire ai caregiver interessati la continuità nell’assegnazione delle risorse a loro destinate e dei relativi interventi finanziati dal Fondo».

«Se per il 2023 – concludono dall’ANFFAS – le risorse erano state pari a 25.807.485,00, è certamente apprezzabile che per il 2024 esse siano state incrementate dal Ministero per le Disabilità a 30 milioni, ma, come detto, si auspica di poter intervenire per il futuro in termini di semplificazione. A ciò sicuramente potrà contribuire anche il Tavolo Tecnico – costituito attraverso il Ministero per le Disabilità d’intesa con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – per l’analisi e la definizione di elementi utili per una Legge statale sui caregiver familiari, auspicandone al più presto la conclusione dei lavori per arrivare appunto a una norma nazionale che riconosca e sostenga il fondamentale ruolo svolto dai caregiver familiari». (S.B.)

Per ulteriori informazioni:  comunicazione@anffas.net.

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AVVISO – Concorso per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria di primo e di secondo grado su posto comune e di sostegno, ai sensi dell’articolo 3, comma 8, del Decreto ministeriale 26 ottobre 2023, n. 205 –...

Ultime da USR Calabria - 15 Maggio 2025 - 5:10pm

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Ultime da USR Calabria - 15 Maggio 2025 - 4:38pm

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“Se combatto vinco io”: la storia di una madre e di un’artista “senza limiti”

Superando - 15 Maggio 2025 - 4:33pm

Graziella Saverino, cantautrice con disabilità, racconta la propria maternità e la forza di affrontare le difficoltà nel brano “Se combatto vinco io”, scritto con Giuseppe Anastasi: «La musica diventa così lo strumento per alzare lo sguardo e andare oltre la disabilità, abbattendo muri e pregiudizi» Graziella Saverino (foto di Iwan Palombi)

«Guardami, sono un’artista anch’io / e certe volte faccio cose da prestigiatore, / su queste ruote vado forte, / in braccio ho il mio grande amore. / Guardami, lavoro duro anch’io, / e certe volte mi scoraggio come tutti quanti, / per quanto possa abituarmi agli occhi dei passanti. / Dormi, dormi, dormi, dormi, dormi, dormi bene amore mio»: è la prima strofa di Se combatto vinco io, nuovo brano di Graziella Saverino, scritto a quattro mani con Giuseppe Anastasi, che ne esprime l’essenza e il significato profondo.

Madre di due bambini e presidente dell’Associazione EntusiasmAbili, Saverino, in carrozzina a causa di una paralisi cerebrale infantile, vive la musica come un mezzo per superare le barriere, non solo architettoniche ma anche culturali. La sua voce dà vita a una ninnananna che racconta il suo percorso, la sua maternità e la volontà di condurre una vita piena. «Mi piacerebbe che questo brano ci ricordasse quanto sia preziosa la vita e come ognuno di noi abbia l’impegno a farla splendere. Ecco, questo mi farebbe sentire appagata», commenta l’artista.

Il brano vuole essere un messaggio di speranza per chi affronta ostacoli e pregiudizi per realizzare i propri sogni. La voce delicata di Graziella si unisce alla sensibilità di Anastasi, autore già noto per il suo lavoro con Michele Bravi, Emma e Arisa.
Ad accompagnare la canzone, disponibile su tutte le piattaforme digitali, anche un videoclip realizzato da Ania Art, che celebra la maternità e la forza di affrontare la vita. (C.C.)

Per ulteriori informazioni: Mauro Caldera (maurocaldera@361comunicazione.it).

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